La distanza di un amore tra due ragazze

Messaggio speciale

Solita giornata, mi preparo, pettino e stiro con cura i miei capelli, prendo lo zaino e scendo di casa per dirigermi a scuola.

Fa freddo e decido di mettermi il cappuccio della mia lunghissima felpa, metto le cuffie e accendo una sigaretta mentre aspetto la mia compagna di classe Sandrine. Mentre aspetto penso a quanto è bello il cielo di mattina, quando c'è il suono del vento e non il rumore delle solite macchine che vanno di fretta. All'improvviso sento una mano sulla mia spalla:

"Ary! Svegliati sono arrivata! Sempre con le cuffie, tieni ti ho portato un cornetto" mi disse con tono felice.

Togliendomi i capelli da davanti la bocca le risposi:

"No grazie, andiamo a scuola che fa freddo." Mentre mi rimisi le cuffie alle orecchie.

Arrivate al cancello della scuola la campanella suonò subito, così molto lentamente mi diressi verso l'entrata della scuola mentre stavo per finire la sigaretta.

Finalmente le 13:15, presi lo zaino e misi velocemente tutte le cose che erano sul banco nello zaino, mentre Sandrine da dietro le orecchie:

"Dai Ary! Sbrigati ho da fare una cosa importante pomeriggio e devo prepararmi."

Le risposi:
"Si Sandy andiamo ho finito."

Arrivata a casa salii le scale e mentre mi dirigo in camera gridai:

"Non ho fame, io non mangio" nella speranza che qualcuno mi sentisse.

Così non sapendo che fare accesi il PC per vedere cosa c'era di nuovo sul mondo di Facebook, mentre ad un commento sotto una foto del mio idolo vidi questa ragazza, decisi di cliccare sul suo profilo e vidi che non c'erano sue foto ma soltanto di Avril Lavigne ovvero il mio idolo ma, sentii all'improvviso qualcosa dentro e così decisi di mandarle la richiesta d'amicizia nella speranza che lei accettasse.

Abbassai lo schermo del PC e presi il telefono vedendo il solito messaggio del cretino di turno che mi veniva dietro:

"Piccola vuoi che ci vediamo stasera?"

Ignorai il messaggio e andai su Facebook nervosa di aspettare la conferma d'amicizia di quella ragazza, Cassie Ray.

"Cavolo sono già le 8 di sera mi è preso il sonno" sussurrai,

mentre mi alzai vidi delle pasticche vicino al mio polso che sanguinava:

"Cazzo l'ho fatto di nuovo" dissi mentre andavo in bagno a sciacquare il polso con acqua.

Ordinai tutto e come al solito saltai anche la cena senza che a nessuno importasse nulla, così guardando la libreria dove erano posti i libri di scuola mi ricordai di preparare lo zaino per il giorno seguente, mentre ad un tratto sentii due volte il telefono suonare.

Presi il telefono e vidi che mi arrivò un messaggio:

"Hey :')"...