Prendere quel traghetto fu come un trauma per Chiara. Era come se sentisse già che una parte della suo senso di libertà se ne fosse già andata altrove. Non poteva fare a meno di pensare che questo suo malessere fosse colpa di quella vipera di Marta Kane che,sicuramente in quel momento stava architettando qualcosa per conquistare Luke. Inoltre,il pensiero di dover fare da Babysitter ad un ragazzino non era tutto quello che aveva desiderato. Non sapeva esattamente come fosse,ma lei se lo immaginava così: un bambino viziato tutto brufoli e niente cervello,ossessionato dall'igiene e dai videogiochi. Era così arrabbiata che una colonna di roccia di quel postaccio esplosa,provocando un brontolio da parte di Caronte.
"Signorina,capisco che lei sia agitata ma la prego se rompe qualcosa il mio Padrone se la prenderà con me!"
A quell'affermazione,Chiara sorrise e mormorò uno scusa sottovoce,come se avesse paura che lo stesso Caronte sentisse. Si limitò a guardare il paesaggio circondato dalla cenere,e si sentì subito a casa. Amava quelle cose lugubri,e questo la riconduceva alla madre e a Cyneria. In fondo,era grazie a lei se si trovava là,viva e vegeta. Dopo alcuni minuti però,il suo sguardo si era posato sull'enorme casa di suo zio Ade. Un castello impotente che in mezzo a tutta quelle fiamme risplendeva in tutta la sua magnificenza,di colore nero pece con inserti d'argento,d'oro e d'avorio. Il corto sentiero che conduceva ad un portone gigante,era circondato da torce decorate con teschi di bronzo e catene di metallo brillante. Con l'aiuto del traghettatore scese dalla barca e si mise a camminare verso l'entrata,sentendo solo il rumore del suo respiro agitato ed il ticchettio dei tacchi. Aveva paura di restare intrappolata in quel posto per mesi o addirittura,per anni interi come Persefone. Al solo pensiero le mancò il respiro,e dovette fermarsi un pò per calmarsi. Non appena alzò la mano per bussare,un ragazzo sui vent'anni incredibilmente magro,dalla carnagione olivastra le si parò davanti.
"Chiara Parks,giusto? Io sono Gregor,mia signora..." disse lui,inchinandosi e baciandole la mano come un vero gentiluomo. La ragazza sorrise,spiegando che non c'era bisogno di tutta quella formalità. Gregor si inchinò di nuovo,colpito dalla bellezza della nuova ospite e le fece strada portandola nel salotto,dove l'attendeva Ade. Non appena varcò la soglia,una forza incredibile la investì,facendole vibrare anche le ossa. Si sentiva più potente e forte,e realizzò dopo che il suo vestito grigio era stato sostituito da uno nero di pizzo ed aderente. Si sfilò il mantello dalle spalle e lo consegnò a Gregor. Il ragazzo si inchinò per l'ennesima volta,indicandole la strada per il salotto,mentre lui avrebbe sistemato i bagagli nella sua nuova stanza.
Chiara si guardò intorno incuriosita,per poi entrare nel salotto dove Persefone la aspettava seduta su una delle due poltrone intorno al fuoco.
"La figlia di Acquaria..." affermò la dea,girandosi. Era bellissima nel suo abito lungo nero,che risaltava il suo fisico mozzafiato. I capelli erano raccolti in una coda alta in cui si intravedeva un diadema d'oro. Chiara le si avvicinò e si inchinò leggermente,dato che non era in grado di farne uno decente.
"Sono finalmente contenta di vederti...girano molte voci tra i Dannati su di te..." spiegò lei,con un ampio sorriso,che sembrava quasi intrigante.
La ragazza assunse un'espressione interrogativa ma subito dopo scosse la testa.
"Mio marito è un uomo molto prepotente ma ha promesso a Zeus di trattarti bene...in fondo,sei pur sempre un partito prezioso all'interno del Campo Mezzosangue. Quello di cui ti devi preoccupare è Zack. Per essere un ragazzo di diciotto anni è abbastanza aggressivo. Marta era riuscita a tirar fuori il lato chiacchierone di lui,ma non quello buono. Non era simpatica a nessuno di noi,specialmente a mio marito." continuò Persefone,facendole segno di sedersi.
Era evidente che quella "famiglia" aveva molti problemi,ma soprattutto sapeva segreti che nessuno al Campo sapeva su Marta. Se li avesse scoperti sarebbe stata la salvezza di lei e sua sorella Valentina...e Luke,ovviamente.
"Se si aspetta che mi metta a dire quanto sia buona Kane si sbaglia. Marta ed io ci odiamo sin dal primo momento in cui ci siamo conosciute. Rivalità a mille,come direbbe Chirone. E non vedo come possa una figlia di Zeus,risollevare un ragazzo depresso..." affermò Chiara,ma venne subito interrotta dal rumore dei passi di qualcuno.
"Per tua informazione non sono depresso...voglio solo vedere se sei così stronza come diceva Martonta..." disse Zack,sedendosi sull'enorme tavolo da pranzo. Chiara si voltò a guardarlo mentre il ragazzo faceva lo stesso. Erano stupiti entrambi,e Persefone capii subito che quei due sarebbero andati ben oltre la semplice amicizia.
"Allora,mi sa che avrai fin troppe prove...per una volta quella serpe ha ragione..." rispose la ragazza,sciogliendo i suoi capelli,lasciandoli cadere sulle spalle.
Si soffermò per qualche minuto,sui capelli color biondo platino di Zack,una cosa rarissima per un figlio di Ade,per poi passare agli occhi color ghiaccio. Notò poco dopo che era vestito normalmente con una maglietta ed un paio di pantaloni neri. In quel momento,Gregor entrò nella stanza,per scortare Chiara nella sua stanza. La ragazza non perse un minuto per andarsene da quel posto e pensare a cosa avrebbe potuto fare per farsi cacciare da lì. Sapeva perfettamente che una ragazza come lei avrebbe conquistato Zack in un minuto,ma non aveva nessuno intenzione di fermarsi là per più di un mese. Si chiuse nella sua stanza e subito si cambiò il vestito,infilando un paio di jeans strappati a vita alta neri ed un top nero. Mise i suoi guanti senza dita di pelle e la collana di sua madre. Si truccò con un po' di eyeliner e si affacciò alla finestra. Un paesaggio fantastico,secondo il suo parere ma non sopportava il fatto di essere sottoterra.
Andò verso la sala da pranzo e si sedette al suo posto,che casualmente era di fronte a Zack. Erano soli. Uno di fronte all'altro,costretti a parlarsi.
Quelli non erano gli Inferi. Era una prigione per semidee.
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Figlia delle Maree|| Percy Jackson.
FanfictionIl suo carattere infinitamente ribelle la porterà all'espulsione da Hogwarts. Nonostante le dispiaccia lasciare la scuola e gli amici,Chiara Parks sapeva che il suo destino era un altro. Sua madre Acquaria, che aveva da sempre una relazione segreta...