Confessione alla finestra

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[Kaito]

-Sarah, aspetta!- Urlò Kaito, inseguendo la moglie fuori casa e prendendola per il polso.

Lei lo fissò con gli occhi lucidi.

-Te lo scordi, so cosa stai pensando, e non devi farlo. Non puoi affrontarli.

Sarah scosse la testa, irritata. Si liberò dalla presa di Kaito senza guardarlo in faccia.

Odiava quando sua moglie faceva così, quando alzava il muro di ricordi e dolore e si chiudeva dentro. 

Aveva sempre il terrore di non poterla aiutare, e che una parte di lei non sarebbe mai guarita da tutto quello che aveva passato.

Una parte di Sarah sarebbe stata sempre attaccata a Fred, a Tonks, a tutti quelli che aveva perso ad Hogwarts, che l'avevano fatta diventare la donna di cui lui si era innamorato. 

 Nemmeno lei aveva avuto dei veri e propri genitori, e quando l'unica che poteva definire una madre era morta, chissà come si era sentita. 

Era evidente come non volesse recare dolore alla figlia, ma come desiderasse proteggerla.

-Mei non se lo merita.- Sussurrò Sarah -Come possono quei due bastardi mandare una lettera e chiedere di parlarle per migliorare ai loro errori?! 

-Devi ragionare, pensa...

Ma Sarah lo fermò:

-IO PENSO CHE QUEI DUE L'HANNO ABBANDONATA IN FASCE, KAITO! IN FASCE! A NOTTURN ALLEY! HAI PRESENTE IL QUARTIERE PIU' PERICOLOSO DEL MONDO MAGICO?! SE IO NON FOSSI ARRIVATA E NON L'AVESSI PRESA CON ME SAREBBE MORTA! AVEVA SOLO UN MESE!

-Sarah...

-SOLO UN MESE, KAITO! Quale genitore abbandonerebbe il proprio figlio così giovane?! Non me ne importa che non potevano tenerla! L'avrebbero data in affido, no!?

-Sarah, ora smettila.

Kaito la prese e l'abbracciò, mentre lei rimase immobile. Aspettò che si calmasse, e che rispondesse timidamente all'abbraccio.

Quando entrambi si staccarono, Kaito notò che la ragazza stava trattenendo a fatica le lacrime, e gliene asciugò una.

-Mei non merita di soffrire così tanto. Non è giusto. Noi siamo i suoi genitori... E se lei decidesse di andarsene io... Per l'Angelo, mi sto comportando da egoista, vero?

-No.- Replicò deciso lui -Ti stai comportando da brava madre, che si preoccupa per sua figlia. Anche io sono preoccupato per lei, che credi? Lei è la mia bambina, fa parte della mia famiglia, e nessuno ci separerà da lei, chiaro?

Sarah abbassò lo sguardo, rivolgendolo alla porta di casa Kudo che si stava riaprendo per accogliere Shinichi, che non si era accorto di loro due.

-Nessuno può separarci da Mei, se non Mei stessa.- Dichiarò.

[Rachel]

Alla fine Conan l'aveva riaccompagnata a casa di nascosto, evitando la madre, che era andata a riposare da un pezzo. 

Le aveva anche preparato una tazza di latte caldo, messa sotto il piumone e abbracciata.

Si sentiva in colpa per lei, ma non ne aveva motivo: era il fratello migliore del mondo. 

Ed ora Rachel si ritrovava con la tazza fumante di latte in mano, lo sguardo perso e il cuore spezzato. Non era giusto, eppure... Eppure doveva aspettarselo. Loro due erano sempre e stati solo amici. Lui non provava niente per lei. 

Rachel e Seiji, migliori amici per sempre.

Ma lei non lo accettava. Lei voleva essere più di un'amica. Ne aveva parlato tanto con Mei, era stata la prima a saperlo. Quando le aveva chiesto consiglio, poi, lei si era imbarazzata non poco. 

Insieme -Dopo Ricordati di me-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora