Verona.

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Passarono giorni dall'ultima volta che lo vidi. Dall'ultima volta che ci lasciammo così duramente.
Mi mancava. Mi mancava il ragazzo di cui mi ero innamorata follemente. Non mi mancava il cantante Marco Mengoni ma il mio uomo Marco Mengoni.
Io non gli scrissi e nemmeno lui lo fece.

Continuai la mia vita universitaria tra libri,caffè in centro e biblioteca. Ritornai a fare ciò che facevo prima e il tempo passó. Riuscii anche ad andare a fare una giornata di shopping con Ale in centro a Verona.

La mia vita era tornata alla normalitá ma lui non c'era. Ero triste.
"Ti manca vero?" Mi chiese Ale davanti a una tazza di cioccolata calda.
" si,molto. Ormai era parte di me."
"Si vede. Fingi in tutto ciò che fai." abbassó lo sguardo. E aggiunse " fingi di divertirti, di ridere e di star bene."
"Già."
" ma è irrimediabile quello che ha fatto?"
" diciamo che è stato sconvolgente quello che mi ha detto e ciò che io gli ho detto. "
"Nulla è irrecuperabile Emma. "
" BO. Io credo che forse lui non mi amava poi così tanto. Non so più cosa pensare. Forse sbaglio, forse ho solo una tremenda confusione in testa che non riesco a vedere la realtà con ragionevolezza."
" sisi ho capito. Prenditi tempo."

Uscimmo dal bar e Ale doveva ritornare in appartamento dove sarebbe arrivato un suo nuovo "amico".

Gli ultimi mesi trascorsi con Marco mi fecero allontanare da Ale, e lei si era buttata tra le braccia di nuovi "amici" che nemmeno conosceva. A lei piaceva questa nuova sè e sapeva che io non la pensavo uguale, per questo non mi disse mai niente. Voleva divertirsi e lo faceva.

Io decisi di andare a far un giro per la mia bella Verona. Passai il ponte dove scorre l'Adige. Era una giornata di sole, fredda ma bella.
Raggiunsi piazza Erbe dove ci sono sempre mercatini di frutta,vestiti e cianfrusaglie varie. Comminai tra le vetrine dei negozi. Era così bella . Passai davanti al balcone di Giulietta dove era sempre pieno di gente e come un flashback vidi Marco che stava ridendo toccando il seno di Giulietta. Mi venne in mente quella bellissima mattina. Quante risate,quanto stavamo bene.
Verona era piena di turisti. Ogni giorno è pieno di gente. Arrivai in piazza BRa dove fuori dall' Arena c'era ancora  la stella di Natale.
Decisi poi di farmi del male da sola e andai a Castelvecchio. Dove tutto inizió. Andai su per le scalette instabili per vedere il panorama e mi sedetti lì per due ore. Pensai ai giorni passati con lui. Al primo bacio,alla prima volta che facemmo l'amore, a quanto era dolce. Perché era tutto finito? Sembrava come se tutto fosse svanito nel nulla. Come se non esistesse più nulla di NOI.
Scesi dalle scalette perché ormai stava diventando buio ma la sua mano pronta ad aiutarmi non c'era.
In quel momento mi venne in mente la sua canzone " Dove sei ? In che parte del mondo? Oppure sei ancora qui e non me ne accorgo? "

Tornai a casa e scoppiai a piangere. Intanto Ale era nell altra stanza con il suo amichetto. Non volevo starci più in quel l'appartamento. Non riconoscevo più nessuno. Non stavo più bene e mi ero rotta. Mi ero stufata di fingere. Fingere che andasse tutto bene.

Presi la valigia. Andai in camera di Ale. Devo dire che la scena fu raccapricciante. Erano aggrovigliati in una posa che nemmeno se fosse stata dentro al Kamasutra sarebbero poi riusciti a sciogliersi.
Ale mi urló dietro " ma che fai?"
"Scusa se disturbo la tua ora di studio  ma me ne vado. Ho bisogno di andar via da qua, da te e da tutti."
Si infiló sotto le lenzuola le mutandine e il reggiseno prese la vestaglia e mi prese da parte e mi disse " come scusa?" E aggiunse " da me? Perché ?"
" Ale non sei più tu. Magari star tanto con Marco mi ha allontanato da te ma anche tu l'hai fatto. Ti sei data al sesso con estranei per cosa? Hai 20anni e ti stai buttando via così. Prima sono tornata a casa stufa e con la voglia di star un po' con la mia amica, in tranquillità invece entro e sento urli da camera tua e  non mi sento più a mio agio. Io vorrei solo che tu fossi felice,che non ti dia via così. Fare sesso e fare l'amore sono due cose diverse. Io ti voglio bene ma ho bisogno di cambiare aria,non sono arrabbiata con te, ma non mi aspettavo una cosa così tutto qua. Ci vediamo presto. Ciao Ale. Abbi cura di te" e uscii dalla porta. Lei mi corse dietro e mi chiese " ma dove vai?" Mi girai e le dissi " non lo so. Non ne ho la minima idea."  Lei mi abbracció e me ne andai.

Ti voglio bene.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora