CAPITOLO 16

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Il giorno dopo, verso le 20:30, Louis si trovava a casa di Harry.
Harry al pomeriggio era stato occupato al negozio, e così Louis si era rassegnato al fatto che non lo avrebbe visto.
Si erano messi daccordo pochi minuti per trovarsi, ma Louis non voleva più aspettare, era stato un'intera giornata, così prese le chiavi, il portafoglio e poco dopo si ritrovò nelle braccia di Harry, come saluto.
I genitori di Harry erano andati a cena fuori, e si trovarono sdraiati a guardare la TV e a mangiare schifezze.
Per "sdraiati" s'intende: Harry sdraiato con la testa appoggiatta al bracciolo e Louis spalmato al suo fianco, come una coppia di fidanzatini.
La ciotola di patatine sopra lo stomaco di Harry e Louis con il braccio attorno al suo busto.
-Harry..-lo richiamò ad un certo punto Louis, dopo l'ultimo commento al film che distrattamente stavano seguendo.
-Mh?- alzò un sopraciglio Harry, distogliendo lo sguardo dalla TV per guardare Louis.
-Ti va se..se andiamo ancora a Paradiso?- chiese timido, schiarendosci la voce.
-Mi piacerebbe piccolo, come mai quest'idea?- domandò curiosi, ma felice per quella proposta.
Louis si sentì bruciare sentendo quel nomignilo, detto così dolcemente.
-Così, l'altra volta sono dovuto scappare e non ho fatto in tempo a godermi del tutto quel paradiso.- spiegò timidamente, accarezzando un braccio di Harry con le punte delle dita.
Harry in risposta afferrò la ciotola, mezza vuota, e l'appoggiò a terra, facendo segno a Louis di alzarsi e poi mettersi a sedere.
-Prendo le chiavi.-informó, sparendo subito dopo in camera e tornando con una..era una felpa?
Louis guardò confuso l'indumento, ancor di più quando Harry gle lo porse aggiungendo -L'altra volta l'avevi dimenticata e, anche ora, sei vestito troppo leggero. Indossala.-
Louis sorrise a tanta delicatezza e preoccupazione, e non potè fare altro che alzarsi, infilarsi, per la seconda volta,una felpa di Harry.
-Grazie di preoccuparti per me..- farfugliò a testa bassa, probabilmente troppo rosso in viso.
Harry in risposta gli passò un braccio attorno al collo e si condussero fuori dalla porta, mentre disse -Non voglio che ti succeda niente.- con un tocco di premura immensa.
Louis sorrise a quella risposta, premendo il viso nel petto del minore, scendendo poi le scale.
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Dopo un pò si trovavano a Paradiso, ma Louis notò un aggroviglio di terra rastrellata e liscia, e guardò subito Harry chiedendogli spiegazioni, ma quest'ultimo disse solo -Lavori in corso. Siediti con me ora.- aprendo la coperta utilizzata il giorno prima, per la medesima funzione.
Louis lo raggiunse in un battibaleno, sedendosi, incitato da Harry, fra le sue gambe.
Non si sentì per nulla a disagio, al contrario di come dovrebbe essere stato.
Al contrario, provò un senso di libertà, di sicurezza, premura e affetto.
Cozzava con la schiena al petto ampio di Harry mentre le braccia di quest'ultimo gli avvolgevano il corpo, come in una morsa.
Come se quelle braccia potessero respingere ogni tipo di attacco, di minaccia, proteggendolo.
Si trovarono a giocare con le proprie mani, intrecciando le dita fra loro, stringersi e lasciarsi carezze nascoste.
Si lasciarono scivolare con la schiena a guardare il cielo, scambiarsi curiosità che ogni volta gli facevano sfuggire un "Wow!" di sorpresa.
Louis, come ormai era abituato a fare, poggiò la testa sotto al collo di Harry, un braccio sopra al suo petto e il ginocchio leggermente sopra la sua gamba (di H).
Si inebriò di quel profumo che lo faceva andare fuori di testa, che lo rendeva schiavo.
Parlarono, poi rimanerono in silenzio per svariati minuti finchè l'altro non tirava fuori discorsi, di qualsiasi genere.
Passarono quella sera a conoscersi meglio, a stabilire un maggiore rapporto, a costruirsi la fiducia reciproca.

Louis controllò il cellulare, erano le 22:30.
Spalancò gli occhi; era proprio vero che in compagnia di Harry perdeva il senso del tempo.
"Sarà stata la luna ad illuminare tutto e ingannare il tempo." si disse mentalmente Louis, mentre alzò il viso per guardare Harry.
-Perchè mi guardi?- commentò Harry, scherzando, con il sorriso che faticava a contenere.
-Hai degli occhi..bellissimi, non li avevo mai visti così, sotto la luna.- spiegò timidamente, forse arrossendo, ma questo non poteva saperlo.
Harry lo strinse a sè, lasciandogli un leggero bacio nella testa, per ringraziarlo.
Non era abituato a ricevere complimenti.
Il suo sguardo, poi, cadde nelle labbra del riccio, e Dio, l'avesse mai fatto.
Erano lì, semichiuse, di un colorito rosso accesso, carnose e tremendamente liscie.
Quelle labbra.
Quelle labbra così..così...non trovò una definizione.
Si trovò, invece, a fantasticare su come sarebbe stato baciarle.
Lo sognava, ad essere sincero.
Sognava da tempo di fare sue quelle labbra, baciarle, morderle, succhiarle, e ancora baciarle come non ci fosse un domani.
Negò velocemente, come per risquotersi dal pensiero, e tornò ad appoggiarsi a Harry, il quale lo aveva scoperto a fissargli le labbra, senza dire nulla.
La verità è che anche Harry sognava di baciare Louis, ma aveva troppa paura.
Una paura soffocata, paura di essere respinto o di accelerare troppo, ma Dio, lo voleva veramente tanto.
-Loueh, voglio che tu sappia che anche tu hai gli occhi bellissimi.- disse poi, notando il silenzio che stava per ricalare, nuovamente.
Louis strofino il viso sotto al suo collo, imbarazzato, farfugliando un timidissimo -Grazie-, mentre, con la scusa, annusava il suo profumo, divenuto droga ormai.
-Hai gli occhi che parlano, è una caratteristica che ho notato subito.- intervenne, nuovamente, Harry, prendendo ad accarezzargli la spalla.
Louis non capì quelle parole.
Si alzò sino a mettersi seduto e lo guardò confuso.
"Che diamine significa che i miei occhi parlano?" pensò, assumendo un'espressione confusa e stranita.
Harry si alzo sino a sedersi e a raggiungerlo vedendo che non era intenzionato a sdraiarsi.
-Che significa che i miei occhi parlando?- domandò ancora confuso Louis, girarsi per guardarlo meglio negli occhi. Rituffandosi dentro in quel verde smeraldo che fin da subito lo aveva considerato come "Il verde illegale".
-È semplice. Mi basta guardarti negli occhi per capire cosa vuoi, o come ti senti.- spiegò , con una naturalezza che quasi impressionò Louis, il quale aveva portato le mani nei fianchi.
-Ah, ma davvero?- chiese retorico Louis, con l'ombra di un sorriso agli angoli della bocca.
-Davvero.- confermò Harry, sicuro di se stesso e delle sue parole, sempre più convinto.
-E cosa stanno dicendo ora i miei occhi?- lo prese in giro Louis. Si lasciò sfuggire un'occhiata alla bocca di Harry ma appena se ne accorse, riportò lo sguardo su di lui.
-Ora non posso dirlo, ma so con certezza cosa sta urlando la tua bocca.-
Louis alzò un sopraciglio.
Cosa aveva detto Harry?
-Ma se sono zitto..- trovò il coraggio di puntualizzare Louis, abbassando gli occhi al nulla.
-Oh, lo so che sei zitto, ma so cosa stanno urlando le tue labbra.- spiegò Harry, avvicinandosi.
-E cosa stanno urlando le mie labbra?- chiese, per la seconda volta, in un secondo contesto.
-"Baciami".- fu la risposta di Harry, decisa.
Arrivò a Louis come un sussulto al cuore, non era sicuro se ciò che aveva sentito era vero.
Eppure sì, le sue labbra stavano urlando proprio quello. Baciami.
Deglutì cercando di nascondere l'imbarazzo, per una volta avrebbe voluto sprofondare sotto metri e metri di terra.
Finse di essersi arrabbiato per la strafottenza di Harry e alzando il tono gli disse -Come? Spero tu stia scherzando. Non mi è mai passato nemmeno per la testa questa cosa!- gesticolando con le braccia.
Harry trattenne una risatina di fronte a quella scenata.
Era così chiaro che volevano baciarsi, era una cosa ovvia, scontata.
-Louis, anche i tuoi occhi lo dicono.- disse Harry usando un tono di rimprovero misto a desiderio.
-Mi dispiace deluderti, ma non ho intenzione di baciarti.- provò a dire Louis, abbassando gli occhi. Provò, ma si vedeva lontano un miglio che mentiva.
Mentì a Harry, a se stesso, a loro. Ad ogni cosa che li circondava.
-Allora non lo farò.- concluse Harry, deluso, ma sapeva che dietro alle parole del maggiore c'era qualcos'altro. Sapeva che stava mentendo.
E Louis a quel punto si girò verso Harry, aveva lo sguardo addolcito e pronunciò semplici parole che gli cambiarono la giornata, la vita:
-Cosa? Baciami immediatamente!- squittì, ormai preso dal momento.
Per rafforzare le sue parole si avvicinò a Harry e gli strinse il giubbotto tra i pugno e poi...poi non capì più nulla.
Le labbra di Harry premettero sulle sue con una delicatezza assurda e quello fu la fine.
Chiuse gli occhi e ricambiò immediatamente quel bacio, allacciandogli le braccia attorno al collo.
Non sapeva cosa fosse il paradiso, o com'era, da cosa era costituito, ma si dice che è un qualcosa di bellissimo, surreale, ed era proprio come quel bacio.
Harry portò le braccia attorno alla sua vita e lo avvicinò a sè, sentendo il suo cuore battere all'impazzita.
Louis si sentiva al settimo cielo,desiderava da tanto quel momento e ora che stava succedendo non sapeva se fosse frutto della sua immaginazione o pura realtà, e sorrise. Sorrise nel bacio fin quando Harry dischiuse le labbra chiedendo di più.
Louis non attese oltre per concedergli quel che voleva, quel che sognava anche lui giorno e notte, quel che desiderava da tempo.
Dischiuse le labbra entrando in contatto con la sua lingua e quello, beh, quello era paradisiaco.
Sentì la pelle bruciare, il cuore battergli all'impazzita, come se da un momento all'altro potesse uscirgli dalla cassa toracica, mentre strinse maggiormente i pugni.
Sentì una scarica elettrica invadergli il corpo, una saetta che racchiudeva tutte le sue emozioni che stava provando in quel momento, ed erano veramente tante.
Sensazioni, emozioni, sentimenti.
Si baciarono per un tempo infinito. Si baciarono al chiar di Luna, circondati dalla natura.
Il più grande non riusciva a pensare, a formulare alcun tipo di pensiero, era preso da quel momento magico e bellissimo che avrebbe voluto farlo durare un'eternità.
Si sciolse tra le braccia di Harry, tra le sue labbra tremendamente morbide il quale aveva sognato di baciarle per giorni.
Le loro lingue a rincorrersi senza sosta, ad assaggiarsi, a sentire i loro sapori
Le loro labbra incollate, come se non ne avessero mai abbastanza l'uno dell'altro.
Entrambi, senza fiato ormai, si staccarono e si guardarono negli occhi, entrambi arrossiti, entrambi con un sorriso, entrambi senza parole.
Non sapevano cosa sarebbe successo da li in poi, non sapevano se sarebbero rimasti così o se avrebbero instaurato un rapporto.
Una cosa, però, era certa: quello era solo l'inizio, una deviazione al loro tempo.

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Mmh ciao!
Odio prendermi degli spazi per scrivere, ma ora devo farlo:
Allora, è scontato dirvi un enorme grazie?
Sono seria, non immaginavo di raggiungere i 2K in così poco tempo.
Vi ringrazio infinitivamente per i voti e per i commenti bellissimi.
Scusate se non aggiorno spesso ma, essendo stupida, ho cominciato a pubblicare la storia ancor prima di finirla e questo è il risultato.
Beh; spero vi continua a piacere la storia.
Questa scena non è stata descritta molto bene, e lo so.
Era tanto attesa e non vorrei avervi deluso. Mi lasciate qualche commento, così da farmi un'idea?

Ancora GRAZIE DI CUORE!
Alla prossima♡♡

||Tell me with a flower||- Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora