Capitolo 13

126 16 4
                                    

Numerosi clienti entrano nel ristorante e si forma sempre più confusione tra chiacchere, via vai di camerieri e musica di sottofondo.
«Vuoi il dolce?» Mi domanda Zayn con tono dolce, ma in questo momento fin troppo basso per comprenderlo.
Mi avvicino lentamente a lui leggermente accigliata.
«Scusa, ma non ho capito.» Rido e mi accorgo che il suo sguardo è fisso sulla mia bocca schiusa.
Si passa la lingua sulle sue labbra.
«Lo sai che sei bellissima?» Sorride dolcemente, facendomi arrossire alle sue parole.
«Ancora di più quando arrossisci.» Mormora, avvicinandosi a me e fa attaccare poi le nostre labbra, per formare un lungo bacio.
Non so perchè, ma sono stupita e incredula dal suo gesto.
Secondo me se n'è approfittato un po' troppo e questo non va bene.
Strabuzzo gli occhi e mi stacco subito dopo, prendendo la mia giacca in pelle da sopra la sedia in cui ero seduta.
«Dove vai?» Mi chiede preoccupato.
«Scusa Zayn.»
«Alex, rispondi.» Sta per alzarsi, ma io infilo velocemente la giacchetta e prendo subito dopo la borsa, che metto in spalla, uscendo dal locale disgustata dal comportamento inaspettato del moro.
Mi siedo su una panchina gelida del parco davanti al ristorante.
«Hey.» Sussurra una voce.
Sorrido leggermente quando riconosco quel tono e mi giro verso di lui, sorpresa di vederlo qua.
«Cosa ci fai tu..»
«Perché ti ha baciata?»
«Eri nel locale?»
«Perchè cazzo ti ha baciata?» Sbraita ed io sobbalzo dallo spavento.
Mi alzo dalla panchina, indietreggiando lentamente da lui.
«Harry... stai calmo. Ti prego.» Bisbiglio, poi mi mordo il labbro.
Si alza dalla panchina, raggiungendo, con la mia stessa velocità, me.
Poggia una mano sulla mia guancia, accarezzandomela lentamente.
«Perché sono così geloso?» Sussurra, e io subito dopo abbasso lo sguardo.
«Non lo so. Ti ho detto di prendere le distanza. Dovresti farlo proprio come l'ho fatto io.» Levo la mano dalla mia guancia con un gesto veloce facendo una piccola smorfia.
«Non ci riesco.» Si passa le mani fra i capelli tirandosi le punte.
Si vede da un miglio che si sta contenendo a baciarmi o toccarmi ma non possiamo.
Non possiamo rischiare di nuovo.
«Devi riuscirci, in qualche modo...» Lo sorpasso velocemente, «comunque le sue labbra non sono come le tue.» Mormoro, mentre gli do le spalle, e curvo le labbra in un lieve sorriso.

Pov's Harry.

Rientro nel locale, con un piccolo sorriso sulle labbra.
Mi consolo sapendo che ad Alexandra piacciono più le mie labbra che quelle di quella testa di cazzo.
«Dove sei stato? Ti sei alzato all'improvviso e sei scomparso dal nulla.» Sospira la mia ragazza.
«Mi sentivo troppo male e... avevo bisogno di... di una boccata d'aria.»
Parlo balbettando. Menomale che Maggie non sia uscita fuori, altrimenti ero fottuto letteralmente.
«Okay, tranquillo.» Sospira nuovamente: sembra triste.
«Torniamo al college?»
«Adesso? Ci devono portare ancora il dolce.» Alza un sopracciglio.
«Io non lo voglio, sto ancora male.» Mento un'altra volta.
«Okay, allora torniamo.» Si alza.
«Se vuoi peró ti aspetto mentre mangi.» Propongo.
«No, tranquillo, non mi va.»
Lascio i soldi sul tavolo, compreso la mancia del cameriere e, prendendoci per mano, usciamo dal ristorante.

Pov's Alexandra.

«Alex...» Mormora Lui.
Mugulo come risposta, sorridendo appena mentre mantengo gli occhi chiusi per godere il momento.
«Alex, amore svegliati..» Inizia ad accarezzarmi il viso.
Inizia a sfiorare le labbra sotto il mio orecchio, io sorrido ancora.
«Sei bellissima mentre dormi...»
«Harry, sei così dolce.» Allungo le labbra per baciarlo, ma non sento più nessuno. «Harry?»
Ancora nulla. «Harry... sei qui?» Chiedo, con voce tremante. «Harry ti prego... ho bisogno dei tuoi baci.» Mi scende una lacrima. «Non andartene... mi mancano le tue labbra..» Singhiozzo e mi sveglio di scatto. La stanza è tutta buia, io sudata e tremo ancora, mentre una lacrima riga sulla mia guancia.
Mi volto verso Maggie e la vedo dormire tranquillamente sul suo comodo letto. Adesso capisco.
Era soltanto un sogno.
Un brutto sogno.
Un incubo.

Dopo la lezione di geografia, cammino nel corridoio verso il mio armadietto.
Una mano tocca la mia spalla, stringendola leggermente.
«Harry, che vuoi?» Sbuffo e mi volto, ma davanti a me c'è solo il biondino, con l'apparecchio tra i denti quando mostra un sorriso grande.
«Niall... sono Niall.» Ridacchia.
«Oh, scusami davvero tanto, Niall. Sai, di solito incontro Harry a quest'ora...» Rido, nervosa e piuttosto imbarazzata.
«Figurati.» Mi assicura, mentre apre il suo armadietto e ci infila dentro alcuni dei suoi libri.
«Che fai adesso?»
«Puliró le aule, come al solito, e credo che dopo aver studiato passeró al centro commerciale per comprare un regalo alla mia migliore amica Maggie, sai, tra meno di una settimana è il suo compleanno...»
«Ah, davvero? Quando precisamente? » Chiede sorpreso.
Io annuisco. «Il 10 Ottobre.»
«Se vuoi posso accompagnarti! Magari ti aiuto a scegliere il regalo... e gliene faccio uno anch'io.» Sorride.
Quant'è dolce, è proprio un amico.
«Non sai quanto favore mi faresti... mi stai risparmiando la stanchezza di prendere un autobus.» Rido.
«Allora più tardi passo a prenderti, okay?» Aggrotta la fronte, mentre il suo sorriso si fa più ampio.
«Con piacere.» Sorrido anch'io e mi dirigo verso l'aula.

A Wrong Love.  ||H.S||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora