Paura di affezionarsi

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Suonò la sveglia, Dio quanto la odio quando suona. Messaggio di Sandrine delle 22:30 di ieri sera.

"Cavolo mi sono scordata di leggere il messaggio ieri sera" sussurrai tra me e me.

C'era scritto solo che gli dispiaceva per quello che era successo ieri in classe. Ma lei lo sa che ho avuto sempre i bulli di dietro e non solo degli stupidi ragazzi che vogliono provarci con me. Annika è stata la ragazza che fin dal 1°anno di superiori mi ha dato maggior fastidio, lei è la tipica ragazza ricca che piace vantarsi di ciò che ha, abiti firmati, telefoni di ultima generazione ecc...Ok, neanch'io posso definirmi povera ma almeno non mi vanto come cerca di fare lei.

Così risposi a Sandrine:

"Buongiorno Sandy, tranquilla lo sai come sono loro, ci sentiamo dopo."

Feci tutto ciò che facevo ogni giorno prima di andare a scuola, curando sempre i miei lunghi capelli biondi quasi come il grano che arrivavano quasi fino al fondo schiena, non amavo ciò che ero, ma a dir la verità i miei capelli non mi dispiacevano.

Quella mattina mentre stavo scendendo sotto casa di Sandrine mi arrivò un suo messaggio:

"Ary non vengo a scuola, hanno detto che non viene nessuno oggi per via dei riscaldamenti rotti. Non possiamo congelare di freddo in classe, io faccio sciopero. Ci vediamo domani."

Dopo aver letto quel messaggio vidi che sotto c'era la chat di me e Cassie ma decisi di non visualizzare il messaggio, non volevo, quella ragazza mi trasmetteva un qualcosa che mi faceva essere diversa dal solito, non so forse era la paura di affezionarsi a qualcuno. Così mentre mi dirigevo verso il mio rifugio aprii quella chat e gli scrissi:

"Hey ragazza misteriosa", mentre nel frattempo arrivata alla mia solita panchina, aprii il suo profilo.

Da ciò che condivideva sembrava una ragazza felice, condivideva spesso barzellette e frasi divertenti, ma mi chiedevo se realmente fosse così, infondo io non condividevo nulla di triste ma dentro me c'era un vero e proprio inferno.

Presi il mio diario lo posai sulle gambe mentre cercai di trovare le sigarette, presi l'accendino che avevo messo nella tasca della felpa, così mi accesi una sigaretta. Guardavo il cielo e vidi che anche lui oggi era triste, era di un grigio che copriva l'azzurro, ogni tanto anche la natura ha bisogno di esprimere la propria tristezza. Il sole era coperto quasi completamente dalle nuvole e quel piccolo raggio illuminava la panchina su cui ero seduta.

Ad un tratto presi il telefono e cercai un messaggio da Cassie tra tutti quei cretini che mi scrivevano, ma nulla, forse aveva deciso di rispondermi anche lei in ritardo dato che io l'avevo trascurata.

Era l'ora di pranzo e mi diressi verso casa, ovvio che non avrei mangiato, mamma aveva il turno di mattina quindi non ero tenuta a sentire le sue stupide lamentele.

Aprii la porte, salii le scale e mentre cercavo di aprire il portone chiuso a chiave mi arrivò un messaggio. Feci tutto di corsa nella speranza che fosse Cassie la causa di quello squillo di messaggio. Peccato...

Lucas: "Baby stasera ti va di divertirci un pò? ;)"

Dio quanto lo odio, lui è il solito cretino della scuola con cui sono stata fidanzata se così possa definirsi due giorni.

Ad un tratto squilla il telefono di casa:

Io"Pronto?"

Papà" Pronto amore, sono papà c'è mamma?"

Io: "Ah, ciao, no comunque ha il turno di mattina..."

Papà: "Ok tesoro, digli quando viene che ho deposto i soldi sul suo conto per comprare la macchina nuova, anche un bel pò di soldi tutti per te, voglio che tu abbia tutto e che non ti manchi nulla"

Io: "Tranquillo papà, le cose materiali non contano molto..."

Papà: " Si tesoro mio, ma al giorno d'oggi senza soldi non fai nulla. Devo tornare a lavoro ci sentiamo piccola."

Chiusi il telefono senza neanche salutare, lo odio, chiama solo per dire che ha deposto i soldi sul conto di mamma, lei ne solo approfitta, mia madre guadagna un sacco al suo lavoro, ha una linea di abbigliamento mentre papà è un fotografo professionista.

Il mio pensiero fisso era Cassie, cavolo non rispondeva, odiavo le persone che facevano le cose solo per vendicarsi, in questo caso mettere lo stesso tempo che ho impiegato io a rispondere al messaggio.

Mamma: "Tesoro sono arrivata! Cavolo butta queste cavolo di lattine di birra, hai solo 15 anni e già fumi e ti ubriachi, se non la smetti dovrò riportarti dalla psicologa."

Andai in camera mia senza neanche risponderle. Accesi il PC e finii la mia relazione di Geografia, mentre mi arrivò un messaggio su Facebook. Cavolo era Cassie!

Cassie: "Hey, scusa il ritardo ma sto lavorando, ahahhahaha wow mi piace il nome ragazza misteriosa..."

Io: "Hey, hahahaha si è che non hai una tua foto e così mi viene da dire che sei misteriosa, comunque tranquilla neanch'io ho risposto di fretta al tuo messaggio, comuque mi piace ragazza dagli occhi nocciola"

Cassie "Hai degli occhi stupendi, comunque non metto mie foto per il semplice fatto di non aver pervertiti che spiano il mio profilo..."

A quelle prole arrossii tantissimo e fredda com'ero risposi:

"Cavolo hai ragione, dovrei darci un taglio anch'io e togliere tutte le mie foto." Senza ringraziarla del complimento.

Cassie: "Io le tolsi tempo fa"

Io: "Dovrei farlo anch'io. Comunque non ti ho chiesto che lavoro fai..."

Cassie: "Aiuto mio papà a vendere libri, sai lui è appassionato di libri e di scrittura ma non riuscendo a realizzare il suo sogno decise di aprire una libreria"

Io: "Io amo i libri! Scrivo anche :)"

Cassie: " Oh davvero? Ecco un'altra ragazza con la passione per l'arte :')"

Io: "Ahahahaha, eddai non prendermi in giro, comunque si scrivo poesie o frasi, amo la letteratura e la poesia principalmente"

Cassie: "Capisco, un giorno dovrai farmi leggere tutto ahahahah :)"

Io: "Ehm, nessuno sa cosa io scrivo, non sono come sembro..."

Cassie: "L'ho capito fin da subito come sei ;)"

Mentre arrossii per la faccina con l'occhiolino risposi:

Io: "Ehm, perdonami vado a cenare non mi ero accorta dell'ora"

Cassie: "Buona cena ci si sente, cercami ragazza dagli occhi nocciola :')"

Sorridendo a quel messaggio chiusi il telefono per andare a mangiare qualcosina, decisi di non rispondere io per ultima, non volevo che pensasse che tenevo ai suoi messaggi. Mentre andai in cucina per prendermi da mangiare sentii la voce di papà, sentivo loro due discutere per soldi, mia mamma cerca di sfruttare sempre di più papà. Così mi accostai vicino la porta della cucina e ascoltai la conversazione:

Papà: "Ok Elisabeth ti darò anche i soldi per pagare lo psicologo a Arianna."

Mamma: "Certo dimmi quando li depositi sul conto, oggi Arianna non mi ha detto nulla che avevi messo i soldi sul mio conto. Comunque ha un urgente bisogno di un psicologo, beve e fuma, non socializza mai e si rifugia sempre in quella camera a non so fare cosa, e se esce non ho la minima idea di dove va  ma non penso di sicuro con le sue amiche!"

A quelle parole mi scesero due piccole lacrime, stavo per avere un attacco d'ansia, non riuscivo a trovare le pastiglie. Non potevo immaginare di ritornare lì, non volevo, presi il temperino lo buttai per terra e lo spezzai. Presi la lama e mentre tentai di farmi del male...

La distanza di un amore tra due ragazzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora