Chapter 13 "Zoo"

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Dormire quella notte,mi fu particolarmente difficile. Il mio cervello non fece altro che mandare e rimandare avanti e indietro l'episodio successo qualche ora fa,come fosse un "recap" di una serie televisiva.

Ogni volta che si parlava di ragazzi,ero un caso perso. Non mi notavano mai,ma Louis,no.

Lui mi vide e mi voleva.

Questo era quello che pensai. 

Mi girai,alla mia destra, verso il comodino e vidi la sveglia segnare le dieci del mattino.

Non volli alzarmi dal letto.   Così comodo... 

Riuscì ad alzarmi con tutte le mie forze e mi diressi verso il bagno. 

Dopo aver speso quasi mezz'ora in bagno,lisciandomi i capelli e truccandomi per poter essere decentemente presentabile,scesi in cucina.

Non potevo di certo,farmi vedere nel mio pigiama di
Winnie the Pooh e con i capelli gonfi e sparati in aria dai ragazzi e da Louis.

Arrivata in cucina,vidi mia madre preparare la colazione per tutti. 

"Buongiorno,mamma" le baciai una guancia,lei ricambiò il gesto.
"Tesoro,dormito bene?" - "Sì,grazie."

Insomma....  Non potevo dire a mia madre che un figo super megagalattico avesse cercato di baciarmi ieri sera,sotto la pioggia,e che il figo in questione fosse Louis. Non avrebbe smetto di fare domande.... 

Presi del succo dal frigorifero e lo bevvi tutto d'un sorso.

"Tesoro,mi dispiace,ma devi continuare a preparare tu la colazione. Sono in ritardo e devo andare a lavoro."

"Nessun problema,vai pure" dissi mentre iniziai a preparare dei pancakes.

Mi salutò e corse via. Decisi di mettere un po' di musica,tenendola ad un livello non troppo alto,per non disturbare gli altri e partì Backseat Serenade degli All Time Low.

Mentre muovevo a tempo i fianchi,improvvisai che il cucchiaio di legno fosse un microfono e cantai.

Feci una giravolta e quando mi girai verso la porta di ingresso vidi Louis,in mutande a ridere.

Rimasi immobile e arrossì.

Tornai alla normalità facendo finta che l'episodio di prima non fosse successo e tornai a concentrarmi sui fornelli,cosa che trovai molto difficile sapendo che Louis mi stesse fissando indossando solamente una maglietta e dei boxer neri. 

"Spero che ti piacciano i pancakes" dissi mentre posai i pancakes sul tavolo.

Caspita,mia madre si era data da fare.Sul tavolo c'era tanto di quel cibo che avremmo potuto sfamare un esercito.

Mi ringraziò e si accomodò.

Non toccò cibo ed iniziai a preoccuparmi... 

Non parlare di ieri sera...non parlare di ieri sera.  

"Amy,dobbiamo parlare,siediti per favore." 

Aprì la bocca per parlare ma lo interruppi subito.

"Riguardo al bacio di ieri sera,stai tranquillo,capisco se mi chiedi di dimenticarmelo.." abbassai lo sguardo sul mio piatto di pancakes.

"Cosa? Oddio no,non è questo che volevo dirti"
Lo guardai e vidi che mi prese entrambe le mani nelle sue.

"Tu mi piaci e anche tanto,credo di aver corso troppo velocemente. Mi dispiace di averti spaventata.. Possiamo far finta che non sia accaduto nulla e ricominciamo da capo,ti prego?" mi guardò. 

"Okay" 

Tolse le mie mani dalla sue e mi tese la mano destra.

Non riuscì a capire.. e lo guardai stranita.

"Piacere,sono Louis" Scoppiai a ridere. "Non così da capo."






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Scesi per andare a fare colazione,quando mi fermai sulle scale non appena sentì le voci di Amelia e di Louis.

"Tu mi piaci e anche tanto,credo di aver corso troppo velocemente. Mi dispiace di averti spaventata.. Possiamo far finta che non sia accaduto nulla e ricominciamo da capo,ti prego?"

E bravo il mio Tommo. 

Aspettai qualche secondo prima di entrare.

"Buongiorno,piccioncini" dissi entrando con un sorriso a trentadue denti.

Louis sbuffò alzando gli occhi al cielo mentre Amelia mi fucilò con lo sguardo.

Mi sedetti mentre Amelia si era alzata portandomi dello zucchero e si risedette chiedendomi dove fossero Harry e Liam.

"Probabilmente staranno  ancora dormendo"

Presi un muffin che sembrava avesse le gocce di cioccolato e iniziai a masticarlo.

Realizzai subito dopo che quelle gocce non erano nient'altro che uvetta.....





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Finalmente eravamo allo zoo.

Io e Louis eravamo rimasti da soli. Niall,Liam e Harry con una scusa banale corsero via lasciandoci da soli.

Ci sedemmo su una panchina ma nessuno dei due parlò.Davanti a noi c'era un piccolo laghetto.

"Come si chiama il pesce che ha sempre il raffreddore?" si girò  a guardarmi e aspettò una mia risposta.

"Non saprei " alzai le spalle.

"Acciu....ga" scoppiò a ridere.

"Che battuta pessima" risi piano - "Aspetta,ne ho una" lo guardai "Perché le fragole sono rosse?"

"Mh,non saprei"disse confuso.

"Sono rosse,perché soffrono d'orticaria" risi.

"Sai è per questo che mi piaci,sei te stessa" mi complimentò.

Sorrisi e mi portai una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

"Oh,ma guarda" indicai dietro di lui.  "C'è la tua famiglia!" 

Dei piccoli cuccioli di anatra stavano seguendo la madre ed erano terribilmente adorabili.

Si girò e rise.

"Oh,guarda" indicò un punto dietro di me - "C'è anche la tua famiglia."

Il punto che Louis indicò si rivelò essere un recinto di marmotte,risi come non mai.

Sentì di essere nel posto giusto con la persona giusta.

Photo; lwtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora