La mattina dopo Louis non fece fatica ad alzarsi, ma avrebbe desiderato rimanere a letto ancora i classici "5 minuti", che alla fine erano sempre molti di più.
Aveva lavoro, non poteva assentarsi altrimenti le conseguenze non sarebbero state molto carine, e qualcuno doveva pur badare ai bambini pestiferi, anche se lo riempivano sempre di gioia nel vederli giocare e ridere tra loro, qualche volta per via sua.
A mezzogiorno in punto il suo turno finì e si considerò fortunato a non avere finito alle 13:00, come spesso capitava.
Tornò a casa, sempre con la testa fra le nuvole per via della sera prima, e si costrinse a chiamare Harry.
E così lo fece, prese il telefono e dopo aver pensato su cosa dire, premette "Componi" e avvio il tasto verde.
Credeva di disturbarlo, di interromperlo mentre parlava con un cliente, ma la voglia di sentire la sua voce risaltava e alla fine ci riuscì.
Senza accorgersene, passò molto tempo a parlare con Harry, del più e del meno:H:Pronto?
L:Ciao Harry, ti disturbo?
H:Stavo parlando con un cliente
L:Oh mi dispiace, attacco sub-
H:-Sto scherzando, come stai?
L:Te ne pentirai! Bene, tu?
H:Mmh..me ne pentirò. Me lo segno sai! Sto bene
L:Uh mi fa piacere
H:Grazie!
L:Prego!
H:Hahaha senti..ti vorrei tanto chiedere di vederci oggi ma..
L:Continua
H:..oggi devo andare da mio cugino
L:Non preoccuparti, è bello stare in famiglia
H:Già, tu ne sai qualcosa
L:Abbastanza
H:Come sta tua sorella?
L:Beh, a volte ha attacchi isterici, ma credo sia dovuto al matrimonio
H:Non è una cosa semplice infatti, è un passo importante
L:Appunto, ma gradirei se la smettesse di sbraitarmi dietro
H:Ti sbraita dietro?
L:Sii una cosa tremenda
H:Tanto da assistere?
L:Oh, se vuoi rimanere senza udito, con comodo!
H:Mhh no grazie, mi serve
L:Hahaha saggia decisione
H:Già..posso chiederti una cosa? Riguardo ieri sera
L:...
H:Ci sei?
L:Si, scusami, cosa vuoi sapere?
H:Beh..veramente non hai mai avuto un ragazzo?
L:..Ti sembra tanto strano, vero?
H:Si
L:E invece è così
H:Oh
L:Cioè..più o meno..
H:Come??
L:Ho avuto una storia un po'...così
H:Com'è andata a finire?
L:Hai presente quelle persone che ti usano solo per scopi fisici?
H:Sì
L:Ecco
H:No!
L:Sì..
H:Chi è questo stronzo?
L:Non farmelo ricordare
H:Sai cosa farei se fossi io il tuo ragazzo?
L:Cosa..cosa faresti?
H:Ti tratterei come un re, com'è giusto che sia. Ti porterei ovunque tu voglia. Ti riempirei di baci ogni volta che staresti male e..
L:..e
H:E ti sussurrerei quelle due paroline magiche nell'orecchio
L:Non le urleresti al mondo intero?
H:Sei tu il mio mondo
L:Oh...
H:Cioè...saresti tu il mio mondo
L:Dove sei stato tutto questo tempo?
H:A vendere fiori dietro la strada
L:Hahah scemo!
H:Stai ridendo?
L:Sì!
H:Mi piace quando ridi
L:Davvero?
H:Davvero.
L:Come mai?
H:Hai una splendida risata, è contagiosa
L:Me lo dicono spesso
H:Ah si? E ti dicono anche che sei magnifico?
L:Questo no
H:Allora lasciatelo dire, sei magnifico
L:Ripeto, dove sei stato tutto questo tempo?
H:Ripeto, a vendere fiori dietro la strada
L:*Risata*
H:Mi fa piacere che lo trovi divertente
L:È divertente!
H:Allora sono simpatico
L:Sei molto più che simpatico, fioriao
H:Non mi chiami più Harry? Sono fioriao ora?
L:È simile al nome con cui ti ho salvato nel cellulare
H:E come mi avresti salvato?
L:Non te lo dico
H:Gneee antipatico
L:E tu? Come mi hai salvato?
H:Non te lo dico
L:Uffa
H:Ehy, così siamo pari
L:Allora la prossima volta che ci vediamo ti ruberò il cellulare solo per vedere come mi hai salvato
H:Mi hai già rubato qualcosa
L:Allora sono un ladro! Cosa ti ho rubato?
H:Non te lo dico
L:Dai, ne vado di mezzo io
H:Molto
L:Non fare l'antipatico
H:No, non te lo dico
L:Suppongo che non devo insistere
H:Esatto
L:Ma me lo dirai, vero?
H:Quando sarà il momento
L:Uff, spero arrivi presto allora!
H:Anch'io, fidati
L:Finalmente abbiamo trovato qualcosa in comune
H:Abbiamo molto in comune
L:Tipo?
H:Ahh non mi dire che non lo sai
L:Forse si o forse no
H:Fai il filosofo ora?
L:Nah, mi piace questa frase
H:Il tuo motto preferito qual'è?
L:È quello che è
H:Ha senso
L:Già
H:Perspicace!
L:Stupido! Ma senti, stai parlando con me in negozio?
H:Si
L:E se sente qualcuno?
H:Non sono in negozio, le cose personali le tengo per me
L:E dove sei?
H:In vasca
L:E stai a parlare con me?
H:Che c'è di male?
L:Lo dico per te
H:Sono in relax, la tua voce mi aiuta
L:CHE?
H:No aspetta, mi sono accorto ora dei doppi sensi
L:Mh
H:Giuro, non volevo
L:Ahh okay, ti credo, c'è tuo padre che dirige il negozio ora?
H:Sì, mi sto preparando per andare da Carter
L:Il cuginetto di Harry Styles
H:Il fioraio?
L:Esatto!
H:Gnegne!
L:Non imitare la tua voce, è impossibile
H:È tanto sottile
L:E la tua troppo roca
H:Sei un nano
L:Sei una giraffa
H:Hai gli occhi azzurri
L:Hai gli occhi verdi
H:Hai i capelli lisci
L:Hai i capelli ricci
H:Hai le labbra fine
L:Hai le labbra carnose
H:
L:
H:Che dettagli
L:E cosa abbiamo in comune noi due? Siamo troppo diversi
H:Gli opposti si attraggono
L:Siamo un po' troppo opposti
H:Mi metti tristezza
L:Ohh no
H:Piango ora
L:Azzardati
H:Ueueee
L:Idiota
H:Il fioriaio idiota
L:Potrei salvarti così
H:Saresti capace di farlo
L:Già
H:Io ti terrò salvato come ora
L:Mi metti curiosità
H:Anche tu
L:Smettila
H:Okay
L:Da quanto sei in vasca?
H:Ho perso la cognizione del tempo
L:Un sirenotto
H:Si, mi sta spuntando la coda!
L:Umani e sirene non possono stare assieme
H:Meno male che non sono un sireno
L:Sireno?
H:Boh, si può dire?
L:Non ne ho idea
H:Massì, sireno va bene
L:Se lo dici tu
H:Hahah ecco. Che fai?
L:Sto rotolando nel letto
H:Senza di me?
L:Idiota!
H:Hai il senso dell'umorismo molto elevato
L:Lo so
H:Mi piace questa cosa
L:Anche a me, e poi tu sei in vasca senza di me
H:C'è spazio se ti interessa
L:Nah, sto bene quì a rotolare nelle coperte
H:Mai dire mai
L:Scherzi?
H:Sì!
L:Ah
H:Sembri deluso
L:Sembri pazzo
H:La pazzia è la normalità di chi vive in un'altro mondo
L:Ma tu sei in questo mondo
H:Non quando parlo con te
L:Oh
H:Quando parlo di te mi sembra di essere sul serio in un'altro posto
L:Sembra bello
H:Lo è! ..poi mi accorgo che sono in questa vita monotona
L:E quindi?
H:Quindi mi rassegno
L:È l'unica cosa da fare
H:Già
L:Io ora metto giù
H:Così posso finire di vestirmi
L:Non eri in vasca?
H:Sì, parlavo per dopo
L:Ohh okay
H:Grazie per avermi fatto compagnia mentre guardavo i miei piedini immersi nell'acqua
L:Che cosa stupida
H:No, è bella
L:Quello che è
H:Hahhaha
L:Anche tu hai una bella risata
H:Ti ringrazio
L:Ti rimprego
H:Non esiste questa parola
L:Beh? Neanche sireno
H:Io posso
L:Certo!
H:Bla bla
L:Metto giù sireno fioriao
H:Uhh mi piace questo nome! A presto Louis
L:A presto Harry
H:Un bacio
L:A te!E attaccò con il sorriso nelle labbra. Si chiese come aveva fatto a prendere tutta quella confidenza in una serata, tanto da arrivare a far doppi sensi scherzando.
---Successivamente, gli incontri, le conversazioni, gli inviti da parte di Harry a casa sua, cominciarono a diventare una routine quotidiana.
Anche le loro chiamate erano spesso divertenti, spesso serie e spesso dolci.
Una routine che per Louis contrassegnava come "La felicità".
Una routine che ormai sembrava monotona, ma ogni volta ricca di particolari che rendevano i due ragazzi sempre più vicini.
Erano diventati una routine anche gli abbracci, quelli da scaldare il cuore, quelli confortanti, caldi, amichevoli. Quelli che si danno quando ci si saluta e quelli che si danno quando ci si dice un "Arrivederci".
Meno frequenti erano i baci sulle guancie da parte di Harry, ogni volta aveva paura si eccessare ma si risentivea quando in cambio Louis gli sorrideva.
Ed era un sorriso davvero speciale, non come dire "Okay, ora vado.", ma uno di quesi sorrisi in grado di illuminare l'intera stanza, di far sciogliere il cuore.
E in fondo, era questo che faceva Louis sorridendo; faceva sciogliere Harry, che a stento riusciva a nasconderlo.
Persino le chiamate cominciarono a diventare oggetto di conversazione, e capivano che le conversazioni che di solito tenevano, non avevano senso, ma ognuno voleva fare di tutto pur di sentire la voce dell'altro.
Erano amici, amici che, però, non potevano fare a meno di sentirsi, di vedersi, di parlarsi, di guardarsi e di toccarsi.
In qualche modo riuscivano sempre a sfiorarsi, lo desideravano entrambi, ma entrambi non avevano mai il coraggio di osare, per paura di esagerare o di essere giustificato come "Forse è troppo presto.."
Louis aveva pensato a questa scusa forse troppe volte, ma di certo se avrebbe detto quella frase, sarebbe stata pet una carezza in più, o un abbraccio prolungato, e questo lo desiderava da tempo.
---Era già passato un mese e mezzo dal loro primo incontro.
Un mese e mezzo dall'inizio della storia più strana e bella di sempre.
Un mese e mezzo che Louis ogni giorno cresceva di sentimenti provati per Harry.
Un mese e mezzo che entrambi desideravano spingersi oltre che all'abbraccio, e osare sul serio.
Un mese e mezzo dalla causa della loro felicità. Erano felici insieme, si divertivano, si raccontavano cose che a nessun'altro era stato concesso dire, visitavano il loro segreto regolarmente e i fiori sul vaso di Louis regalati da Harry continuavano a crescere, tanto da dover comprare un'altro vaso dove poterli mettere.
D'altro canto, Harry non poteva fare a meno che donare a Louis quelle bellezze della natura, considerate una forma di linguaggio e una sorte di frase che per essere detta a voce richiedeva troppo coraggio.
Quel coraggio che a Harry mancava e che non riusciva mai a trovare, finché...
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||Tell me with a flower||- Larry Stylinson
Fiksi PenggemarPer molti i fiori sono solo oggetti naturali che abbelliscono, profumano. Per Harry, invece, sono il modo di comunicazione più bello. Un fiore=una frase. Louis non conosce questa particolarità, ma quando entrerà nel negozio di Harry, comincerà a sco...