31ottobre. Halloween.

265 15 0
                                    

I giorni passavano e il 12 novembre era sempre più vicino.
Era il 31 ottobre quando nè io nè Ale avevamo programmi per Halloween. Entrambe tornammo a casa dalla nostra famiglia e alla sera io uscii con Francesca una mia amica di infanzia e andammo in un bar dove era stata organizzata una festa.

Fra' prese un tavolino mentre io andai a ordinare qualcosa da bere.
Il locale era carino. Piccolo e pieno di gente.
Improvvisamente sento dietro di me una voce " Emma?"
Era Jack,un ragazzo con cui mi frequentai per un breve periodo. Ero contenta di vederlo e di sapere che non c'è l'aveva con me.
Non mi ero comportata bene con lui. Siamo usciti 3 volte ma era stressante per messaggio ed era il classico ragazzo che aveva solo in mente le feste,il bere e gli amici.
Quella sera era un po' alticcio e inizió a raccontarmi la sua vita, inizió a chiedermi di me,cosa facevo,e mi disse che gli mancavo.
Appoggiai i cocktail al tavolo e dissi a Francesca che sarei arrivata subito.

Uscii dal locale con lui e ci sedemmo in un posto tranquillo. Aveva bisogno di sfogarsi, mi raccontó che aveva frequentato altre ragazze ma non erano state un successo.
Ad un tratto si porse verso di me per baciarmi ma lo allontanai subito. Non volevo illuderlo ancora, non mi sarei comportata male di nuovo.
Mi alzai e gli dissi " devo entrare,buona festa" e lui mi prese un braccio e mi chiese " posso scriverti di tanto in tanto?" E io aggiunsi " come amici si" e me ne andai.
Andai da Francesca e iniziammo a bere, a ballare e a fare le deficienti.

Francesca era una ragazza fuori di testa. Riservata. Non era la classica amica che ti scrive sempre. È particolare. Non ha mai avuto il ragazzo e per questo è ignara dei secondi fini che molti ragazzi possono avere nei suoi confronti.

Erano le 3.30 ritornammo a casa da me e dormimmo nel mio letto. I miei stavano dormendo ma Francesca scivoló dalle scale e si sentì un tonfo. La chiusi in bagno mentre mio papà sentendo il rumore si alzó a controllare che fosse tutto OK. Gli dissi, cercando di essere più seria possibile " tutto bene, Francesca ha messo male il piede e adesso é in bagno." Cercavo di parlare non tanto piano perché sennò dal bagno si sarebbero sentite le risate di Fra.

La mattina seguente entrambe eravamo in coma. Ci alzammo facemmo colazione e poi guardammo tutto il giorno la tv. Il lunedì sarei dovuta ritornare all università e per quanto amassi Verona, dovevo ritornare alla mia ansia! Ansia per quei 10 giorni che mancavano al rivedere Marco.

Salutai Francesca e iniziai a preparare la valigia per l'indomani.

Ti voglio bene.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora