Ronciglione.

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Marco mi accolse a braccia aperte, non vedeva l'ora che arrivassimo. "Eccovi finalmente" mi corse incontro e mi bació.

Entrai in casa. Era davvero carina. Conobbi sua mamma,suo papà e sua nonna. Sua nonna era un amore. Gentilissima con me. Simpaticissima. Marco mi accompagnó nella mia stanza. "Allora comè andato il viaggio con Marta?" Mi chiese un po' preoccupato.
"Tutto bene,è stata gentile ed è davvero una brava ragazza."
" e con questo cosa vuoi dire ?" Mi chiese sorridendo.
"Ah niente, abbiamo fatto tanti bei discorsi. Ma cose da donne" risposi.

Mi era mancato. Arrivammo là alla sera. Mamma quante cose buone che c'erano sopra quella tavola. All'inizio fui a disagio. Ma poi tutti mi accolsero con il sorriso e allegria. E furono 5 giorni bellissimi.
Mi mostró il suo paese. E mi portó al Lago. La sua fonte di ispirazione. Furono bellissime giornate.

Capodanno lo passammo insieme a casa sua. Mangiammo con i suoi. E poi andammo al lago. Là aveva una piccola casa. E furono giorni da non dimenticare mai.
Passionali,felici e unici.

Il 2 gennaio partimmo insieme per Milano e poi da lì avrei preso il treno fino a Verona.
Marta era tornata già il 29 dicembre a casa,perché aveva organizzato una festa con delle amiche per festeggiare il nuovo anno.
Quindi eravamo solo io e Marco. Le cose andavano davvero bene tra noi ma purtroppo qualcosa successe.

"Adesso cosa facciamo?" Gli chiesi un po' nostalgica di quei giorni passati.
"Adesso si ritorna alla vita di prima, spero di rivederti"
Io lo guardai e gli chiesi " come scusa?"
"Io inizio il tour tra un mese, quindi per adesso sarò impegnato per le prove e non so quanto ci riusciremo a vedere."
"Si immagino. Ma non pensavo che ci dessi già finiti come coppia." E aggiunsi " breve ma intenso."
Marco mi guardó e mi disse " che cavolo dici? Non sto dicendo addio a noi. Ma ho il mio lavoro che è la mia vita."
"lo capisco. Ma come me lo hai detto sembra che mi stai salutando e che ci rivedremo chissà quando."
Marco si zittì e poi disse "no, non è quello che vorrei ma se il mio lavoro mi porterà via tanto tempo io non posso farci niente, dovrò farlo valere su tutto."
Avevo capito cosa mi voleva dire ma non lo condividevo. Sapevo che era la sua vita, il suo successo ma non a costo di dirci addio per sempre, non al costo da metterci da parte .

"Anche su di me, di noi, vero?"
"Se mi tocca, si." Lo disse abbassando gli occhi.
Si sentiva in colpa e lo vedevo. Sapevo che non poteva farci niente.
Ma io no. Quando mi disse che avrebbe messo da parte la nostra storia per il lavoro non ci avevo più visto.
" va bene. Sai cosa ti dico. Tanto vale finirla qua. Rimpiazzata per il lavoro. A me non sembra giusto. Prima trovavamo il tempo di stare insieme tra i tuoi impegni. Ero disposta a tutto ma puoi capire che mi passa la voglia di provarci se mi spiazzi così. Ma cazzo Marco è possibile una cosa del genere? È possibile rovinare tutto così? Perché? Ti credo che non hai trovato ragazze prima di me. Come facevi? C'era il tuo lavoro. Beh Marco io adesso me ne vado e torno a Verona e quando avrai tempo e se io avró voglia magari ci si rivedrà"
Presi il cappotto, la valigia mi girai verso di lui e gli dissi " stammi bene. Buon ritorno"
Andai al mio binario e salìi in treno.

Ero arrabbiata,delusa e triste. Mi aveva spezzato il cuore. Non me lo aspettavo. E sapevo che anche lui ci stava male ma in quel momento ero furibonda ed ero scoppiata. Gli ho detto tante brutte parole ma non riuscii a trattenermi.

Ognuno andó per la sua strada.

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