Non riusciva a muoversi.
Continuava a ripeterlo a sé stessa, ma le gambe non rispondevano al comando.
−Pensavo di averlo eliminato tempo fa, riesci a immaginare la mia sorpresa nel sapere che è vivo?
Con occhi increduli lo guardò ridere, come se le parole che aveva appena pronunciato fossero una battuta e nulla più.
−Ma non solo è vivo, oh no. Il piccolo bastardo ha trovato anche una compagna.
Lo sguardo del padre di Søren si focalizzò su di lei.
Ed ora che lo osservava meglio, riusciva a vedere la somiglianza tra i due.
Stesso taglio degli occhi, stesso sorriso, stesse espressioni.
Quando avanzò di alcuni passi, riuscì ad aprire la bocca provando ad urlare, ma a quanto pare anche le sue corde vocali erano entrate in sciopero.
Wilheim non era Aindreas, non era Dearan.
Non era un giovane maschio con poca esperienza. Tutto il contrario.
Aveva provato ad uccidere il suo stesso figlio ed era tornato per finire l'opera.
Non si sarebbe fatto scrupoli, quindi ancora una volta doveva agire d'astuzia.
−E non una compagna qualunque, un'umana! Un'umana esattamente come Yulene!
Nel vederlo avvicinarsi, si irrigidì ancora di più mentre con passo felpato le girava attorno, come un predatore gira attorno alla propria preda.
−Ti ha raccontato di lei? Ti ha raccontato cosa le ha fatto?
Smise di respirare appena sentì le dita callose del warg accarezzarle il collo.
Era terrorizzata.
Lo sentiva camminare lentamente, il ticchettio delle scarpe pareva quello di una bomba ad orologeria ed era esattamente così che lo percepiva: un bomba pronta ad esplodere in qualsiasi momento.
−Ti ha raccontato come ha ucciso sua madre? Di come per la sua stupida debolezza e il suo egoismo l'ha uccisa?
Venendo a conoscenza di quella notizia, la nausea che fino a quel momento era riuscita a tenere sotto controllo, si trasformò in conati che la fecero piegare in avanti, riversando sul pavimento il pasto di alcune ore prima.
Sentì la risata ironica dell'uomo rimbombarle nelle orecchie.
−Dalla reazione, bambina, sembra proprio di no. Lascia che ti racconti cosa è successo quella notte.
Le orecchie avevano iniziato a fischiarle, non voleva ascoltare nulla da quell'uomo.
Si raddrizzò mantenendo lo sguardo su di lui, lanciò poi una veloce occhiata alla porta.
−Non ci pensare nemmeno. L'ho già sistemato. Forse conoscerai la nostra nuova ospite.
Lo guardò confusa.
−So che sei lì nascosta. Vieni, non nasconderti e fatti vedere.
Seguì lo sguardo di Wilheim fino alla porta d'ingresso spalancata.
Una figura avanzò timorosa dentro la casa.
Per i primi secondi non la riconobbe.
Per i seguenti avrebbe voluto non riconoscerla.
Cora.
Cora era di fronte a lei, un panno umido stretto nella mano destra e un'espressione indefinibile in viso.

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Warg
Werewolf[IN REVISIONE] Prima storia della serie Warg's Blood. Deirdre ha ventitré anni, una vecchia casa e l'abitudine di accudire ogni genere di animale ferito che trova sulla sua strada. Dopo la morte della nonna, la sua vita, fatta di casa e lavoro, c...