Un viaggio al chiaro di luna

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-Ragazzi, vi ho portato i compiti!

Tutti, in classe, si zittirono: quelle erano le parole magiche che potevano spaventare chiunque, anche il secchione della classe.

Conan imprecò mentalmente, appoggiando la stampella accanto alla sedia e guardò il professore, che, con un sorriso cordiale, stava già aprendo la cartellina con i risultati.

-Sei nervoso?- Chiese Seiji, guardando l'amico.

-Non avevo ripetuto granché per il compito, stavo ancora nella fase 'post- sbornia'- Sibilò il ragazzo, osservando con aria nervosa i fogli che tornavano al destinatario.

-Beh, io non sono nervoso.

"Grazie tante"

-Devo ammettere una cosa: alcuni di voi mi hanno davvero deluso, conoscendovi, altri soddisfatto.

Conan emise un gemito, sia per la paura dei risultati, sia perché il prof gli aveva urtato il gesso.

-Kudo, il tuo compito.

Il ragazzo vide il foglio adagiarsi sul suo banco, con la mano del professore che scomparve rapidamente dalla sua vista.

Quasi tremando, girò il foglio per vedere il suo voto.

Ottantacinque su cento.

"Beh, non mi lamento" Sospirò, sollevato.

Guardò sua sorella prendere il compito ed osservarlo rapidamente, senza cambiare minimamente espressione.

Anche Mei aveva fatto lo stesso.

Rachel alzò lo sguardo, e, con le dita, indicò prima un nove e poi un dieci.

"In base alla sua logica contorta ha preso un novanta su cento."

Il fratello annuì, e poi guardò Mei.

Di scatto, la ragazza alzò lo sguardo per guardarlo. Lui arrossì, ma non abbassò lo sguardo.

Lei, proprio come Rachel, fece prima un nove e poi un cinque.

"Novantacinque, bravissima." Sorrise leggermente, tornando a guardare il suo compito.

Si accorse poi, che anche Seiji aveva riavuto il compito, ma c'era qualcosa che non andava: era pallido, osservava il foglio con occhi spalancati e lo stringeva anche troppo forte.

-Ehi, Hattori, che hai?- Chiese Conan, preoccupato.

Non fece in tempo a finire la frase, perché Sonnie cacciò un grido eccitato.

-Cento su cento, ragazzi! Il voto massimo!- Squittì, pavoneggiandosi con la classe.

"Come è possibile? Lei non ha mai preso una sufficienza!"

Conan si voltò allibito verso Seiji, che sembrava ancora peggio.

-Io... Io ho preso tre su cento...- Sussurrò, con la voce di uno che stava per avere una crisi di nervi.

-Cosa?!

***

-Mi dispiace per il tuo voto, Seiji-kun.

Erano usciti da scuola, e Seiji a stento si reggeva sulle gambe. In confronto, Conan sembrava un corridore con una gamba bianca.

Mei, sempre composta, stava osservando Hattori. Sembrava dispiaciuta, per davvero, nonostante il suo classico sguardo vuoto.

-Non... Non capisco come sia successo... Voglio dire... ho sempre studiato, la matematica è il mio forte...- Sussurrò lui.

Rachel lo osservava con sguardo davvero preoccupato, constatò Conan, guardandola.

Insieme -Dopo Ricordati di me-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora