Maze Boy ||Newtmas||

18. WCKD

Attenzione: non mancano molti capitoli alla conclusione della storia, ho deciso di cambiare il finale ;)

Nulla va mai come previsto: mai.
Pensavo che uscire di casa e seguire Newt fosse una buona idea, invece no.

La situazione in città è peggio di come sembrava vista dalla finestra e quasi si fatica a camminare. Uscito da casa mi hanno trovato subito degli uomini vestiti di nero, forniti di maschere antigas e stivali, e mi hanno costretto a salire su un cassettone con sei ruote contro la mia volontà.

Sono dentro a questo "coso" di ferro che si muove per le strade insieme a un altra decina di persone, anche loro trovati per strada e tutti bagnati. Una donna anziana stringe al petto una bambina con le trecce bionde e un completino verde prato tutto sporco. Tre ragazze che avranno circa la mia età, o poco più, si guardano intorno preoccupate e fanno mille domande, a cui, ovviamente, nessuno risponde.
Due uomini vestiti come quelli che mi hanno trovato stanno a stento in piedi vicino all'apertura del veicolo come pronti per scendere, dondolano con gli scatti sconnessi che fa il veicolo per avanzare in mezzo alle strade disastrate..
Non so dove sono finito, ma non mi piace.
Non so cosa sta succedendo alla mia città, ma neanche questo mi piace.

Una delle guardie si affretta a estrarre da una tasca ermeticamente chiusa della sua giacca color del petrolio una radiolina portatile.
Preme un bottone di quello che sembra un comune giocattolo per bambini e porta la scatolina elettronica vicino all'orecchio.

- Evacuato l'intero quartiere - dice rivolto al compagno alla sua sinistra e poi riporta l'attenzione sulla voce che gli fornisce indicazioni.
- Torniamo alla base, lasciamo questi - fa un gesto nella mia direzione è quella di tutte le altre persone disorientate - e poi continuiamo in direzione nord-ovest -
Il secondo uomo in nero annuisce e tornano entrambi alle loro posizioni iniziali.

- Non potete! - urlo ricordandomi che Newt e sua sorella sono ancora a casa loro. - Ci sono due ragazzi ancora! -
Le loro espressioni professionali e severe non cambiano.

- Silenzio ragazzino! Abbiamo controllato tutto - non so il motivo ma non riesco a fidarmi di questi due uomini vestiti in modo tanto insolito.
In ogni caso non posso insistere o minacciarli, la mia situazione non cambierebbe.
Inoltre c'è la possibilità che altri uomini come questi abbiano già portato in salvo Newt e Kate.

Per pochi altri minuti passano mentre continuiamo a viaggiare sullo strano veicolo poco confortevole. Seduto sul ferro gelido e bagnato sento ogni fibra del mio corpo ghiacciarsi. Non è una sensazione piacevole paragonata ai momenti con Newt di poco più di un'ora fa.
Mi accorgo che ci stiamo dirigendo leggermente fuori dal centro abitato: il centro di ricerca WCKD riempie la limitata visuale che ho dalla mia posizione.

Entriamo nell'edificio da una fessura laterale, non il portone di vetro sulla facciata moderna.
Ci fanno scendere, meglio dire lanciano, fuori dal veicolo e seguiamo le die guardie in infiniti corridoi che hanno l'aria più vecchia e sporca di quelli visti con i miei compagni di scuola.
A dire la verità non sembra neanche lo stesso posto nel quale siamo stati portati per i due test a cui ci hanno sottoposto.

Una delle guardie libera una mano dalla divisa impermeabile e preme il pollice su uno schermo rettangolare appeso al muro che, riconoscendo la sua impronta, apre una porta nascosta. Con l'aprirsi di un nuovo ambiente, molto più ampio e accogliente, anche una folla molto rumorosa ci accoglie.
Qualcosa, una testa di capelli corvini, attira la mia attenzione e riconosco la figura bassina e magra di Kate.
Un peso dentro di me evapora.

Mi avvicino alla ragazza che non conosco molto bene ma per la situazione è più che familiare e vedo Newt seduto accanto a lei. Ha gli occhi chiusi e le mani tra i capelli biondi.

- Newt - sussurro dopo aver fatto un cenno di saluto alla ragazza.
Il mio ragazzo alza di scatto la testa e mi fissa sorridendo, sembra tutto meno che intelligente in questo momento ma è la cosa più bella che abbia mai visto.

- Caspio! Mi hai fatto preoccupare testa di... -

- Okay, hai reso l'idea - lo ferma la sorella con un tono di rimprovero, probabilmente per le troppe parolacce in una sola esclamazione.
Nel frattempo Newt si alza e, ignorando Kate è tutto il resto del mondo, mi abbraccia.
Siamo separati troppo presto da questo incantesimo.

- Buongiorno ragazzi - dice una voce meccanica e persuasiva che ricorda tanto le televendite serali che guarda mia zia alle nostre spalle. Tutta la sala si volta nella direzione di quella voce.

Un uomo più vicino ai quaranta che ai cinquanta {Nota dell'autrice: Colpa di Manzoni e del suo stupido romanzo} con i capelli grigi e la barba tagliata cortissima, in camice bianco (deve essere di moda) e un falso sorriso sul viso. Ci osserva e ci studia come un leone guarderebbe le sue prede prima di attaccare, sceglie la strategia migliore e la mette in atto.

Declama il suo nome accompagnato da una cascata di titoli inutili che io ovviamente non ascolto perché sono occupato a immaginare una scena di Newt inseguito da un leone e io che lo salvo eroicamente. Si, ammetto che ogni tanto la mia mente vada un po' fuori strada e perdo il filo del discorso. Ma questi sono solo dettagli.

Entrano altri uomini vestiti come il primo cantastorie e ci chiedono di dividerci in categorie per età e sesso.
Newt ed io restiamo vicini ma siamo costretti ad allontanarci da Kate se pur di pochi metri.
Diamo i nominativi e facciamo lo spelling dei dati personali alle stesse persone uno alla volta e ci vengono distribuiti dei codici formati da lettere e numeri. Ci chiedono di metterli al polso come braccialetti e di non toglierli per i prossimi due giorni.

Sul mio braccialetto c'è il codice:
A2

Confronto i numeri e le lettere con quelli del mio ragazzo che sta litigando con la chiusura del suo braccialetto:
A5

Chissà a cosa servono...

Bebeeeeeeeeem
Ooookay credo che a questo punto abbiate capito da che parte pende la storia...
Ma non anticipo nulla

Ciaoooo
||Hollynka

Ps. Non ho voglia di rileggere il capitolo ora quindi se ci sono errori è per questo.