Capitolo 26 - Matrimonio

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Percepiva una pace che in quelle ultime due settimane le era parsa solo un lontano ricordo.

Erano stesi sul comodo divano in pelle, Søren la lasciava giocare con i suoi capelli beandosi del suo tocco mentre lei, con aria divertita, osservava ogni minima espressione sul volto di lui.

Affondò il viso nel collo del maschio, ispirando profondamente il suo profumo.

Si inebriò dell'odore della sua pelle, riusciva a percepire aromi che non era mai riuscita a percepire prima e strofinò il viso per assorbirne ogni minima sfumatura.

−Hai un buon odore.

Erano passati alcuni giorni dal ritorno del lupo e per via dei problemi causati da quelle tracce sconosciute e da altri avvistamenti nel territorio, quello era il primo vero momento che passavano serenamente insieme.

Sentì l'ampio petto dell'alpha sobbalzare frenetico mentre faceva nascere una risata allegra.

−Allora è vero che ti sono mancato, Uccellino.

Lei si sollevò leggermente dandogli un piccolo colpetto sul torace e ridacchiò a sua volta.

−Certo che mi sei mancato! Pensavi davvero che sarei stata contenta di non averti vicino a me?

Søren le baciò delicatamente le labbra.

−Sapevi che sarei tornato, dovevo mantenere una promessa. Ricordi?

Le strizzò l'occhio notando il rossore sulle sue guance.

La vide imbronciarsi leggermente per la piccola presa in giro, per poi tornare a sorridere.

−Devo per forza vestirmi di bianco?

L'uomo annuì raggiante.

−Credo proprio di sì, dolcezza. Dovrai vestirti di bianco e tutto il resto se vuoi sposarmi. Lo vuoi ancora, vero?

Questa volta fu il turno di Deirdre di posare la sua bocca su quella dell'amato.

−Con tutta me stessa.

−Potremmo fare la cerimonia alla S. Marcus. In quella chiesa si è sposata anche Rosemary, sono sicuro che impazzirebbe di gioia.

Leggeva negli occhi del compagno una felicità infinità.

Sorrise raggiante mentre dava la sua risposta positiva per la chiesa.

−Mi piacerebbe riempire la chiesa con i fiori che mi hai regalato quando sono tornata. Vorrei anche che mio nonno fosse presente per accompagnarmi all'altare.

Søren la guardò affascinato: gli occhi le brillavano come mai avevano fatto prima, le guance leggermente arrossate per l'emozione la facevano sembrare più giovane di quello che era e lui l'adorava.

Adorava Deirdre con tutto sé stesso.

−Rosemary non vede l'ora di vederti in un completo.

Le stava accarezzando la schiena con movimenti lenti e circolari.

−Un completo? Oh no! Credo che deluderò Rose in questo caso. Ho intenzione di indossare gli abiti tradizionali!

Il tono sicuro con cui lo disse la fece ridere.

−Con il kilt e tutto il resto?

L'uomo le strinse il fianco premendola di più contro il suo corpo.

−Kilt e tutto il resto.

Vide brillare negli occhi grigio verdi della compagna una scintilla di malizia.

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