XXIV.due mondi differenti

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Ora che ci penso mi fa ridere il fatto che li ho incontrati in un ambiente che detestavo totalmente a causa di quella borsa di studio che avevo vinto, nell'ambiente in cui non mi sentivo di appartenere ; ma fu anche quell'ambiente che mi fece cambiare, portando a maturazione la miglior versione di me stessa che tutt'ora cerca di migliorarsi. Mi fa anche ridere che con l'arrivo di Yuna la mia vita iniziò a prendere un'altra piega, grazie a lei potei abbattere quel muro che avevo costruito e inoltre mi fa ridere che mi trovo in una relazione da ben cinque anni con Jungkook,il ragazzo più voluto dalla scuola, quel ragazzo per cui ogni due tre mi dovevo nascondere dal mio rifugio a causa delle confessioni che riceveva ma, una volta scoperta, quel rifugio divenne il nostro piccolo segreto e infine grazie a Yuna e Jungkook potei fare la conoscenza di Minhyuk , un ragazzo apparentemente tranquillo ma in realtà era il più pazzo tra noi quattro.

Mi fa ridere che una realtà che avevo tanto sognato era diventata la mia vita, sono circondata da amici, tra cui il mio ragazzo, dalla mia famiglia che mi supportano sempre.

Mamma si sta frequentando con un suo collega di lavoro, un medico dell'ospedale; all'inizio era titubante se darsi una seconda opportunità, io la spronai a buttarsi -l'amore non ha età- le dicevo invogliandola, piano piano la fiamma in lei si riaccese e con il loro tempo la loro relazione, da semplici colleghi, si evolse in qualcos'altro. In quanto a Hyun, che aveva iniziato le scuole medie ed essendo in quella fase pre-adolescenziale, si credeva chissà chi, nonostante portassimo tanti anni di differenza, litigavamo nella maggior parte dei casi,; quando mamma non era a casa, pretendeva di voler uscire con i suoi amici ma io gli ripetevo che era ancora piccolo, quindi ogni volta finiva che mi ricattava,invitando i suoi amici a casa e io me li dovevo subire tutti, facendogli da babysitter. Quanto a me, riuscì a trovare facilmente lavoro in un'azienda multinazionale come dipendente a tempo indeterminato; quando fui accettata,feci una festa come se fosse stata la mia festa di laurea. Per la prima volta, in tutti i sensi, mi sentivo felice, ero riuscita a realizzare ciò a cui aspiravo. Mihyuk fu l'unico che si stabilì definitivamente a Seoul, mentre io, Yuna e Jungkook, per via dei nostri lavori, ci trovavamo spesso a viaggiare. Il padre di Jungkook,invece, cercava di evitare di viaggiare spesso per le sue condizioni di salute che in quegli ultimi anni erano diventati instabili; avendo paura per il futuro della sua catena di hotel,propose a Jungkook se voleva prendere il suo posto ma Jungkook gli ripose -Papà, è stato ed è il progetto che tu stesso hai ideato e reso reale, non voglio appropriarmi di un qualcosa che non mi appartiene- e con ciò prese la sua strada,iniziando a progettare un'idea che aveva sempre avuto in mente che vedeva il benessere di ogni individuo, un applicazione per il benessere personale in cui erano presenti sezioni di allenamento e una dieta salutare con i vari tutor che erano specializzati a seguire i clienti.

Eravamo riusciti a superare il primo grande scoglio della vita, ci eravamo instaurati nella società come singoli individui che avevano raggiunto uno dei tanti traguardi che si erano fissati ma eravamo anche consapevoli che la vita ci avrebbe riservato nuove avventure, con vie dritte e con curve.

Se riguardo indietro,sicuramente la prima persona che devo ringraziare è me stessa; una ragazza che era entrata nella logica che ogni sua azione non valeva niente,quindi diventò passiva di fronte alla vita, subendo solamente. Ma a farle cambiare la prospettiva fu l'inizio di una transizione nella sua famiglia,la madre si rialzò in piedi, ciò le diede coraggio e consapevolezza di agire di fronte alle ingiustizie subite,si spogliò della sua falsa personalità.Cominciò ad accettarsi per quella che era,scoprì cosa significava veramente amarsi. Senza che se ne accorgesse,il mondo che le sembrava che la odiasse tanto, le aveva aperto la strada verso amicizie che sarebbero rimaste nel tempo. Un ringraziamento particolare, poi va a tutte quelle persone che ho incontrato,incontro ed incontrerò nella mia vita perché ognuno di loro mi ha insegnato,mi insegna e mi insegnerà qualcosa, in positivo o in negativo.

E come posso dimenticarmi della persona più importante della mia vita? Jungkook, mi girai verso di lui, il mio raggio solare, colui che mi ha fatto capire che la realtà è in continua evoluzione e quindi non è necessario fossilizzarsi su una condizione allusiva ma andare avanti con positività; infatti,ora io e Jungkook apparteniamo allo stesso mondo. Credevo che fossimo di due mondi differenti a causa delle nostre situazioni economiche, ma mi fece notare che era solo una questione fuggente che in futuro avrebbe preso un'altra forma e fu proprio così. Siamo indipendenti l'uno dall'altro e non possiamo fare a meno dell'altro. Siamo gli opposti ma insieme ridiamo,piangiamo...insieme siamo completi. Siamo due mondi differenti che si attraggono, due mondi differenti che si sono trovati e che hanno deciso di intraprendere insieme un percorso chiamato vita e scoprire insieme cosa gli riserva ad entrambi.

-Sei di nuovo fra le nuvole?- mi chiese Jungkook dopo avermi dato una botta sulla testa e automaticamente lo rincorsi per il viale per poterlo picchiare a sua volta. É primavera e come ogni anno non potevamo perderci la fioritura dei fiori di ciliegio, era un rito per noi,sembra come se il tempo si fosse fermato ogni volta che veniamo qua,la prima volta che vidi il risveglio dei fiori fu con una persona che non mi stava particolarmente simpatico che poi successivamente diventò la mia persona; in realtà ogni anno era diverso. L'unica cosa che non sarebbe mai cambiato era il nostro rapporto.
-Tieni- mi mise qualcosa nella mano mentre gli tenevo la mano,camminando davanti a lui; era qualcosa di duro,sembrava una chiave. Quando mi girai verso di lui ed aprì il palmo della mano per vedere cos'era,non feci in tempo a richiudere la mano che mi precipitai addosso a lui, baciandolo in punta dei piedi.
Da quella sera iniziammo a vivere insieme.

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