7. Il verdetto di Minho

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Thomas aveva detto che voleva parlarmi, poi non ha detto nulla per tutto il pomeriggio. Abbiamo solo passeggiato nel parco e nel boschetto sempreverde e poi siamo tornati a casa. Le sue uniche parole sono state:
- Sai che ore sono? - e poi se ne è andato.

Ultimamente il mio migliore amico è strano. Anche io sono strano, ma non come lui.

Poi è successa una cosa molto imbarazzante: ho tentato di aiutare Thomas a rialzarsi dalla buca in cui era caduto ma ho perso l'equilibrio anche io. In poche parole il mio migliore amico era sopra di me, sdraiato sui ciottoli, e mi guardava negli occhi; le nostre labbra erano. Pochi centimetri e sentivo una strana sensazione allo stomaco.
Probabilmente non avevo digerito il pranzo, ma per qualche strano motivo avevo voglia sentire il corpo di quel ragazzo moro più vicino al mio.

Vorrei fargli mille domande ma so che non risponderebbe a nessuna di queste, quindi deciso di indagare usando una persona estremamente vicina sia a me quanto a Tommy: Minho.

Il ragazzo dai tratti orientali è completamente concentrato a leggere e sfogliare un libro molto consumato. Seduto sui gradini dell'entrata davanti al liceo con lo zaino abbandonato ai suoi piedi.
Molte ragazze da lontano lo guardano, alcune insistentemente, altre sono più discrete.

Mi avvicino al mio amico e gli rifilo una manata poco gentile su una spalla. Minho alza la testa quasi spaventato e mi lancia un veloce sguardo omicida.

- Non parlare Newt. Devo studiare - commenta ad alta voce riposizionarsi gli occhi sulle righe noiose di quel libro di storia.

- Tu studi cinque minuti prima di entrare a scuola? - domando ignorando il suo ammonimento e sedendomi accanto a lui.

- Io ho di meglio da fare nel pomeriggio - dice mettendo in risalto la parola 'Io'. Minho è un ragazzo molto vanitoso, e può permetterselo: ha innumerevoli ragazze che gli sbavano dietro e se la tira abbastanza per questo motivo. Secondo molti è una specie di puttaniere: è sempre gentile e malizioso con le ragazze. Solo se lo conosci bene, come me, sai che lui ha occhi per una sola ragazza: Teresa.
È innamorato di lei dai tempi delle scuole medie ma non vuole dichiararsi.

- La Paige interroga in seconda ora - precisa tornando a prestare attenzione al capitolo di storia.

- Lo so - potrei definirmi un ragazzo studioso perché lo sono. Non un secchione, semplicemente mi piace arrivare a scuola preparato e non vivere con l'ansia di non sapere la lezione. - Ma voglio parlarti... Uhm... di Tommy, cioè.. Thomas - mi do una leggera pacca sulla nuca.
Da quando balbetto?

Minho chiude automaticamente il libro è finalmente mi calcola.
- È strano in questi giorni, pensa che mi ha chiamato ieri sera per dirmi che voleva parlarmi di te... A pensarci bene, ultimamente siete strani tutti e due -
Perché mi ostino a chiedere aiuto a questo testa di Pive che è buono solo a incasinarmi di più il cervello?
Tommy vuole parlargli di me?

Dopo aver raccontato dettagliatamente la vicenda accaduta nel parco il giorno precedente, il moro diventa pensieroso.

- Newt, io non vorrei sbagliarmi, ma secondo me... - si interrompe guardandomi imbarazzatissimo; si gratta il collo e poi rotea gli occhi come per cercare una via di fuga. Mi sistemo meglio davanti a lui cercando di sembrare un po' più alto.

- Secondo te cosa? - mi acciglio leggermente: perché tutto questo mistero?

- Prometti di non picchiarmi Newt? -

Maze Boy ||Newtmas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora