Seiji non si tocca.

328 27 100
                                    

[James]

Cavolo.

James non aveva mai pensato di essere stato visto sotto quell'aspetto: uno psicopatico che desiderava Mei. Un piccolo Yandere, come li chiamavano quei giapponesi.

Lui non era così, non voleva sembrare così.

Non voleva diventare così.

Di solito non gli sarebbe importato niente riguardo quello che dicevano gli altri sul suo conto, ma quel Conan aveva fatto breccia nel suo orgoglio.

Lui non appariva davvero così agli occhi di Mei, giusto? Se no perché gli sarebbe dovuta restare accanto? Essere la sua migliore amica per tutti quegli anni...

L'aveva vista sull'Hogwarts Express da bambini. Sua madre l'aveva salutata un un bacio sulla guancia e un abbraccio, con il padre che per poco non scoppiava a piangere.

Le era andato vicino, perché aveva visto che era in buoni rapporti con Teddy Lupin, che era anche un suo conoscente, e quindi voleva saperne di più.

Mei era una ragazzina chiusa e taciturna, ma, in poco tempo era riuscita a farle scappare un sorriso.

Era convinto che quel sorriso fosse il più bello che lei avesse mai rivolto a qualcuno, e che lui fosse davvero speciale per lei.

Ma poi c'erano i sorrisi per Conan, quel bambino babbano che l'aveva ferita, che l'aveva allontanata per sette anni.

James c'era sempre stato per Mei, e ora Mei aveva scelto Conan.

Dove aveva sbagliato?

Voleva proteggerla da tutta quella sofferenza che Mei si portava dentro, che Conan poteva recarle, eppure era lui il vero motivo della sofferenza della sua migliore amica.

Migliore amica.

La ragazza con cui aveva litigato al quarto anno, che gli rispondeva a tono quando faceva lo sbruffone, che non approvava tutte le sue imprese suicide, ma che in alcune era ben lieta di aiutarlo. La ragazza che lo aveva superato a Quidditch, diventando una Cercatrice professionista. Quella che c'era sempre stata nei suoi momenti di debolezza, quella sempre pronta a prendergli la mano e a fargli un caloroso sorriso, ad abbracciarlo, a dargli degli schioccanti baci sulla guancia, a dirgli che finchè fossero rimasti uniti, non sarebbe mai successo niente di male.

Migliore amica.

La ragazza che aveva ricambiato la sua amicizia nel migliore dei modi, che lo aveva aiutato e gli era restata affiancato come lui aveva fatto con lei, come una sorella fragile che ti conosce a memoria e che vuoi proteggere.

Come una sorella.

Il loro rapporto era meraviglioso, e lui lo stava rovinando.

James si girò, allontanandosi da Conan senza nemmeno parlargli. Forse era vero: Conan doveva proteggere Mei da tutti i pericoli che avrebbe incontrato nella sua strada...

...e anche da James.

[Rachel]

Rachel era seduta sul divano di casa Hattori guardando diritta davanti a se.

"Seiji... Sono proprio una cretina." Si alzò lentamente, guardando l'orologio: i genitori di Seiji stavano tardando anche troppo.

Conan rientrò in casa, con l'aria corrucciata.

-Che succede?- Chiese lei.

-Potter.- Disse il fratello- È venuto qui per niente, a quanto pare, se non a minacciarmi di fare in modo che fra me e Mei non ci sia nulla. Poi se ne è andato, perché forse gli ho chiuso quella boccaccia.

Insieme -Dopo Ricordati di me-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora