XVII. due mondi differenti

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Quell'estate fu lo spartiacque tra due percorsi, i cinque anni di liceo con i suoi alti e bassi e l'università che ci aspettava con nuove avventure; il percorso del liceo, nel suo complesso, non fu un'esperienza da ricordare, ma grazie a quegli anni ho potuto imparare tante cose che mi hanno fatto crescere, in fin dei conti la vita è questa : ci sono momenti particolarmente positivi e momenti che a primo impatto vuoi cancellare ma poi ti rendi conto che grazie a essi sei diventata la persona che sei oggi. Infatti fu grazie all'ultimo anno che uscì dalla mia bolla e mi addentrai nella vita vera e propria, conoscendo Yuna, Minhyuk e Jungkook con cui creai dei bei ricordi. A differenza di quando iniziai il liceo, il percorso che ero in procinto di intraprendere, mi incuriosiva; a breve avrei iniziato economia,Yuna design e Jungkook business and communication in università diverse.

Yuna era partita per New York per potersi vedere con Minhyuk prima che iniziassero i corsi,quindi la accompagnammo all'aeroporto dove le demmo dei regali per Minhyuk; mamma aveva scoperto la mia relazione con Jungkook, -"buon appuntamento"- mi disse prima che uscissi di casa, le avevo detto che sarei andata a cena con Yuna, la guardai sbalordita -"ti ricordo che sono tua madre e ho le intuizioni da madre"- rispose al posto mio, continuando a cucinare. Ripensandoci aveva abbastanza segnali per capire, quella volta che le confessai la mia situazione con Jungkook dicendole che una mia amica si trovava in quella situazione quando in realtà avevo solo Yuna come amica e poi le uscite con Yuna aumentarono, nella maggior parte dei casi uscivo con Jungkook. -"Digli di venire a trovarci ogni tanto"- mamma era così in confidenza con Jungkook che lo trattava come se fosse il suo secondo figlio, mi pentì amaramente di quei giorni scolastici quando venivano a casa nostra.

Quella sera, per la prima volta che stavamo insieme, Jungkook mi invitò a cena all'hotel di suo padre, -"non è che ti sto presentando a mio padre eh "- trovava divertente il fatto che mi stessi sistemando allo specchietto dopo che ero salita in macchina, -"stupido, non ho avuto tempo di vedermi per l'ultima volta allo specchio"- gli risposi mentre mi stavo mettendo il rossetto ma non aveva torto, sentivo una certa pressione in caso avessi incontrato suo padre visto che non l'avevo mai conosciuto e non sapendo che genere di persona fosse,avevo paura di fare una brutta impressione; Jungkook notò che ero nervosa, mi prese la mano e me la baciò per tranquillizzarmi. Quando entrammo,qualunque persona che lavorava lì ci faceva un piccolo inchino come segno di rispetto, non ero abituata a quel tipo di servizio ma stando con Jungkook non potevo farne a meno; come l'ultima volta , prendemmo l'ascensore per recarci all'ultimo piano. La terrazza era allestita per essere funzionante, d'altronde era estate e sarebbe stato piacevole frequentare un posto del genere con un bel panorama e oltre a noi c'erano altri clienti, a Jungkook non piaceva essere trattato con privilegi e sapeva che neanche a me faceva impazzire, per questo evitò di prenotare in anticipo tutto il piano per noi. Mentre cenammo, due ragazze che stavano al tavolo accanto al nostro, ogni tanto commentavano a bassa voce -"è proprio un bel ragazzo"- oppure -"si vede che proviene da una buona famiglia,è ben educato"- e altri commenti del genere,sinceramente mi facevano sentire a disagio perchè commenti del genere mi facevano ricordare che in fin dei conti io e lui provenivamo da due mondi differenti, io ero quella che era entrata nel college prestigioso grazie a una borsa di studio, ero quella che avrebbe faticato a pagarsi da sola l'università mentre lui era quello che era facilitato in tutto grazie alla sua situazione economica. Accorgendosi che mi ero persa nei miei pensieri, si chinò verso di me e mi diede un bacio a stampo,nonostante fossi imbarazzata, mi aveva fatto piacere.

Una volta finito di mangiare, andammo in cassa per pagare -"offre la casa"- disse la ragazza che stava al banco e dietro a lei spuntò un uomo sui sessant'anni con un sorriso che assomigliava a quello di Jungkook, mi resi conto che era suo padre e automaticamente mi irrigidì -"non posso neanche mangiare in santa pace ora"- disse Jungkook ,sospirando -"ma come,non sei felice di rivedermi?"- con una faccia triste -"papà ci siamo visti oggi a casa"- mi sembrava che i loro ruoli si fossero invertiti, in quel momento capì da chi aveva preso quel suo modo di scherzare. Dopo un breve battibecco tra i due, suo padre,facendo finta di non sapere chi fossi, chiese con un tono curioso -"e lei chi è?"- -"Hwayoung"- era l'ennesima domanda a cui rispondeva, per fargli prendere una pausa risposi io -"piacere sono Hwayoung"- gli strinsi la mano,iniziammo a parlare,era una persona con cui si poteva conversare tranquillamente senza peli sulla lingua ma la conversazione con suo padre si concluse quando Jungkook fece -"ops è tardi, dobbiamo andare"- questa sfacciataggine l'aveva preso da suo padre, ne ero sicura, suo padre mi fece l'occhiolino e mentre ci allontanavamo rimase a guardarci con un lieve sorriso sul volto, era felice che suo figlio avesse trovato una brava persona e avesse superato quel muro che aveva costruito in quegli anni a causa di sua madre.

Jungkook non era una persona che parlava tanto, ma quando era in vena di raccontare, non si fermava più e io non osavo interromperlo perchè era uno dei momenti preziosi ; quella sera in macchina,infatti, mi raccontò come fu difficile per suo padre superare il tradimento di sua madre : nonostante si mostrava sereno quando stava con lui, la sera, quando Jungkook fingeva di dormire,scoppiava in lacrime e disse che, vederlo così, si sentiva impotente tanto che l'unica soluzione era fingere anche lui di stare bene-"andò avanti così per un paio di mesi"- commentò, ma la situazione cambiò quando, per caso,suo padre vide da lontano ,per strada sua madre che era felice con quell'uomo con cui l'aveva tradito, quindi suo padre pensò -"perchè lei che ha commesso il peccato è felice mentre io che non ho fatto altro che darle amore, mi trovo in questo stato?"- e da quel giorno cambiò atteggiamento,mettendo una pietra sopra la relazione con quella donna e iniziando a costruire una vita degna di essere vissuta con suo figlio.

s p a z i o p e r s o n a l e
Purtroppo la storia sta giungendo a una conclusione e solo al pensiero mi dispiace, ma la storia rimane impressa perchè è breve e consistente, vero ? Come in ogni capitolo scritto fin'ora, metterò il cuore per poterlo concludere al meglio

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