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Parte VIII

'E non fidarti delle belle parole, perché la gente ha lo zucchero in bocca e il veleno nel cuore'

'nulla é sbagliato se ti rende felice'

'Io lo so, ti capisco. Ti capisco quando sei a scuola, quei ragazzi ti guardano e tu pensi "che cos'ho di strano adesso?". Ti capisco quando sei in mezzo ad altra gente e non sai cosa dire. Ti capisco quando sei vicina ad una ragazza che parla con tutti e viene apprezzata per qualunque cosa dica e ti senti sbagliata. Ti capisco quando guardi le altre ragazze e pensi che siano tutte migliori di te. Ti capisco quando ti senti inutile perchè la tua migliore amica non ti calcola quando c'è altra gente. Ti capisco quando sei sul letto e stringi il lenzuolo, così forte da farti venire male alle mani. Ti capisco quando stringi il cuscino e ci piangi sopra, vorresti che lui fosse lì ad asciugare le tue lacrime, ma lui non c'è, lui non ti ama. Chi mai potrebbe amare una come te? Ti capisco quando in un attimo di follia, il cuore ti balza in gola perchè pensi di averlo visto, ma non era lui. E quando non ti sei sbagliata, e lui è davvero lì, vorresti correre da lui, abbracciarlo, baciarlo ma non puoi farlo. Ti capisco quando non ti senti abbastanza. Quando i ragazzi, i tuoi genitori, la scuola, le amiche ti fanno sentire inferiore o sola. Ti capisco quando ti chiudi in bagno per tanto tempo e nessuno se ne accorge. Quando in mezzo alle tue compagne ti senti esclusa e diversa. Perchè è così che ti senti, non hai ancora trovato qualcuno come te, ti senti fuori luogo e strana. Ti capisco. Vuoi essere salvata. Ma da chi? Chi mai potrebbe voler salvare una ragazza come te, una ragazza difficile come te? Pensi di non trovare mai una persona del genere. Pensi che nessuno voglia una come te. Ma ti prometto che un giorno, tra la folla, in mezzo a quella massa di persone tutte uguali, una persona come te incontrerà i tuoi occhi e farà di essi il suo rifugio'

'Ho bevuto 15 shots di rum e pera, una vodka lemon, e quattro bianchi con fragola per dimenticarti, almeno per un po'. Ho dimenticato il mio nome, ma non il tuo.'

'A chi mai potrebbe piacere una come me? Occhi marroni. Capelli marroni. Niente di speciale o particolare. Divento triste facilmente. Rido per niente. Mi piace disegnare, leggere e scrivere. Piango per nulla. Mi arrabbio per tutto. Sono gelosa. Troppo dolce. Poca autostima. Combino disastri. Rovino la vita alle persone. Se perfino io mi detesto, come posso pensare di piacerti anche minimamente?'

'Si resta sempre un po' intrappolati nelle cose non vissute'

'Se tutto passa, salutamelo'

'Vi lucchettate i profili Instagram ma le gambe sempre free entry open bar dj set c'è il delirio al Maracanà.'

'Mi dispiace, io non volevo essere così. Volevo essere solo come le altre ragazze, con i capelli sempre in ordine, con la risposta sempre pronta, con un carattere che non allontani le persone. Volevo anche io avere tanti amici con cui uscire, essere invitata alle feste, non dover essere sempre l'ultima a scoprire le cose. Volevo non dover arrossire ogni volta che qualcuno mi parlava, o non aver paura di dare una risposta sbagliata. Volevo essere apprezzata e invece sono solo un inutile disastro. E a nessuno piacciono i disastri'

'‹Come stai?›
‹Male›
‹Come mai?›
‹No, come sempre›'

'Vestiti male, comportati peggio.
Sorridi alle persone sbagliate, abbraccia gli sconosciuti.
Prendi il treno senza biglietto e senza destinazione.
Spendi tutti i soldi che hai in tasca in caramelle e sigarette.
Fingi che non ti importi, dimentica il dolore.
Dipingi le unghie di rosso e le labbra di nero.
Morditi la lingua e urla con tutto il fiato che hai in corpo.
Insulta chi ami e bacia chi odi.
Lascia un segno, fa che la gente si ricordi di te'