VI.un ragazzo di poche parole

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Appena vidi che il principino si era allontanato,corsi in bagno per riprendermi psicologicamente. Ma cosa ti è saltato in mente ? L'hai ridicolizzato davanti a tutti! mentre stavo pensando a ciò sbattei varie volte la testa contro il muro del bagno; una volta che uscì dal bagno,feci finta di niente, camminando a testa alta.

All'uscita,mentre stavo aspettando l'autobus per tornare a casa, vidi un gruppo di ragazzi che si stavano avvicinando alla fermata e notai che tra loro c'era anche Jungkook; mi pareva strano che in due anni di college non abbia mai visto uno di loro prendere l'autobus e in quel momento questi figli di papà si stanno avviando verso la fermata dove c'ero solo io. Per allontanarmi da loro slittai verso la fine della panchina, e tre di loro si sedettero mentre Jungkook e gli altri tre rimasero in piedi,non riuscì a sentire il loro discorso visto che avevo le cuffie ma avevo la sensazione come se qualcuno mi stesse guardando; per curiosità voltai il mio sguardo verso di loro e mi accorsi che Jungkook mi stava guardando da non so quanto, -"Hey Jungkook ci sei ?"- gli disse il suo amico accanto a lui che lo scosse,quando si accorse che lo stavo guardando e con le labbra gli feci -"Cosa stai guardando?"- voltò lo sguardo davanti a sè, era immerso nei suoi pensieri lo potevo percepire perché era come se non fosse presente in quel momento mentre i suoi amici stavano parlando di calcio. Quando arrivò l'autobus anche loro lo presero,mi chiedevo dove stessero andando ma non lo scoprì mai perché prima di loro.

Nel pomeriggio dovetti andare a prendere Hyun che sarebbe uscito da scuola alle quattro,quindi utilizzai il tempo che mi rimaneva per fare i compiti; mamma sarebbe tornata tardi quindi preparai la cena al posto suo e la aspettammo. Quella sera la vidi stanca ma era felice,stava vivendo la sua vita come meglio credeva. D'altronde era giovane, aveva solo vent'anni quando nacqui mentre Hyun venne alla luce dopo che quell'uomo non fece ritorno a casa, quindi non ebbe occasione di conoscerlo e sinceramente non so se sia una cosa positiva o negativa. Ogni tanto la spronavo ad uscire la sera con le sue amiche durante il fine settimana perchè anche lei aveva bisogno dello spazio personale; così quella sera,prese coraggio ed uscì -"allora lascio Hyun nelle tue mani"- mi disse prima di uscire dalla porta -"e per qualunque cosa,chiamami"- mi disse preoccupata visto che era la prima volta in sedici anni che ci lasciava a casa la sera da soli. Ero felice per lei perchè finalmente poteva recuperare il tempo dai vent'anni ai trentacinque a occuparsi di noi.

Un giorno mentre stavo facendo merenda sulla terrazza,fui presa alla sprovvista dall'arrivo di una ragazza graziosa e del principino quindi mi nascosi dietro all'angolo. Ci risiamo, non posso fare merenda in santa pace feci un sospirò mentre morsi un pezzo del tramezzino che mi ero preparata la mattina prima di venire a scuola. Come mi aspettavo,la confessione stava seguendo le solite fasi : la ragazza si presenta dicendo che è del terzo anno e si chiama Lee Suji, dopo un momento di pausa si confessa dicendo -"mi piaci!"- chiudendo gli occhi,avendo paura della reazione del principino; prosegue con l'intervento di Jungkook che fa -"perchè ti piaccio?"- e lei che a sua volta gli risponde -"Perchè sei bello e popolare"- tutte rispondevano la stessa cosa,dopo un pò mi veniva il voltastomaco. Allora Jungkook chiude la conversazione dicendo -"Mi dispiace,non ricambio"- e nella maggior parte dei casi se ne va ma quella volta non fu così. Dopo qualche minuto, con l'intento di ritornare alla mia posizione abituale, mi affacciai con la sicurezza che il principino se ne fosse andato e invece stava lì, di spalle a guardare dall'alto gli altri studenti quindi quella volta fu la ragazza che se ne andò,scoppiando a piangere. -"Tu che ci fai qui?!"- gli domandai, allarmata con la paura che avesse scoperto che stavo origliando la loro conversazione, -"non dirmi che sei stata tutto il tempo qui ?"- mi disse al quale risposi,grattandomi la testa -"è dalla prima confessione che sto qui"- continuai dicendo con un tono scocciato -"questo è il mio posto durante la ricreazione, non sai quanto è fastidioso essere interrotta mentre addento la mia merenda"- l'unica cosa che fece era guardarmi male per poi andarsene.

-due mondi differenti-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora