Quel vecchio amico di Mei.

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Erano già sei settimane che Conan e Mei offrivano il proprio contributo all'orfanotrofio, occupandosi delle quattro bambine.

Honoka era senza dubbio la sua preferita: era sempre solare, e cercava di far ridere tutte le altre. Suo padre era morto in un incidente, mentre sua madre era in un casa di recupero, visto che era una delle classiche alcolizzate. Quindi era finita in orfanotrofio, in attesa di parlare di nuovo con sua madre.

Angel invece, era una bambina americana, e, all'età di tre anni, aveva subito un incidente, perdendo la vista. Nonostante ciò, lei sosteneva di vedere cose che nessuno poteva vedere, e di essere, appunto, un piccolo angelo. Almeno, era quello che lei diceva di aver sentito da sua madre, prima che le raccontassero che la donna era spirata.

-Ero in un treno- Aveva detto- Con la mia mamma ed il mio papà. Poi, è sterzato bruscamente ed io non ho visto più niente.

Di Yuki, una ragazzina di dieci anni, non si sapeva molto. E, quando Conan le aveva chiesto qualcosa di lei, quella lo aveva guardato ed aveva detto:

-Io non mi ricordo niente.

E quello lo fece rabbrividire, quasi più dello sguardo vuoto di Angel. Infatti, anche se non lo dava a vedere, aveva il terrore di svegliarsi un mattino e di ritrovarsi di nuovo il padre senza memoria.

Yuki, era di origini giapponesi, e portava degli occhiali rosa. Era impacciata, oltre ad essere la migliore amica di Honoka. Certe volte, Conan la vedeva piangere con un libro in mano.

Ma Mei era sempre li per consolarla.

Infatti, lui era totalmente inesperto. Non sapeva occuparsi dei bambini, e non sapeva cosa fare quando quelle quattro mostravano un problema.

Mei, invece, sapeva come prendere i caratteri differenti di tutte le ragazzine. Perfino quello di Clara, la più grande, con il classico comportamento da emo.

E lo faceva sempre con dolcezza e con un sorriso che Conan aveva visto solo negli occhi della madre, e, ogni tanto, di Sarah.

-Mei! Fra tre giorni è Halloween!- Esclamò Angel, aggrappandosi alla gonna lunga fino alle ginocchia della ragazza- Gira voce che ci sarà una festa!

-Sì- Mei si chinò verso le altre ragazzine, che la stavano osservando, incuriosite- Come mai questa domanda?

Honoka sorrise, mentre Yuki chiuse il suo libro e Clara si tolse le auricolari dalle orecchie.

-Beh...- Sussurrò la dodicenne- Volevamo chiederti se... potevate portarci con voi! Non andiamo mai ad una festa...

Conan abbassò lo sguardo, imbarazzato, e, per la prima volta, vide Mei nella sua stessa condizione.

-Vi porterei...- Borbottò la ragazza- Ma... Non ho un accompagnatore... E bisogna sempre avere due adulti con quattro ragazzine...

-E dove sarebbe il problema? Vacci con quello!- Replicò Clara, indicando Conan con un cenno del capo.

Il ragazzo si sentì avvampare: lui? Andare con lei? Cosa?

-I...IO... NON VADO AL BALLO CON LEI!

-Ed io non avevo intenzione di andarci.- Aggiunse Mei, con una nota di amarezza nella voce.

Il sorriso dal volto di Yuki si spense, ed abbassò lo sguardo, lasciando la gonna di Mei. Anche Honoka, per qualche secondo, smise di sorridere, e Yuki storse il labbro.

Clara squadrò Conan, e, con aria di rimprovero, disse:

-Ma scusa, cavolo arrossisci? Voi siete una bella coppia!

Insieme -Dopo Ricordati di me-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora