Epilogo

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- Come sta Ben? - domando cercando di riprendere fiato dopo la sfiancante corsa. Alby scuote la testa in segno negativo.

- Non può essere ciò che credi... Insomma, non è mai successo in pieno giorno! - esclamo; voglio trovare a tutti i costi una spiegazione ragionevole a questo casino, non che ci sia nulla di razionale in tutta questa storia ma sento che qualcosa potrebbe cambiare.
Ben questa mattina è stato punto, la ferita sembra uguale a quelle riportate dai dolenti ma è la prima volta che ciò avviene alla luce del sole.
Tutta la raduna è in agitazione a causa di questo spiacevole imprevisto e da qualche ora nessuno ha più intenzione di svolgere le proprie mansioni.

- Calmati Newt, l'unico che può darci una spiegazione è Ben: probabilmente dopo la puntura avrà riacquistato un po' di memoria e ci aiuterà a rimettere insieme i pezzi del puzzle - come fa il suo tono ad essere sempre così convincente e pacato? Non mi sembra una situazione dove chiunque manterrebbe la calma ma Alby ci riesce.

Il ragazzo dalla pelle scura è il capo di tutti i radunai ed io sono il suo secondo. Non so perché i ragazzi hanno scelto me come guida, probabilmente ho un'aria intelligente anche se non ricordo quale sia il mio aspetto.
Tu intelligente? Non farmi ridere!
Tu chi sei?!
Mi ritengo offeso...non ti ricordi di me?
No
Eresia!
Bah.

- Dì agli altri che è ora di cena, vi aspetto tra dieci minuti - ordina il ragazzo più robusto di me prima di tornare nella tenda dove riposa Ben.

Il pasto di questa sera è particolarmente silenzioso e triste, nessuno si osa a parlare dell'accaduto ma in realtà tutti non vorrebbero che saperne di più. Mi siedo rassegnato accanto agli altri ragazzi e sgranocchio un po' della sbobba cucinata da Frypan senza un minimo di appetito.

Chuck sembra l'unico di buon umore, come se vivesse in un mondo parallelo e non risentisse delle disgrazie sempre più frequenti degli ultimi giorni.
- Che hai da ridere testa di pive? - domando con tono più sgarbato di quello che doveva sembrare.

- Da domani non mi potete più chiamare pivello o, peggio, pivellino -

- E perché mai? -

- Svegliati Newt! Domani torna su la scatola! Ci sarà un nuovo pivello - dice per poi rimettersi a mangiare voracemente.
Me ne ero completamente dimenticato, è passato già un altro mese e mancano poche ore all'arrivo di un nuovo ragazzo.

La curiosità dei primi tempi è sparita, chiunque sia quel poveretto a cui toccherà questa condanna mi dispiace per lui, ma non posso farci niente.

La notte passa lentamente, scandita dai lamenti di Ben e le imprecazioni di Alby e dei medicali.
La mattina tutti si sono dimenticati di quanto accaduto il giorno precedente e tornano ai loro lavori abituali.

- Oggi non andiamo nel labirinto, non mi sembra una buona idea, che ne pensi? - mi chiede Minho mentre puliamo alcuni attrezzi da lavoro e scarpe.

- Sei tu l'esperto, ma quella testa di pive di Gally dice che... - inizio a lamentarmi ma un suono metallico prolungato interrompe la nostra conversazione. In pochi secondi un fiume di ragazzi curiosi corre verso la scatola al centro della radura.
Mi alzo di malavoglia e, seguito da Minho, inizio a zoppicare camminando in quella direzione.

Passano diversi minuti prima che la gabbia di metallo completi la sua corsa e una luce rossa inizi a lampeggiare in lontananza.
Le voci confuse dei miei compagni di sventura riempiono l'atmosfera e si sentono le solite frasi di sempre, come "Magari arrivasse una ragazza!" o "Povero pive, mi fa già pena", "Adesso arriva la parte preferita di Alby".
Due ragazzi robusti aprono le porte a forma di griglia che non permettono di scendere nella scatola.

Una sola volta un ragazzo provò a calarsi giù dopo che la scatola era scesa: sentimmo solo un grido e tirando su la corda ci rendemmo conto che il suo corpo era stato letteralmente tagliato in due all'altezza della cintola. Il suo nome non lo ricordo perché sulla lapide abbiamo scritto solo:
Che 'sto mezzo pive di monito sia:
Giù per la Scatola non si scappa via.
Un po' per sdrammatizzare l'accaduto e un po' per tenere a mente di non ripetere l'esperimento in futuro.

Quando la scatola metallica finisce la sua corsa sentiamo un ultimo lieve stridore degli ingranaggi.
In mezzo alle numerose ceste e barili di legno contenenti provviste alimentari e le solite cianfrusaglie:

Due occhi scuri mi fissano e mi scavano la mente, come un pulsante che attiva i ricordi per una frazione di secondo e poi la corrente va via.
Un viso stanco e lontanamente familiare, uno sguardo perso che mi affascina.
Come un antico tesoro ritrovato, una parte mancante della storia torna al suo posto.

Gally scende nella scatola e aiuta il ragazzo moro ad alzarsi, non una parola amichevole di troppo esce dalla bocca di quel pive senza cervello buono solo a far danni.
Anche gli altri radunai non sono di molto conforto, frasi di mezze scuse e insulti volano come le mosche.
Il silenzio cala e anche Gally si fa da parte solo quando Alby richiama l'attenzione e si fa strada verso il nuovo arrivato.

- Piacere di conoscerti, pive - dice - Benvenuto nella Radura - la solita frase circostanziale che ha rifilato a tutti.

Un'altro scontro tra i nostri sguardi e non riesco più a reggere la tensione. Qualcosa in questo pive mi rende debole, non posso permettere che ciò accada. Mi allontano dal gruppo di curiosi e torno a svolgere le mie mansioni. Finché resta con Alby il pivellino ha buone probabilità di sopravvivere.

Gli scarponcini infangati dei velocisti aspettano di essere puliti e questo, per quanto lo detesti, è il mio compito nei giorni dispari. Mi siedo e inizio a strofinare le calzature fino a poterne riconoscere il colore originale.
La mattina finisce veloce ma il lavoro no, salto il pranzo e continuo a darci dentro, più per non pensare a quello stupido pive che per le scarpe. Non abbiamo bisogno di velocisti alla moda, per quanto Minho tenga al suo aspetto, ci servono ragazzi svegli e con le palle, tutto qui.

- Hey Newt, non ti sembra di averli puliti abbastanza? - domanda Jeff ridacchiando e lasciandomi una pacca amichevole sulla spalla.

Non rispondo alla sua domanda stupida ma lui continua a parlare non afferrando il mio messaggio.
Penso spesso che dovrei appendere un cartello sulla testa con scritto "Non disturbare Newt" o "Fate finta che non esisto" e forse qualcuno capirebbe che voglio stare per conto mio.

- Penso che dovresti presentarti al nuovo pive, lo dice Alby -

- Che si fotta Alby, non ci parlo con il pivello - spero che dopo questa risposta Jeff se ne vada ma il ragazzo non demorde.

- Non pensi sia il caso? -

- Okay, ho capito, se non faccio io le cose qui dentro nessuno muove un dito! - sbraitò prima di alzarmi e andarmene e sento il ragazzo dietro di me ridacchiare soddisfatto.

Cerco Alby per tutta la raduna, sicuramente starà accompagnando il nuovo pive per il suo fottuto tour attraverso questo fottuta pianura circondata da mura altissime.
Solo io sono arrivato in cima ma ciò che è successo dopo preferisco non raccontarlo.

Intravedo i due ragazzi camminare uno di fianco all'altro e mi avvicino velocemente. Fermo Alby con una mano e mi volto in direzione del ragazzo sconosciuto.
I suoi occhi mi catturano nuovamente, non posso fare a meno di distogliere l'attenzione e riportarla su Alby - Gli viene un cavolo di infarto a 'sto qua, non tutto insieme - e seguono una serie di insulti amichevoli diretti al ragazzo dalla pelle scura. Poi mi rivolgo al pive che se ne sta fermo impalato come se non avesse mai sentito una parola scortese in vita sua:

- Io sono Newt, pive, e saremmo tutti di buonumore se perdonassi questo nostro nuovo capo testa di sploff qui. - dico cercando di essere sorridente e convincente.

Fine.

E questa è veramente la fine di Maze Boy, care le mie fangirl e rarissimi fanboy.

Si, la storia era una specie di what-happened-before-the-maze? e, visto che il nostro caro Zio Dashner ha gettato le fondamenta della mia OTP ma non ha permesso che si avverasse nei suoi libri, ho deciso di convincermi che ci fosse una storia d'amore precedente alle avventure di Thomas.

Amarmi per avervi dato una speranza  alla Newtmas o odiarmi per aver concluso tutto in questo modo inconcludente? A voi la scelta.

Ps. Ovviamente non ci sarà un sequel di Maze Boy, se volete continuare la storia andate in libreria e compratevi Il labirinto di James Dashner.
Ma potete trovare altre storie Newtmas sul mio profilo: scorrete il prossimo capitolo per maggiori informazioni!

Domande? Fatele qui:

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