Mi svegliai, Cassie era aggomitolata ancora nelle coperte che dormiva come un ghiro. Mi ricordai che tra un ora sarebbe suonata la sveglia per andare a scuola e quindi che non valeva la pena riaddormentarsi. Mi alzai molto lentamente per non svegliare Cassie e andai in bagno, mi lavai il viso, i denti e mi pettinai e molto velocemente li piastrai. Aprii il guardaroba e presi una felpa lunga e larga dei Rolling Stones, un paio di jeans chiari stretti e strappati e le mie vans nere.
Ero indecisa se andare a scuola o svegliare Cassie e marinarla insieme a lei, potevamo stare sole insieme e l'idea per la prima volta nella mia vita non mi dispiaceva.
Mi avvicinai a lei, era così dolce sembrava così fragile mentre dormiva,
Io: "Cassie..." Sussurrai
Non ebbi nessuna risposta,
Io: "Cassie svegliati..."sussurrai un pó più forte, ma ancora niente.
Io: "Cassieee!" Sussurrai quasi come se stessi per parlare, ma ancora niente.
Così saltai su di lei e mi misi a cavalcioni e gli diedi un piccolo schiaffo.
Si sveglió,
Cassie: "Eddai, che vuoi alle 7 di mattino..." Mi disse tutta assonnata mentre si strofinava gli occhi.
Io: "Non voglio andare a scuola, voglio stare con te. Che ne dici se andiamo un pó in giro?" Le sussurrai. Ero messa a cavalcioni e le nostre intimità erano attaccate.
Cassie: "Sisi ok, ma vuoi restare ancora per molto a posizione lesbica per farmi eccitare?"
Non l'avevo fatto con quell'intenzione e così arrossii e guardai in basso.
Cassie: "Ora me la guardi pure?" Mi disse mentre rideva,
Io: "Eddai cretina, smettila!" Gridai sussurrando, mentre gli tirai un cuscino.
All'improvviso mi prese dalle braccia e mi fece cadere completamente su di lei, le nostre labbra erano vicine e i nostri occhi si fissavano, così mi spostai per ritrovarmi dall'altra parte del letto.
Cassie: "Mi alzo..."
Io: "O-ok..."
Mentre andava in bagno pensavo a quanto fosse stata forte l'emozione che mi aveva trasmesso in quell'istante in cui eravamo vicine. Volevo tanto baciarla, ma mi continuavo a ripetere che non ero lesbica. Nel frattempo lei uscì.
Cassie: "Dove sono i miei vestiti? Non ricordo manco dove li ho posati..." Mi disse mezza assonnata.
Io: "No tranquilla, ho detto alla cameriera di prenderli per lavarli, prenditi pure i miei."
Cassie: "Hmm...ma io sono più grassa di te non mi entreranno..."
In realtà poteva pesare sui 60 kg ma c'è da dire che era 1,70.
Io: "Ma che dici, sei molto più alta di me. Comunque stai tranquilla, le felpe le uso larghissime e poi i jeans ti vanno di sicuro..."
Cassie: "Hmm...va bene mi disse." Sorridendomi.
Io: "Apri l'armadio scema!" Mentre tentavo di fargli distogliere lo sguardo da me.
Così aprii l'armadio e disse:
"W-wooow signorina abbiamo gli stessi gusti musicali!" Mi disse quasi gridando.
Io: "Almeno il tuo cervello ancora in qualcosa funziona!" Gli dissi sorridendogli.
Così si prese una lunga felpa dei Beatles bianca e un paio di jeans chiari e mentre si metteva le sue vans bianche ormai consumate gli dissi:
"Se vai in bagno e apri la scarpiera ci sono un sacco di scarpe."
Cassie: "Oh, no grazie mi stai prestando già troppo. Poi non penso che abbiamo lo stesso numero."
Io: "Io ho 38..."
Cassie: "Ecco, io 40 nocciolina nana." Mi disse mentre metteva i lacci nelle scarpe senza legarle.
Cassie: "Allora io sono pronta!"
Io: "Prendo lo zaino e andiamo." Gli dissi guardandola con la coda dell'occhio mentre tentavo di chiudere lo zaino.
Io: "Cavolo! Si è incastrata la cerniera." Gridai mentre tentavo di forzarla.
Cassie: "Aspetta faccio io." Mi disse mentre si avvicinó a me.
Così mi prese la mano che era sulla cerniera e mi disse:
"Vuoi togliere o no quella mano!" Mi disse sorridendomi.
Così scoppiai in una risata e la tolsi.
Aggiustó la cerniera e finalmente eravamo pronte per uscire.
Scendemmo le scale per andare in cucina quando ad un tratto sentii papà quasi sussurrare a mamma:
Io: "Che ci fà papà qui?" Sussurrai a Cassie.
Cassie mi fece segno di stare zitta se no ci avrebbero sentite che spiavamo.
Papà: "Ecco ho firmato, ora non cercarmi più o mi farai avere problemi con mia moglie."
Mamma: "Tranquillo, bisognava solo che firmassi per rinchiudere Arianna!" Sussurró con un tono più alto di papà.
Papà: "Non ti sei saputa prendere cura neanche di nostra figlia!"
Mamma: "Se non saresti scappato di casa con un'altra sarebbe andato meglio!"
Cassie a quel punto mi abbracciò da dietro riscaldandomi con l'enorme felpa. Incominciavano a scendere delle piccole lacrime e Cassie mentre mi stringeva forte a se mi sussurró:
"Shhhh piccola ci sono io, non ti lasceró andare..."
A quelle parole mi girai per piangere sul suo petto silenziosamente mentre lei mi strinse ancora più forte. Così la presi per la mano e uscimmo dall'uscita del salotto senza farci sentire da loro.
Per tutto il tempo Cassie mi stringeva la mano, fino a quando non arrivammo in un posto isolato. Volevo stare sola con lei.
Cassie: "Ora ti propongo una cosa che volevo fare già da tempo con te..."
Io: "Dimmi..." Gli dissi mentre cercavo di pulirmi il naso con la felpa come è il mio solito fare.
Cassie: "Scappa con me..."
A quelle parole rimasi a bocca aperta. Perchè voleva che io scappassi con lei? Ok per salvarmi da questo schifo ma se provasse qualcosa di più per me? Io lo provavo ma non avevo il coraggio per dirglielo. Non sapevo che risponderle, anche se nel profondo del mio cuore sapevo già cosa volevo.
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La distanza di un amore tra due ragazze
RomanceArianna è una ragazza introversa ha 15 anni e mezzo, occhi nocciola e capelli biondi. Soffre di alcuni problemi, ma un giorno la sua vita cambiò conoscendo una ragazza su Facebook di nome Cassie grazie al loro idolo in comune, Avril Lavigne. Con il...