Mattina.

267 14 0
                                    

Mi svegliai con un mal di testa pazzesco ma purtroppo mi ricordai quello che Marco non mi aveva detto.

I miei pensieri furono spezzati con l'entrata in camera di Marco con in mano una mocca di caffè e una tazzina. Si diresse dritto verso di me. Nonostante tutto era stato gentile. Aveva pensato a me.
"Buongiorno" mi disse sorridendo fermandosi ai piedi del letto.
Inizió a versare il caffè nella tazza e se la bevve.
Non capii subito. Anzi pensai che fosse uno scherzo. Non sapevo cosa dire.
Si avvicino e appoggió la tazza e la mocca sul comodino.
Guardai la scena perplessa. O ero ancora in preda dell'alchol o lui si era fumato qualcosa.

Si avvicinó a me senza dire niente, mi prese e mi bació sussurrandomi " oggi sono sicuro che ti ricorderai del nostro primo bacio e non sarà il ricordo sfuocato di una serata."
Non ebbi parole! Mi aveva baciata! Era stato romantico!
Non mi interessava più di niente, c'eravamo io e lui SOLO.
Era un sogno, quel sogno da cui non mi sarei mai più svegliata.

Si alzó e andó in cucina.
"Marco!" Esclamai.
Mi nascosi dietro la porta e quando entró. "Che succede? Dove sei?"
Gli saltai addosso e lo strapazzai di baci. Ci riaddormentammo vicini e fu una sensazione bellissima,mi sentivo protetta e tutto in quel momento sembrava essere al posto giusto.

Drin drin.

La nostra penichella fu interrotta da una chiamata al cellulare di Marco.
"Pronto,ciao Marta"
"Dove sei Marco?" Gli chiese con un tono irritato.
"Sono a Verona. Dimmi che c'è "
"Domani dobbiamo partire per Bari abbiamo un'intervista per il nuovo singolo. Sbrigati a tornare!!"
"Sta calma! In serata torno."
Marta con un tono alto e arrabbiato gli disse " No Marco! Devi tornare presto! Non puoi fare quello che vuoi, sparire per due,tre giorni senza dire niente e pensare che il lavoro venga fatto dalla sottoscritta. Saluti chi devi salutare e torni perché hai il tuo lavoro che ti aspetta!"
Marco rispose " ho capito! Ma non posso prendermi due giorni per me? Non avevamo impegni questi giorni. E non dirmi che ho la testa da un'altra parte perché sono il primo a rimboccarmi le maniche e fare sempre meglio! Quindi mi aspetti, in serata torno e per domani saró fresco come una rosa!"
Marta sbuffó e disse "ok! A domani!"

...tu tu tu

La telefonata finì e Marco era parecchio turbato. Sapevo che non voleva andarsene ma il lavoro e la sua manager lo aspettavano. Era combattuto.
Mi avvicinai lo presi per la mano e lo portai in camera da letto, lo feci sedere e gli dissi "non pensare a noi. Adesso pensa a quello che devi fare. E tu devi ritornare a casa. Lo capisco e non ti tratteró. Voglio credere che vada bene tra noi e voglio credere che anche se km ci divideranno io penserò sempre a te e spero anche il contrario. Vai Marco. Torna al tuo lavoro e sappì che la tua Fan numero 1 ti sosterrà sempre!"

Lui quando sentii le mie parole fece un sospiro e gli vennero gli occhi lucidi. Mi guardó e mi bació. Non servivano tante parole. Aveva capito e in quel bacio c'era tutto ciò che avrebbe voluto dirmi.

Lo aiutai a rimettere a posto i suoi vestiti. Mi promise di chiamarmi presto e ci salutammo con un bacio passionale che avrei voluto non finisse mai.
Lo accompagnai alla moto e lo salutai.

Entrai in appartamento, mi sedetti nel letto dove avevo dormito con lui e già mi mancava.
Stavo male. Ma sapevo che era la cosa giusta da fare.

Io l'avrei aspettato sempre.

Ti voglio bene.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora