CAPITOLO 31

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Ad Harry erano svanite tutte le insicurezze dopo quel breve discorso di Louis.
Era una delle cose che più lo aveva colpito, il suo modo di parlare: sapeva sempre cosa dire, sapeva usare le parole esatte e sapeva entrargli nel cuore ogni volta.
Harry non chiedeva di più, stava bene cosí.
A patto che Louis fosse rimasto a suo fianco e per ora ne aveva tutte le certezze.

Per questo si trovava di fronte la porta di casa sua, un sorriso smagliante stampato in faccia e l'aria di uno che diceva "Sì, facciamolo".
Louis aveva aperto la porta assicurandosi un'ultima volta che Harry fosse pronto e quando Harry gli aveva fatto cenno di sì con la testa, aveva annuito e l'aveva spalancata, la porta.
-Mamma, papà, c'è Harry!- aveva quasi urlato mentre lo aiutava a togliersi il giacchetto per appenderlo all'attaccapanni.
In men che non si dica sua madre si era presentata di fronte a lui accompagnata da sua sorella, Lottie.
Avevano delle traverse addosso, segno che stavano cucinando e immediatamente Harry si costrinse a -Buonasera- dire, senza paura.
-Ciao Harry, sei arrivato finalmente. Come stai?- gli aveva detto sua madre facendogli cenno di entrare e di non rimanere li impalato nell uscio.
-Bene grazie, voglio dire, qualche minuto fa avrei voluto volare in Australia, e non per i canguri, ma perchè avevo paura ma poi Lou mi ha fatto un discorso e mi son sentito subito meglio ed eccomi qua. Lei come sta? Ah ciao Lottie, come stai? Pronta per il matrimonio? Devi dirmi la data, sono sempre il fioraio che deve organizzare i bouquet e oh, ciao piccoline, Daisy e Phoebe giusto? Quanto siete belle! Come stanno le bambole che abbiamo vestito? E..sto parlando troppo sì, ora sto zitto.- aveva detto Harry quasi dimenticandosi si respirare tra una frase e l'altra, ignorando il discorso che gli stava venendo fuori man mano che parlava.
Avrebbe tanto voluto sotterrarsi quando ci fu un attimo di silenzio, persino il rumore di sottofondo della televisione sembrava aver deciso a mettersi in muto, facendo arrossire Harry più del dovuto.
Sentiva 5 paia d'occhi puntati su di lui mentre lui fissava il pavimento che improvvisamente si era fatto molto più interessante del dovuto.
Qualche secondo e poi scoppiarono tutti a ridere, compreso Louis che se n'era stato zitto zitto in disparte lasciando a Harry l'opportunità di parlare con sua madre.
Harry aveva alzato lo sguardo su sua madre che si stava trattenendo dal ridere, avrebbe voluto veramente tanto sprofondare nelle paludi ma -Oddio, scusa, è stato impossibile non ridere. Divertente! Io sto bene, grazie, ma non devi aver paura, sei un ragazzo fantastico Harry e non ti permetteremo di prendere alcun biglietto per andare in Australia, okay? Ora accomodati pure in salotto finchè io e Lottie finiamo di preparare la cena, mh?- aveva detto sua madre facendo cenno a Lottie di accompagnarla in cucina.
Harry aveva tirato un sospiro e si era voltato a guardare Louis sussurrando -Sono un disastro.-
Louis in risposta gli aveva sorriso dolcemente e -Il mio disastro però- poi lo aveva guidato in salotto dove le gemelline erano sedute in divano a guardare la scena.
-Ciao piccoline- aveva detto Harry sorridendo, salutandole con un cenno della mano.
-Ciao Harry- aveva risposto Da..Pho..chi era quella? Beh, una delle due.
Avrebbe imparato a distinguerle, insomma, non poteva passare il resto della sua vita con Louis se non riusciva nemmeno a distinguere le sue sorelline!
Resto della mia vita.
Si era ripetuto quella frase mentalmente per chissà quante volte mentre Louis gli parlava del più o del meno, mentre gli sussurrava parole dolci in modo che solo lui lo sentisse, mentre parlava a suo padr..un momento.
Suo padre era di fronte a lui e nemmeno se n'era accorto.
-Ciao Harry- disse l'uomo ottenendo immediatamente tutta la sua attenzione.
Harry si precipitò ad alzarsi cercando di risultare tranquillo e a suo agio, ma gli risultava difficile.
-B-buonasera..- rimase fermo, a cercare di ricordare il suo nome, anche se Louis non gle lo aveva mai detto.
-Mark- continuò l'uomo finendo la sua frase vedendolo in tranquillità -Stai tranquillo, non ti mangio mica. Come stai?- gli aveva ancora detto facendo spazio ad un sorriso che Harry colse immediatamente.
Svuotò i polmoni e si lasciò andare ad un sorriso con tanto di fossette.
-Bene grazie, lei?- gli chiede gentilmente, osservando Louis con la coda dell'occhio che stava fissando la scena in silenzio.
-Puoi darmi del "tu", sai? Sono solo stanco da lavoro, ma si va avanti! Non vedo l'ora di mangiare, tu non hai fame?-
Harry sopprimette una risatina. Gli piaceva quell'uomo.
Se lo era immaginato con un aria burbera e severa, ma avrebbe dovuto capirlo dal loro primo veloce incontro che in realtà era tutto il contrario.
-Oh sì, certo, anche io ho fame- gli rispose Harry annuendo, senza abbandonare quel sorriso splendido.
-Bravo ragazzo. Vado a farmi una doccia veloce sperando di fare in tempo.- li aveva informati, dando una veloce pacca sulla spalla a Harry.
Appena scomparve dalla loro visuale, Harry si fece ricadere in divano portando Louis con se.
-Forse sto migliorando, non sono poi così tanto un disastro.- Gli aveva detto accarezzandogli la mano con il pollice, giusto per tenere quel minimo contatto con il suo ragazzo.
-Ma tu non sei un disastro Harreh.- lo aveva rassicurato Louis prima di sporgersi verso di lui e baciargli una guancia premendo le labbra per un tempo abbastanza lungo da un semplice "bacio sulla guancia".
Il riccio si era calmato immediatamente ed era andato incontro alla sua bocca con il viso sentendo Louis sorridere.
-Mh senti, andiamo in camera finchè finiscono di cucinare?- aveva proposto Louis con uno spiraglio di speranza.
La verità è che voleva tanto baciarlo come si deve, ma di fronte alle sorelline e alla probabilità di apparse di sua madre gli sembrava scorretto e fuori luogo.
Per questo Harry, intenzionato allo stesso, aveva annuito deciso e si era alzato prendendogli la mano, mettendo da parte, eliminando, quell'ultima paura.
-Andiamo in camera, chiamateci quando è pronto!- aveva detto a sua madre che in quel momento stava guardando l'interno del fondo.
Lottie gli aveva fatto l'occhiolino, maliziosa come il solito e -Oh sì, andate pure, vi chiameremo.- ricevendo un'occhiataccia da parte di suo fratello.
Appena entrati in camera Harry non aveva potuto fare a meno di -Lo sai che quel che hai detto potrebbe essere stato frainteso?- sorridendo malizioso vedendo Louis che lo stava perforando con lo sguardo in tutto il corpo.
Louis aveva annullato la distanza in una frazione di secondo allacciando le braccia attorno al collo di Harry e lo aveva fatto con una velocità incredibile tanto da far indietreggiare Harry fino a fargli aderire la schiena contro la porta appena chiusa, prendendolo di sorpresa.
Harry aveva, come d'istinto, circondato i fianchi di Louis e lo aveva guardato negli occhi.
-Chissenefrega, voglio baciarti da quando siamo entrati in casa, perciò dimmi tu cosa era ed è più giusto da fare.- aveva confessato Louis ad un soffio dalle labbra di Harry, sfiorandole appena.
Harry gli aveva stretto i fianchi portandolo, se possibile, ancora più vicino al suo corpo e -Credo sia meglio che tu ora mi baci altrimenti rischio di impazzire- aveva detto Harry trattenendosi.
E Louis lo aveva fatto, si era appropriato di quelle labbra che in quei 15 minuti gli erano mancate più dell'aria.
Le aveva baciate come se quella fosse stata l'ultima azione che gli era acconsensito fare prima di entrare in prigione.
Le aveva morse tirandole leggermente a se, aveva accarezzato la sua lingua in modo sempre più fameloco, le aveva assaporate più del dovuto tanto che erano stati costretti a fermarsi per non ritrovarsi a tavola con due erezioni ben evidenti, anche se sarebbero state nascoste sotto il tavolo, volevano evitare.
-Credo che vadi bene, mh?- aveva sussurrato Louis una volta essersi staccato da quel ben di Dio che chissà per quale motivo era toccato a lui.
-Solo perchè di la ci sono i tuoi genitori altrimenti saresti sdraiato lì- aveva risposto Harry tra un respiro e l'altro indicando con un cenno della testa il letto fatto dietro le spalle di Louis per poi -nudo.- aggiungere, dandogli un ultimo bacio a stampo, forse un pò troppo prolungato per quel che doveva essere.
Louis aveva sorriso non prima di mordersi il labbro inferiore come a voler fare intendere che ci avrebbe pensato.
-È PRONTOOOO!- li aveva interrotti la voce di sua sorella proveniente dalle scale.
Erano rimasti a guardarsi, spogliandosi con gli occhi, le mani ben strette le une attorno al corpo dell'altro, i respiri a schiantarsi l'uno sulle labbra dell'altro, i battiti dei cuori sincronizzati.
Harry aveva scosso la testa per riprendersi da quei pensieri poco casti che non prevedevano alcun vestito su Louis per poi scostarsi da lì ed uscire poco dopo, con Louis.
Arrivarono in sala da pranzo mano nella mano, dita incrociate e un sorriso stampato in faccia.
Jay li aveva guardati e come una madre e solo una madre sa fare, aveva capito cosa fosse successo pochi istanti fa, così non si era lasciata sfuggire un -Ah, siete ancora vesti- -OKEY MANGIAMO MH?- l'aveva interrotta Louis, completamente imbarazzato tanto quanto Harry.
-Scherzavo eh, dai sedetevi!- aveva detto Jay in difesa alzando le mani in cenno di discolpa.
Louis aveva annuito per poi guidare Harry a sedersi di fianco a lui che lo aveva seguito zitto zitto senza risparmiarsi una risatina sofficata per quel che aveva detto Jay.
La serata ebbe inizio dal momento in cui anche Jay si sedette a tavola, stracolma di pietanze su cui lei e Lottie ci avevano lavorato nelle ultime 4 ore.



-Harry, un'ultima domanda, vivi da solo?- gli aveva chiesto suo padre una volta arrivati al dolce, dopo aver passato l'ultima ora a cenare in tranquillità, a conoscere Harry per bene.
Ebbene sì, Harry aveva fatto una gran bella figura di fronte ai suoi genitori.
Avega risposto alle loro domande senza problemi, non si era sentito a disagio nemmeno un secondo, anzi, quella cena era stata adirittura divertente, tra le battute di Lottie, gli interventi delle piccole gemelline che a stento riuscivano a stare dietro ai loro discorsi, le occhiate dolci di Jay alle mani di Louis e Harry che da sotto il tavolo si cercavano di continuo, l'interesse di suo padre nei confronti di Harry, il matrimonio di Lottie che sarebbe stato fra 3 mesi poco più.
Si era sentito accettato fin da subito.

-No, vivo con i miei ancora- aveva risposto Harry quasi in uno sbuffo, come per lamentarsi di quel piccolo particolare della sua vita.
Mark aveva annuito e aveva posato la forchetta nel piatto una volta svuotato per bene.
-Bene, direi che abbiamo finito. Sei apposto così Harry? Hai ancora fame?- aveva chiesto Jay una volta che tutti ebbero finito il loro pezzo di torta.
-No, no, sono apposto così, grazie. Ah, le..tu e Lottie siete delle ottime cuoche, complimenti!- aveva detto Harry apprezzando il loro lavoro.
-Grazie caro, mi fa piacere sentirlo. Che programmi avete ora voi due?- le aveva chiesto alzandosi ed iniziando a sparecchiare la tavola.
Harry aveva lanciato un'occhiata a Louis, ricevendo la medesima in risposta.
Avevano in programma certe cose...
-Oh, non lo so. Louis, cosa vuoi fare?- aveva chiesto Harry apposta, sapendo che non avrebbe mai ricevuto una risposta ovvia.
Louis lo fulminò con lo sguardo.
Dannazione, era ovvio quel che voleva fare!
-Uhm non lo so, vuoi rimanere qui ancora un po?- aveva domandato Louis.
-Volentieri- aveva detto Harry alzandosi subito dopo seguito da Louis.
-Bene, io, papà e le piccole usciamo questa sera. Lottie, tu che fai?- aveva chiesto.
-Più tardi viene Alberto, penso usciremo- aveva risposto lei mettendo in lavastoviglie i bicchieri.
Harry e Louis si erano girati a guardarsi in contemporanea.
Perfetto.
Avevano annuito entrambi e si erano diretti in camera di Louis dopo che Jay aveva vietato a Harry di aiutarla a spreparare dicendogli di andare pure con Louis e che avrebbe fatto tutto da sola, con Lottie.
Una volta entrati in stanza avevano ripreso il discorso di prima e -Penso che starò qui più che volentieri- aveva detto Harry, facendo intendere perfettamente ciò che voleva dire.
Louis gli aveva sorriso e -È andata bene.- aveva constatato, facendo sedere Harry nel letto.
-Benissimo. È una bella famiglia la tua, siete molto uniti.- aveva constatato Harry facendo intrecciare le dita delle loro mani.
Louis aveva annuito sicuro.
Era una delle cose che più amava della sua famiglia.
-Magari un giorno ne farai parte...-aveva pensato Louis guardando il pavimento, ma non si era reso conto di averlo pensato un pò troppo intensamente tanto da averlo sussurrato.
Era rimasto in silenzio poi.
-Magari.- aveva detto Harry prendendo in mano quel discorso che sapeva che fra pochi minuti si sarebbe divolatilizzato nel nulla.
Louis lo aveva guardato e aveva sorriso con speranza, magari sarebbe davvero successo.
Infondo, perchè no?










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Ciao, questo capitolo fa schifo tanto quanto i tentativi da parte di Naughty Boy di far sembrare i suoi capelli come quelli di Zayn, ciao.

||Tell me with a flower||- Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora