Prima Shinichi, ora Sarah.

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-A parte gli scherzi, dove hai imparato a fare quelle mosse? Fidati, erano pazzesche!- Esclamò Seiji, il giorno dopo.

James rise:

-Dovevate vederla a scuola, ragazzi! Una perfetta Grifondoro, lo dicevo o meno, Albus?

Il fratello alzò gli occhi al cielo, mentre l'altro suo amico, Scorpius, sbuffò:

-James! Possibile che sei così ripetitivo? A scuola dicevi sempre qualcosa del tipo: 'Kuroba è una Grifondoro! Kuroba è mia!'

Il primogenito Potter scoppiò a ridere, e cinse Mei con un braccio:

-E quello che dicevo a scuola lo dico ancora adesso!

Conan era seduto sulla poltrona nel salotto di casa di Mei, assieme alla sorella, Seiji e tutta la combriccola di Hogwarts.

La testa gli girava in maniera incredibile, tipico dopo una sbornia, e ogni tanto andava a vomitare nel bagno.

Rimase ad osservare con sguardo tagliente il braccio di James. Non lo sopportava: lui poteva stare accanto a lei, in quel momento.

E invece no.

Il telefono gli squillò, interrompe solo dai suoi pensieri, e si allontanò, scusandosi con gli altri.

-Pronto?

-Ciao amoruccio dolciotto!- La voce acuta di Sonnie si sentì abbastanza distorta dall'apparecchio.

-Ah, sei tu.- Sbottò Conan, alzando gli occhi al cielo.

-Sì! SEI CONTENTO DI SENTIRMI?

Il ragazzo trattenne a stento un gemito, e si passò una mano fra i capelli.

Allontanò il telefono e trattenne un conato di vomito.

A volte il suo corpo si esprimeva meglio di un 'no'.

-Pronto? Conan?

-Eh? Ah, sì. Ehm...Cosa hai detto?- Borbottò distrattamente.

-Ti ho chiesto se sei felice di sentirmi.

-E io vorrei chiederti che cavolo stavi facendo mentre rischiavo di essere drogato da un pazzo che mi vuole male.

Nessuno rispose per un po', e, quando Conan stava per chiudere la chiamata, la voce di Sonnie tornò a spaccargli i timpani:

-Conan! Amore mio dolcissimo! So che non sono stata presente ieri, perciò stasera ci vediamo, che ne dici?

Conan serrò i pugni: aveva dei seri dubbi su chi sopportava di meno, fra lei e James. Attese qualche secondo, e poi, con il tono più dolce che riuscì a trovare disse:

-Scusa, cara, ma purtroppo non posso accettare. Sai, rischierei di vomitarti in faccia.- E chiuse il telefono.

Tornò nel salotto, dove nessuno aveva smesso di ridere e scherzare.

-Chi era?- Gli chiese Rachel.

-Sonnie.

La sorella alzò gli occhi al cielo, mentre Rose, fino a quel momento intenta ad ascoltare Scorpius, alzò lo sguardo verso Conan.

-Sonnie è la rompi scatole, nonché bimbaminchia?

Rose, per quanto sembrasse dolce e spontanea, molto spesso dimostrava di avere la sfera emotiva di un cucchiaio. Scorpius e James, invece, erano completamente in sintonia: scherzavano e ridevano come se il domani non esistesse, ma almeno il biondo non si atteggiava come Potter. Albus, invece, non partecipava molto spesso alle discussioni; semplicemente, se ne stava seduto a chiacchierare con Rachel, mentre Seiji li osservava.

Insieme -Dopo Ricordati di me-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora