Draco fu il primo a svegliarsi. In effetti, non era mai riuscito a prendere sonno: la sua mente era affollata di ricordi lugubri e dolore; sentiva le risate di Bellatrix risuonargli nelle orecchie. Sentiva ancora il dolore sulla sua pelle cicatrizzata. In un momento di panico in cui aveva creduto di essere solo, aveva visto lei e subito si era calmato. Lei dormiva così serenamente, come una bambina, che riuscì a capire quanto le fosse mancato e quanta sofferenza anche lei si era portata addosso.
Non capiva cosa lo avesse spinto a baciarla quella volta nei corridoi.
Che idiozia aveva appena fatto! Perché aveva baciato la Mudblood dopo una piccola discussione? Si sentiva un vero idiota, contaminato dalla dolcezza e dalla morbidezza di quelle labbra. Non l'aveva premeditato, era stato un impulso, il suo, a spingerlo sulla sua bocca rosea e socchiusa. Era così imbronciata, così infastidita che gli risultava divertente provocarla. Ricordava quel momento in cui aveva sentito le sue labbra posarsi sulle sue, immobili e sorprese perché era l'unica cosa che non si aspettava da lui. E lui fu sorpreso di sentire qualcosa in quell'istante, qualcosa che non provava da molto molto tempo.
Le accarezzò i capelli mentre lei sorrideva impercettibilmente. La guardò interamente, nuda nel suo letto, e vide una ragazza diversa da quella che aveva lasciato: non solo era più magra, fragile come cristallo, ma aveva anche perso quella luce negli occhi che aveva quando l'aveva fatto innamorare; quella lucina coraggiosa e testarda che aleggiava nelle sue iridi ogni volta che ne incrociava lo sguardo. Dov'era finita quella lucina? Draco lo sapeva ora: l'aveva persa quando aveva perso lui. Solo che lui era tornato adesso, perché quella lucina no? Gli stava nascondendo qualcosa?
Era stato via per mesi, che fosse successo qualcosa? Magari con Weasley? Improvvisamente una rabbia immane lo pervase tanto che dovette rimettersi sdraiato per non afferrare il collo di quell'imbecille e stringerlo fino a togliergli il respiro. Più cercava di non pensare a Bellatrix, a Voldemort più le immagini della sua Mudblood che si concedeva e gemeva tra le braccia del Rosso lo invadevano senza pietà. Respirò affannosamente fino a che lei non si svegliò.
« Cosa succede Draco? » gli domandò mettendosi seduta, con un alone di preoccupazione sul volto.
« Sei stata con lui? » le parole gli uscirono aspre dalle labbra, cattive.
Hermione rimase interdetta « Come? »
« Sei stata a letto con Weasley? » per poco Hermione non rise, ma lui era serio e si costrinse a rimanere seria.
« Come puoi pensare una cosa del genere? » rispose con un po' troppa rabbia.
« Sono stato via per un po' Mudblood, qualcuno avrà preso il mio posto... » Hermione era senza parole. La bocca spalancata, gli occhi increduli.
« Come puoi dire una cosa del genere Draco?! Io stavo morendo senza di te! »
« E non hai trovato conforto nelle braccia di un altro? Nessuno che potesse soddisfarti sessualmente dato che eri in astinenza? » Hermione si alzò dal letto, fregandosene della sua nudità e andò a raccattare i vestiti sul pavimento, incazzata nera con quel figlio di ...
Meglio lasciar perdere.
« Sei crudele a dirmi questo. Solo perché mi sono concessa a te, non significa che io sia diventata una puttana! » trovò le sue calze e la gonna sotto il letto... ma la camicetta? Dove l'aveva buttata?! Ah, sulla cassettiera...
« Vorresti dirmi che in tutto questo tempo nessuno ha... » continuò Draco, seduto sul letto.
« No, brutto cretino! » prese la sua camicetta e nel voltarsi lo vide lì sul letto e una voglia matta di essere tra le sue braccia la impossessò. Distolse lo sguardo. « Come avrei mai potuto? Io non sono come... » te. Stava per dire non sono come te. E lui lo capì.
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Il suono dei sussurri e il candore della neve
FanfictionNessuno sapeva di loro, nessuno lo avrebbe mai saputo. Il castello è sotto attacco; correre è l'unica soluzione. Ma verso chi? Hermione e Draco vengono separati; lui si è consegnato per salvare la vita della ragazza che ama, lei lentamente perderà a...