Ti voglio bene.

E si va avanti.

I giorni passavano. Io ricominciai ad andare all'università, ripresi la mia vita di prima sperando sempre in quella chiamata o messaggio da Marco.

Non lo sentii più per giorni. Non mi aveva scritto se era arrivato a Milano,come non mi aveva scritto se stava bene. All'inizio mi ero preoccupata ma poi vidi che i suoi profili Facebook,instagram erano attivi e capii che lo aveva fatto volutamente.

Non so cons'eravamo. Mi aveva dato un bacio e sapeva cosa io provavo nei suoi confronti.
Non ero la classica ragazza estroversa,forte e bella.
Ero normale. Fisicamente non magrissima. Occhi e capelli scuri. Molto timida. E per me aprirmi quel giorno fu davvero duro.

Arrivó mercoledì sera. Il mercoledì universitario di Verona. Quella sera avevo bisogno di uscire e pensare a altro. Io e Ale eravamo pronte. Pronte a far festa.
Cominciammo a girare i bar del centro. C'era un bordello di gente. Tantissimi ragazzi,bei ragazzi.
Io mi allontanai un momento dopo il quarto bar e dissi a Ale che avevo bisogno di aria. Mi sdraiai su una panchina e scoppiai a piangere.
C'erano bellissimi ragazzi si. Ma nessuno era come lui. Nessuno aveva i suoi occhi. Nessuno aveva la sua barba o il suo tatto nel prendermi per mano. Nessuno era lui! Ma lui non c'era. Dov'era finito Marco???

Drin drin..

In quel momento il telefono squilló ed era lui. Risposi subito.
"Ciao tesoro, disturbo?"
"Emm ehi,ciao.. Certo che no. " e aggiunsi sarcasticamente " ti avevo dato per disperso"
"Eh lo so scusa. Troppo lavoro e troppe discussioni. Comunque domani mi libero e pensavo di fare un salto da te. Ti va?"
Ero contenta e perplessa perché non mi convinceva. C'era qualcosa che non andava.
"Certo,non vedo l'ora "
Continuammo la telefonata per altri 5 minuti. E poi riagganciai.

Era bella la sua voce. Mi era mancata. Ma perché tornava ? Cos'era successo?
Non capii più niente. Ecco perché tornai a casa immediatamente,dopo aver recuperato Ale da uno scarrafone e me ne andai a letto.

Comunque sia il giorno dopo avrei rivisto il mio Marco.