Chiara Parks si alzò dal suo amato letto la mattina dopo,riposata e carica. L'incontro con Artemide l'aveva fatta riflettere. Si fece una doccia veloce e si asciugò i capelli accuratamente. Notò che i suoi capelli avevano assunto una tonalità più chiara,sul castano. Aprì l'armadio e tirò fuori un vestitino bianco corto fino al ginocchio con una cintura nera. Non lo aveva mai indossato prima ma qualcosa le diceva che le sarebbe servito. Si mise ai piedi un paio di sandali neri ed un rossetto viola scuro sulle labbra. Uscì dalla sua cabina,trovando appoggiata alla porta,l'ultima persona che avrebbe voluto vedere.
"Che cosa vuoi,Castellan?" chiese la ragazza,senza guardarlo. Il suo tono era freddo ed indifferente,a dir poco agghiacciante. Tentò di sorpassarlo,ma lui la fermò.
"Ti ho aspettato come faccio ogni mattina,ricordi? Abbiamo allenamento insieme!" rispose lui,ridendo. Pensando che la ragazza stesse scherzando,le mise un braccio intorno alla spalla ma la ragazza creò una piccola bolla d'acqua e gliela tirò in faccia,con un espressione seria ed arrabbiata.
"Dovresti chiedere a Marta...ho sentito dire che adora la tua compagnia..." affermò Chiara,facendo un finto sorriso. "Devo andare dal Signor D...lasciami passare!" gli intimo subito dopo.
Luke la fece passare,ma non smise di seguirla.
"La pianti di seguirmi?" gridò,allora,Chiara.
"No,io vengo con te." rispose Luke,con un sorrisetto strafottente. "E poi non serve essere gelosi di Marta,a me lei non piace."
"Oh Luke. Povero innocente Luke. Tuo padre ti ha mai detto che la convinzione fotte?" domandò sarcasticamente la figlia dell'acqua.
Luke non rispose,e Chiara prese la palla al balzo,correndo da Dioniso,il dio del vino. Entrò nella sala grande urlando:"Signor D!" con la sua voce più acuta. Il dio sbucò fuori qualche minuto dopo. Aveva i capelli tutti spettinati e indossava pantaloni del pigiama e la maglietta del campo.
"Clarissa Prings...che piacere..." iniziò lui.
"Chiara Parks" lo corresse lei,sbuffando.
"Si si...stessa roba. Ti sarà giunta voce che la signorina Kane abbia raggiunto il Campo..." affermò Dioniso,sedendosi su una delle sedie lì vicino e facendo segno a Chiara di imitarlo.
"Non pronunci il nome di quella gattina randagia mezza morta!" sussurrò lei,stringendo i denti.
"Calmati Acquaria Junior. Ad ogni modo,non so se ne sei a conoscenza ma la ragazza è stata in precedenza prigioniera di Ade,dio degli Inferi. Era molto amica di suo figlio Zack,successivamente la ragazza ha deciso di risalire in superficie. Il ragazzo purtroppo si sente solo,e ha ordinato a Marta di fargli un nome di una ragazza disposta ad andare laggiù...." spiegò il signor D,ma venne interrotto da Chiara.
"Mi faccia indovinare...Kane ha detto che sarei andata io" dissi io,ridendo amaramente.
Il dio del vino annuì,abbassando gli occhi. Chiara rise di nuovo e schiocco' le dita,facendo comparire addosso a sé il suo completo da guerra nero come la pece. Uscì dalla sala,furiosa,seguita da due enormi serpenti composti d'acqua. Glieli avrebbe avvolti intorno al collo fino a strozzarla,per via della sua rabbia. Arrivò all'area riservata alla lotta,e subito Marta si prese gioco di lei.
"Vedo che siamo nervosetti, piccola Parks!"
"Ti consiglio di startene zitta,razza di stronza!" disse Chiara,con un ghigno stampato in faccia e con i serpenti che minacciavano di attaccare. Intorno alle due si formò un cerchio,e la gente urlava:"Botte! botte! botte!"
"Non faresti del male ad una mosca!" la prese in giro Marta.
"Oh ma ad una zanzara sì!" detto questo,scagliò tutta l'acqua putrida dei gabinetti del campo contro la ragazza,che urlava contrariata.
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Figlia delle Maree|| Percy Jackson.
FanfictionIl suo carattere infinitamente ribelle la porterà all'espulsione da Hogwarts. Nonostante le dispiaccia lasciare la scuola e gli amici,Chiara Parks sapeva che il suo destino era un altro. Sua madre Acquaria, che aveva da sempre una relazione segreta...