*I'm pregnant*

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Ester

-Harry sono incinta- dissi guardandolo. Lui smise di mangiare e mi guardò.

-Stai scherzando?- mi guardò facendo un finto sorriso e si avvicinò a me.

-No- feci un sospiro -guarda qua- gli passai il test che avevo appena fatto. Sgranò gli occhi e fece cadere il test.

-No Ester è impossibile...- si mise le mani nei capelli iniziando a tirarli -non posso diventare padre adesso...- mi guardò, io abbassai lo sguardo sospirando. Sapevo che mi avrebbe lasciata da sola, avrei dovuto passare la gravidanza da sola. -il lavoro...non ci pensi al mio lavoro?- annui guardandolo.

-Che devo fare? Se questo è successo è anche colpa tua- lo guardai alzando un po' il tono della voce.

-Non risolvi niente se alzi la voce- si girò e si sedette in una sedia. -Ester abortisci- sussurrò l'ultima parola, ma la senti.

-Non ci penso proprio..- lo guardai abbastanza irritata per la proposta che mi aveva appena fatto.

-Non voglio diventare padre...lo vuoi capire?- si alzò di nuovo dalla sedia e alzò il tono della voce tanto che mi spaventò, facendomi indietreggiare.

Lo guardai senza dire niente. Girai i tacchi ed andai in camera, prendendo una valigia. Harry mi raggiunse. Alcune lacrime iniziarono a scendere, ma cercai di scacciarle.

-Cosa stai facendo?- mi disse rimanendo fermo all'entrata della stanza.

-Vado da mia mamma...non ci penso nemmeno di abortire, non ci pensi a questa povera creatura?-dissi indicando la pancia -starò con lei, almeno non vivrò la gravidanza da sola, ma con mia mamma vicino- continuai a fare le valige, ma questa volta piangendo.

-Preferisci il bambino a me?- venne da me e mi prese per un braccio per farmi smettere quello che stavo facendo.

-Non ho detto questo- lui mi guardò ridendo -ma non voglio abortire..pensavo che saresti stato felice per questa cosa..ma forse mi sbagliavo- strattonai il braccio per farmi mollare.

-Hai 18 anni Ester...io ne ho 21 abbiamo tempo per i bambini- continuava a guardarmi. Avevo appena finito di fare la valigia.

-Ok- dissi fredda.

-Ok cosa?- mi disse seguendomi con lo sguardo.

-Che ho appena finito di fare la valigia e che me ne vado- lo guardai.

-Tu non te ne vai da qui- si mise davanti a me per non farmi passare. Sbuffai abbassando lo sguardo.

-e perchè? perchè non posso andarmene? Mia figlia/o non merita un padre che vuole ucciderla- lo guardai -mi dispiace Harry- lo superai.

Mi prese per un braccio e mi guardò ed io improvvisamente abbassai lo sguardo.

-ti prego Ester, non andare- mi disse ed io sospirai allontanandomi da lui.

-Mi dispiace- dette quelle parole uscì da quella casa ed iniziai a piangere. Presi l'ascensore ed uscì da li, presi un taxi e dissi la destinazione.

Suonai il campanello di mia mamma e appena mi vide corse ad abbracciarmi.

-Non ha accettato il fatto di diventare padre?- disse notando la valigia ed i miei occhi gonfi e rossi. Scrollai la testa e scoppia in un pianto isterico nelle sue braccia.

Mi fece entrare in casa, ed io mi sedetti nel divano cercando di calmarmi.

-Stava andando troppo bene questa storia- la guardai.

-Vedrai che si sistemerà tutto- scrollai la testa.

Mi ricordai che non dissi niente a Louis, il mio migliore amico e subito presi il cellulare e gli scrissi tutta la storia.

#Louis: Farò ragionare quel coglione, ma non ti dimenticare di me anche se te ne sei andata chiaro?

Sorrisi al suo messaggio e gli risposi dicendogli che non mi sarei mai dimenticata di lui e che alcune volte sarei andato a trovarlo.

-Ester vieni è pronta la cena- mi chiamò mia mamma dalla cucina ed andai verso di lei.

Sospirando mi misi a sedere di fronte a mia mamma. Giocavo con la forchetta senza mangiare mi tenevo la testa con una mano.

-smetti di pensare a lui e mangia-mi disse mia mamma accarezzandomi il braccio. Io le sorrisi e cercai di mettere in bocca qualcosa. Fini che mangiai tutto e mia mamma era soddisfatta.

Mi iniziò a squillare il telefono, lo presi e lessi il numero di Harry, lo buttai nel divano e lo lasciai squillare e gli occhi iniziarono a pizzicare.

*1 anno dopo*

Ormai era da un anno che Harry ed io non ci sentivamo, la bambina era nata. Si avete capito bene era una bambina si chiama Darcy, ha un anno e assomiglia tanto a Harry, gli stessi occhi lo stesso sorriso. Mia mamma era stata la persona più dolce e presente in questo anno. Ovviamente tutti i giorni parlavo con Louis e delle volte anche con gli altri ragazzi, ma mai con Harry.

Louis mi chiedeva sempre le foto della piccolina ed io sorridendo le facevo le foto e le mandavo a lui.

-Ester hai dato il latte alla piccola?- mi disse mia mamma dalla cucina.

-Si mamma, adesso sta dormendo- le dissi e inizia a guardarla sorridendo.
Ad interrompermi fu il campanello.

-Mamma vai tu, io porto Darcy su- dissi e salì le scale per mettere Darcy nella culla.

Da sotto proveniva una voce famigliare. Scesi le scale e mi ritrovai davanti lui. La persona che non vedevo da un anno. Harry Styles.

-E tu che ci fai qui?- dissi fredda andando verso la cucina.

-Louis mi ha fatto vedere le foto di Darcy- mi disse abbassando lo sguardo. Io lo guardai.

-Mi fa piacere- dissi semplicemente e presi un bicchiere e ci versai un po' d'acqua ed iniziai a bere.

-potrei vederla?- lo guardai.

-Da quando ti interessi di MIA figlia?- lo guardai sottolineando la parola mia.

-Da quando mi sono accorto di aver fatto lo sbaglio più grande del mondo- annui guardandolo.

-è di sopra...vieni- dissi superandolo. Dopo tutto lui era suo padre.

Entrai in camera e gli indica la culla e lui andò da lei, toccandole il pancino.

-Per fortuna è piccola, ed ancora non mi ha chiesto di te-dissi mettendomi nel letto ed incrociando le gambe. Lui mi guardò.

-Ho fatto anche un altro errore- mi guardò sospirando.

-Cioè?- lo guardai. Mi inizia a preoccupare.

-Devo sposarmi con Samantha- mi disse e cercò il mio sguardo.

-chi sarebbe questa Samantha?- lo guardai cercando spiegazione.

-Quando tu te ne sei andata io ho cercato qualcuno che mi aiutasse a farmi dimenticare di te, all'inizio lei c'era riuscita ma poi Louis ha iniziato a farmi vedere le foto di mia figlia e sei tornata nella mia testa- disse guardandomi.

-Beh...auguri però adesso vattene - gli indicai la porta -hai fatto la tua scelta- gli occhi iniziarono a pizzicare, sarei potuta cadere in un pianto isterico in qualunque momento. Lui continuava a guardarmi -Harry ti ho detto di ANDARTENE- mi alzai dal letto e lo feci uscire chiudendomi in stanza e iniziando a piangere.

Spazio autrice

Ciao a tutti sono Elisa e questa è la mia storia, spero vi piaccia.

NON SONO MOLTO BRAVA A FARE GLI SPAZIO AUTRICE COME VEDETE QUINDI RIDO.

Aiutatemi a farla leggere a più persone possibili.

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E fatemi sapere un po' della storia ciauuu <3







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