Mi ero dovuto ricredere.
Le avevo dato una fiducia che non meritava perché, alla fine, mi aveva spezzato il cuore.
Non potevo fargliene una colpa, se amava Leo e non me. Ci aveva provato, lei, ad amarmi ma non ci era riuscita.
Era quasi Natale, quando mi disse che non ce la faceva neanche più ad essere mia amica, che aveva capito che avevamo fatto un passo falso, che la sua sensazione iniziale era corretta, che non eravamo fatti l'uno per l'altra.
"Fattene una ragione" mi disse Ferdinando "Lo sai come è fatta Sera. Tragicamente innamorata di Leonardo da una vita o ,almeno, dalla prima media"
"Aveva promesso" risposi, con il viso sprofondato nel materasso.
"Amico mio, crollano i grattacieli figuriamoci le promesse" non mi stava aiutando. Per nulla.
Dall'ultima conversazione con Sera, quella riguardo il pc di Giò, era passato un mese, durante il quale lei aveva lasciato perdere ma, in compenso, si era messa a pensare a noi, a lei, a Leonardo.
Leonardo del cazzo! Lo avrei ucciso, quel pesce lesso. Che ci vedeva in lui? Cosa aveva più di me?
"Hai provato a parlarle?"
"Certo che l'ho fatto ma ha cambiato dormitorio e ha detto che le dispiace ma che vuole tagliare i ponti, che non mi vuole ascoltare"
"Ma è stupido"
"E secondo te io non la penso così?" ci volevo affogare, su quel materasso. Aspettavo l'asfissia, ma non arrivava. Ero troppo stanco anche per tentare di uccidermi.
"Sera segue sempre l'istinto ma sai che, prima o poi, torna" Ferdi stava seduto davanti alla televisione, a guardare le repliche di qualche vecchia serie tv con dei pirati. Ero abbastanza sicuro che, in tutta Italia, la stesse vedendo solo lui.
"Chi ti dice che io voglio che torni?"
"Tu la ami, è chiaro"
"A questa età non credo si possa parlare di amore"
"Tu si e anche Sera" gemetti, producendo un suono gutturale "Andrea, ti prego, riprenditi"
"Dall'inizio dell'anno scolastico ho perso il mio migliore amico e la ragazza che amo...direi che è un record! Come posso riprendermi? Cos'altro deve succedere?"
In quel momento entrò Alessandro, il compagno di stanza di Ferdinando "Andrea, vengo dalla segreteria, ti hanno scritto i tuoi genitori" disse "Ecco" e mi porse la busta.
"Perfetto, davvero fantastico!" tornai a seppellire la faccia nel materasso di Ferdinando.
"Che succede?"
"I miei genitori hanno deciso di divorziare" il mio amico scoppiò a ridere.
"La vita, a quanto pare, prende le tue domande retoriche come una specie di sfida" se non fosse stato l'unico amico che mi restava lo avrei mandato a fare in culo ma non potevo. La mia sopravvivenza dipendeva interamente da lui e questo mi faceva una paura del diavolo. Se mi trovavo nelle mani di Ferdinando la situazione doveva essere davvero disperata.Cara Sera,
so che non vuoi parlare con me, però sullo scrivere non hai detto nulla quindi ti mando questa mail.
Non capisco perché tu debba decidere per me, perché tu sia dovuta partire di quarta e mollarmi dalla sera alla mattina senza neanche una spiegazione decente.
Se volevi rimetterti con Leo perché non me l'hai detto chiaro e tondo? Non starei così da schifo.
Volevo dirti che rispetto la tua decisione, non mi hai dato modo di controbattere in nessun altro modo, anche se non la condivido. Insomma, come potrei? Hai deciso di mettere la parola fine a tutto: amore, amicizia, fratellanza. Tutto quello che avevamo l'hai semplicemente spazzato via. Mi spieghi come hai fatto? Io non faccio altro che guardare la parete dove, fino a una settimana fa, c'erano i tuoi poster di Merlin, la mensola con i tuoi libri, la tua scrivania sempre piena di fogli e cartacce. Guardo tutto l'ordine e l'anonimato che ci sono ora e mi viene un vuoto allo stomaco. Non hai lasciato nulla, neanche una forcina dimenticata per sbaglio dietro il mobiletto del bagno, neanche un capello sul materasso. Hai perfino cancellato le nostre iniziali da sopra la scrivania, l'hai coperta con il nastro adesivo. Ti sei ripresa anche il libro che mi avevi regalato, anche se non lo ritengo giusto. Quello, ormai, era mio.
Non so come farò senza te e le tue assurde teorie di complotto da parte di Giò ai danni di Isa.
Non so neanche a chi dire che i miei genitori stanno divorziando. Quando ho ricevuto la lettera la prima persona che mi è venuta in mente sei tu, poi ho ricordato che di me non te ne importa più nulla. La pietra della mia esistenza ha ceduto e il palazzo è franato dalle fondamenta.
Sei stata egoista, Sera, lasciatelo dire.
Potevamo essere tutto quello che volevamo. Siamo stati sufficientemente stupidi da non essere niente.
E tutto l'amore che ci siamo professati? Che fine ha fatto il nostro affetto?
Sei il mio più grande amore, Aurora, e la mia più grande delusione.
La vita è un cerchio, Sera, ricordatelo. Tutto quello che fai trova sempre il modo di tornare da te.
Ti voglio bene, e tu puoi andartene, puoi non parlarmi, puoi trattarmi male ma questo non riuscirà a far diminuire il mio affetto nei tuoi confronti.
Quando vorrai io sarò sempre qui per te.
Con tutto l'amore che posso provare
Andrea.Inviata la mail, non seppi dire se avessi fatto o no la cosa giusta.
Mi mancava terribilmente e tutto quello che potevo cercare di fare era riempirmi la testa di mille cose: scuola, libri, film, amici, altre ragazze ma tutto era inutile.
Tutto quello che riuscivo a vedere intorno a me era l'assenza di Sera.
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E tutto scorre
RomanceMolto spesso amiamo le persone senza neanche esserne consapevoli. Molto spesso non capiamo quello che facciamo finché non ci scontiamo con le conseguenze. Molto spesso lasciamo, semplicemente, che tutto scorra.