1. L'Ottimista

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- Nathaniel! Devo sequestrarti quel computer? Mettiti a studiare, subito! Vuoi che ti ripeti ancora le cose che mi hanno detto i professori sul tuo conto all'ultimo incontro? - mia sorella sbraita sulla soglia di camera mia guardandomi di traverso.

- Ti ha istruito la mamma per venirmi a rompere? - chiedo senza troppo interesse. Continuo a fissare lo schermo luminoso, sono sull'orlo di una crisi nervosa.

- Quanto sei stupido! Cosa avrai tanto da cercare su quel computer? - la ragazza si sposta con un movimento rapido dalla porta di legno e si posiziona dietro le mie spalle. Fortunatamente ho calcolato questa sua mossa e ho abbassato lo schermo del computer prima che potesse vedere.

- Fatti miei - commento facendole capire che non voglio continuare quella conversazione.

Lascia un sospiro rassegnato e esce da camera mia chiudendosi la porta alle spalle.

Non ho voglia di studiare storia per l'interrogazione di domani, possibile che tra ventisette studenti il professore scelga proprio me? Statisticamente impossibile.
E poi io sono un tipo ottimista.

Controllo l'orario sul telefono che è accanto a me: segna le 22.31.
Decido di spostare il mio sedere dalla sedia della scrivania al letto e mi porto dietro il computer portatile, tenendolo in bilico sulle ginocchia.

Mi sistemo sotto le coperte, come quando ero piccolo, e continuo le mie ricerche più deciso che mai a darmi delle risposte. Come ho già detto: sono ottimista e credo profondamente in me stesso.
Per questo ora sono ciò che sono, nessuno mi ha regalato nulla, e non voglio rovinare ciò che mi sono creato attorno.

La connessione lenta mi innervosisce e annoia allo stesso tempo, dopo pochi minuti sento che il sonno abbassa le mie palpebre mi lascio cullare tra le braccia di Morfeo.

Mi sveglio qualche ora dopo, prima che la l'allarme del cellulare inizi a suonare, e mi alzo a sedere sul materasso.
Una domanda si forma nella mia mente e il panico inizia a prendere il controllo delle mie azioni:
Dove è il mio portatile?

Mi sono addormentato tenendolo sulle gambe e adesso... adesso è sparito. Ieri sera non ho cancellato la cronologia e probabilmente non ho neanche messo il blocco.

Frettolosamente infilo i pantaloni della tuta sopra i boxer e mi precipito fuori dalla mia camera. Scendo le scale rischiando più volte di rompermi una caviglia e avanzo zoppicando fino alla camera da letto di mia sorella.

Entro senza bussare ma non riesco a vedere nulla eccetto la sagoma del letto e della scrivania disordinata. Avanzo cautamente sperando di non inciampare in nessuna cianfrusaglia. Non devo svegliarla o sono morto.

Noto con sollievo e preoccupazione allo stesso tempo una luce verde lampeggiante. Mi avvicino ancora un po' e sono sicuro che sia il mio computer, acceso. Merda.

- Nathaniel - una voce impastata mi fa perdere un battito - Nathaniel vai a dormire, domani hai scuola... Nathaniel?! - Kate si alza improvvisamente, come posseduta da uno spirito maligno. Mi viene incontro furente e mi strappa il portatile dalle mani.

- Sei un porco! - inizia a urlare e le metto entrambe le mani davanti alla bocca per farla smettere.

- Shh, sta zitta! Sei impazzita? Se ci sente la mamma.. -

- Le prenderebbe un infarto se vedesse il tuo computer! Nathaniel cosa ti è venuto in mente? Capisco che stai passando un'età critica ma... contieniti Cristo! - sembra essersi scordata che ha solo tre anni più di me, odio quando fa la mammina.
Di madre ne ho già una e rompe abbastanza da sola. Le sorelle devono fare le sorelle!

- Non sono affari tuoi - cerco di sembrare serio e diplomatico.

- Fratellino dobbiamo parlare - dice con tono autoritario posando il mio computer accanto a lei.

- Ho sedici anni. Si, so già come funziona il mio apparato riproduttore e no, non voglio affrontare questo argomento con te. - arriccio il naso e faccio un sorrisetto ironico alla fine della frase.

- Non penserai sul serio che avrei parlato con te di queste cose! E inoltre credo che tu lo sappia anche troppo bene... adesso mi spieghi perché ti sei iscritto a quel sito porno - mi punta il dito indice sul petto.

- Non urlare! È troppo complicato, non capiresti -

- Non c'è nulla da capire. - soffia rumorosamente l'aria fuori dalla bocca dopo aver gonfiato le guance - Sei un porco Nat... -

- Newt, chiamami Newt! Quante volte devo dirtelo? E non impicciarti nella mia vita privata perchè io non lo faccio con la tua! - mi ha fatto perdere la pazienza. Come si permette a giudicarmi così?

La spingo di lato con un gesto brusco del gomito e afferro il computer, poi esco dalla camera chiudendo la porta.

Salgo le scale velocemente ma il dolore alla caviglia mi costringe ad appoggiarmi al muro a metà salita.
Aspetto qualche secondo che il fastidio sparisca completamente e ricomincio a salire più lentamente.

Sbebeeeeem
Fine primo capitolo
Ho anticipato qualcosa sul personaggio di Newt (Nathaniel) e nel prossimo presenterò l'altro protagonista, ma tanto già sapete chi è obv :D

Spero che la storia vi piaccia e... Per ora nulla.
Stelline e commenti sono molto graditi ;)

||Hollynka
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