The day.

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Erano le 7.00 di mattina e mi squilló il telefono. Chi poteva essere a quell'ora ? Risposi. "Tesoro puoi scendere?"
Assonnata vidi sul display il nome di Marco. "Mmm ma che ci fai a queste ore? Non puoi venire su che ti apro?"
Immediatamente rispose "no no, cambiati e ti aspetto giù."
Ma cos aveva? Perché si comportava così strano? Perché a quell'ora?
Non riuscivo a capire ma cercai di cambiarmi velocemente. Mi misi una camicia e un paio di pantaloni scuri,presi la mia borsa,chiavi di casa e scrissi un biglietto a Ale.

Mi aspettava alla fine della rampa delle scale. Era bellissimo.cappellino nero,occhiali da sole e sorrisone.
"Buongiorno tesoro" mi disse a voce bassa e baciandomi.
"Buongiorno a te" sorrisi.
"Sei pronta?" mi disse ridacchiando.
"A far che?" Risposi un po' perplessa.
Mi prese per mano e mi disse "ti fidi?"
Io annuì.

Salimmo nella sua moto. Entrammo in autostrada e proseguimmo verso Milano. Non riuscii a capire dove mi stesse portando. Dopo un ora e mezza arrivammo in questa piccolo appartamento in periferia a Milano.

Era la sua casa. Mi diede una mano a scendere dalla moto e mi disse " ecco la mia dimora"
E aggiunse " non volevo stare sempre da te, volevo mostrarti una parte del mio mondo. "
Mi aprii la porta e mi fece entrare.

Era un bel appartamento. Aveva una stanza da letto, cucina/salotto e un bagno.
Era carino. Aveva mobili sia antichi che moderni. Ma erano distribuiti omogeneamente.

"Appoggia quá la borsa e seguimi"
Mi porto sul piccolo terrazzino che aveva in cucina e mi fece vedere Milano dall alto. Era bellissima la vista.

"Questo è il mio mondo. E voglio che tu ne faccia parte" lo disse così dolcemente che non sapevo cosa dire. Mi aveva preso alla sprovvista. Lui mi piaceva molto e lui mi voleva. Era una sensazione nuova. Non mi sono mai sentita veramente voluta da qualcuno. E io lo volevo davvero.

Lo baciai. E  iniziammo a baciarci talmente freneticamente che stava per succedere davvero. Io lo volevo,ma non ero un esperta. Era la mia prima volta e avevo paura.
"Aspetta aspetta. Lo voglio davvero ma Marco sarai il primo per me e ho paura."
Lui mi prese mi accompagnó in camera e inizio a baciarmi,baciarmi dappertutto. E poi successe. Facemmo l'amore. Ci completammo a vicenda, eravamo diventati un'unica cosa.
Mi guardó e mi disse "ti amo amore", e nonostante tutto anch io sapevo di amarlo. Era l'uomo che avrei sempre voluto. "Anch'io Marco".
Iniziammo a farci le coccole e poi ci addormentammo l'uno accanto all'altro.

Fu tutto così romantico che quando mi svegliai, ero appoggiata al suo petto e potei sentire il suo respiro. Era così calmo, così tranquillo.
Pensavo dormisse ma in realtà inizió ad accarezzarmi i capelli e mi sussuró nell'orecchio  " sei bellissima".
Lo guardai e rifammo l'amore per altre 3 volte. Fu bellissimo. Poi mi alzai andai in bagno e iniziai a farmi la doccia.
Lui andó a preparare qualcosa da mangiare. Avevo la sua maglietta addosso e quando uscii dal bagno, trovai davanti a me Marta e Iaia.

Fu imbarazzante. Si presentarono a me e io a loro. "Piacere mio"
"Emma ti dispiace se si fermano a mangiare anche loro con noi"
"Certo che no" aggiunsi.
"Mi cambio e arrivo" .
Dall'altra stanza mi urló "ma noo rimani così".
Mi cambiai velocemente e li raggiunsi in cucina.
Marco e Marta erano ai fornelli che se la ridevano e Iaia era sul divano.
Mi sedetti di fianco a lei mentre osservavo Marco in tutto il suo splendore.

Iaia aggiunse "non ti preoccupare. Sono amici da una vita. "  io sorrisi e le chiesi " come hanno fatto a legare così tanto?"
Iaia mi raccontó che all inizio si era creato solo un rapporto professionale, poi lei si era mollata con il suo ragazzo e Marco la aiutó a superare la cosa. Si creó una bellissima amicizia.

"Ragazze, è ponto!"
Mangiammo tutti e quattro insieme e mi raccontarono aneddoti su Marco e sulla sua ansia pre interviste e pre concerti.
Erano tutti più grandi di me, ma non mi sentii affatto fuori luogo. Fu davvero bello finché Marta non aggiunse " ma allora ragazzi si può dire che state insieme?"
Io e Marco ci guardammo e lui rispose "certo" e aggiunse " però non voglio che    si sappia in giro. Non voglio rovinare la sua privacy"
Marta aggiunse " state attenti"
Io subito non capii ma Marco poi mi guardó e mi disse " Se si sapesse che tu sei la mia ragazza ,non avresti più vita semplice. Sempre seguita da paparazzi, da giornalisti e per non dimenticare che comincerai a comparire nei giornali di gossip. Tralasciando le critiche che cominceranno a dirti. Non ti voglio spaventare ma è una rogna lo so. Per questo non voglio che si sappia in giro. Non voglio rovinarti la tua vita normale."
Nonostante fosse un mondo lontano da me, lo capii. Capii la sua preoccupazione, e mi fece tenerezza.

Fu tutto strano. Ma ero la ragazza di Marco Mengoni.

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