Il suono dei sussurri e il candore della neve

Uno spazio per noi

Scioccata e sorpresa dal comportamento di Luna, Hermione si alzò in piedi e incrociò le braccia. Era possibile che si fosse arresa senza neanche combattere e senza che se ne accorgesse? Sembrava che tutti fossero delusi dal suo comportamento. Decisa allora, indossò un maglione pesante e si diresse a grandi falcate nella sala comune, dove trovò tutti i suoi amici riuniti intorno al fuoco scoppiettante nel camino.

Loro si accorsero di lei che, silenziosa e sicura, li osservava dall'alto in basso.

« Sapete perché sono qui. E se non lo sapete state fingendo. Voglio salvare Malfoy, e vorrei poter contare su di voi. So che è una missione suicida e folle, ma credo che lui possa darci una mano in battaglia solo se non rimane rinchiuso nel posto in cui Bellatrix l'ha recluso. » parlò d'un fiato, ottenendo la completa attenzione di tutti. Harry si alzò in piedi e affiancò l'amica. Ginny lo stesso. Fred, che aveva guardato il fratello come a cercare conferma dei suoi dubbi, prese parola « Scusa Hermione, ma come sappiamo che Malfoy combatterà dalla nostra parte? Potrebbe essere uno di loro. » la domanda di Fred era legittima, Hermione lo sapeva.

« Voi non lo conoscete come lo conosco io, » rispose infatti « posso assicurarvi che l'ultima cosa che Malfoy vuole è diventare Mangiamorte. Non ve lo chiederei se non ne fossi assolutamente certa. Lui è un ottimo duellante... »

Ron si alzò dalla sua poltrona e fissò dritto negli occhi la ragazza; sembrava voler incenerirla con lo sguardo talmente era bruciante. « Perché dovremmo aiutarti a ritrovare Malfoy? Lui non lo farebbe per noi... »

« Ron » lo chiamò Hermione muovendo un passo verso di lui che indietreggiò. Non sapendo più cosa dire, lui si voltò e corse su per le scale del dormitorio maschile. Hermione aveva le lacrime agli occhi, ma si costrinse a voltarsi verso gli altri e a proseguire con il suo discorso.

« Sentite, so che è altamente rischioso, e sarebbe per una persona che non vi ha mai gratificato, aiutato o dimostrato una qualsiasi forma di simpatia. So perfettamente quanto testardo e cocciuto possa essere quel ragazzo, incostante e lunatico. » Hermione sorrise di gioia « Però è leale. E non è come l'abbiamo sempre immaginato. Io per prima ho scoperto un nuovo Draco Malfoy che non sospettavo minimamente potesse esistere. E me ne sono innamorata. » qui George fece una smorfia disgustata seguito dal fratello « Sì, ve l'ho tenuto nascosto e mi dispiace, ma non era facile per me scendere a patti con questi sentimenti. »

« Sappiamo quanto tu senta la sua mancanza, Hermione » intervenne Harry prendendo per mano l'amica « e sappiamo anche che il tuo giudizio non è mai sbagliato. Se dici che Malfoy non è solo il ragazzo borioso e viziato che abbiamo visto in tutti questi anni, ti crediamo -con molta, moltissima, difficoltà- » e qui sorrise « ma ti crediamo. Anche perché sono in debito con lui dopo che mi ha salvato. » Hermione abbracciò il suo migliore amico e si asciugò una lacrima prima di bagnargli la spalla.

« Quindi qual è il piano? » domandò Ginny impaziente. « Insomma, dobbiamo pensarci bene. In più, non sappiamo nemmeno dove l'hanno portato... »

Fred e George annuirono contemporaneamente e poi, all'unisono, parlarono « Malfoy Manor » gli altri tre si voltarono verso di loro e li guardarono confusi.

« A nostro parere... » cominciò Fred

« ...che è quello che conta di più qua dentro... » sottolineò George

« ...Bellatrix l'ha portato a Malfoy Manor... » continuò Fred

« ...perché è proprio dove Tu-Sai-Chi potrebbe nascondersi. » concluse George

Hermione li osservò e parve riflettere attentamente sulla possibilità che fosse realmente a casa sua. Harry sembrò concordare e -Hermione ne era certa-, il suo cervellino lavorava già ad un possibile piano di evasione. Ginny anche ne era certa, osservava il suo ragazzo con quello sguardo, quello sguardo che usava sempre quando si preparava mentalmente a montare in sella alla scopa, bacchetta alla mano, e tanto coraggio per affrontare orde di nemici molto più preparati di loro.