Io ci sono ancora.

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Pov's Azura

Mi ritrovo ancora qui, ancora una volta, calpesto per l'ennesima volta il suolo su cui ho perso ben due sorelle. So che ho ancora tante cose da risolvere, vendicherò ancora una volta la mia famiglia come feci un tempo, nulla mi può fermare chi ci prova muore. Sono fatta così la vita non perdona, non da nulla per scontato e nemmeno io intendo farlo. Erano anni che spiavo Aurora, il motivo? Non lo conosco nemmeno io, sapevo che stava male ma più di tutti lei è sempre stata la più forte, anche se io lo ero di più...

"Sei sempre la solita arrogante"

Urlaì di gioia, semplici ma vive parole della mia sorellona!!

"Lo sapevo che non potevi essere morta per davvero!"

Dissi usando il canale telepatico tra gemelli.

"Ma certo che no, c'è non proprio. Esiste un modo affinchè io possa tornare ma è pericoloso ed ora ci sono altre prioritá"

"NO! Ti sbagli tu sei la mia pripritá unica e sola"

"URY. ascoltami tieni gli occhi aperti e copri le spalle di Jessie. Non sará l'ultima volta che parleremo"

"Ci puoi contare sorella!"

Lo sapevo che Aurora non poteva essere morta per davvero, noi Mills ritorniamo sempre indietro.

Pov's Jessie

Ho passato tutta la giornata tra appostamenti, controlli e riunioni infinite senza capo ne coda.
Ero stremata ma non potevo darlo a vedere Azura era scomparsa dal nulla ma avevo una vaga idea sul dove fosse. Riviveva le sensazione della perdita di Aurora come fosse una droga.

-Pablo aggiornami- dissi

-Allora nella parte est ed ovest è tutto tranquillo, un gruppo sorveglia il sud del campo e tra poco andremmo a controllare a Nord- mi rispose lui

-Perfetto Pablo, mi raccomando occhi aperti- dissi

Era così simile ad Aurora e non mi sarei mai perdonata se gli fosse sucesso qualcosa. Appena se ne andò qualcun'altro entro come una furia.

-Cosa succede Ury- le chiesi

-Aurora è viva!- mi disse lei

-Cosa stao dicendo!! Stai diventando pazza?-

Dissi scioccata, ricordando ogni secondo, ogni grammo di terra che via via ricopriva il corpo morto della mia amata amica.

-Fidati Jessie ci ho parlato tramite il canale telepatico tra gemelli-

-E cosa vi siete dette?- chiesi

-Mi ha det...-

La porta si spalancò rivelando un' infuriato Jack che con la sua presenza interuppe Ury.

-Azura Sparisci- esclamò lui

-Affogati Jack- disse Azura

-Cosa vuoi Jack?!- dissi

-Dobbiamo parlare.- esclamò lui

-Di cosa?- chiesi alzandomi dalla sedia ed avvicinandomi a lui

-Soli.- precisò

-Non ci sono segreti tra me e la mia seconda- gli risposi

-Non fare la testarda Jessie È importante.-

Contrattacò guardandomi diritto negli occhi con una certa intensita. A volte rimanevo ammaliata da quei occhi di gliaccio e quei capelli dorati.

-Ok Ury vai ci sentiamo dopo-

-Sicura Jessi? Lo posso buttare fuori- mi disse

-Provaci brutta meticcia-

-Fatti sotto Stronzo-

-Finitela- ringhiaì

-Ury vai pure e tu hai solo cinque minuti- dissi rivolgendomi a Jack.

-Parla ora- gli dissi appena Ury chiuse la porta.

-Cosa credi di fare tenendomi lontano da te dal comando del branco e da tutto ciò che comporta-

-Non sei autorizzato a chiedermi nulla Jack- mi limitai a dire

-No! Ora mi spieghi- insite lui

-Mi fa male stare accanto a te-

Dissi fissandolo dritto in faccia

-Ti fa male e secondo te il tuo comportamento come mi può far sentire?!-

mi afferò il braccio come se la sua vita dipendesse da ciò.

-A me non m'importa-

dissi abbassando un secondo lo sguardo sulla presa che esercitava sul mio braccio.
Era quasi un dolore piacevole averlo accanto, a volte le sensazioni non combaciano per nulla con la ragione che fa a pugni con il cuore e con la mia lupa che vorrebbe librarsi nel ambiente con il suo mate al seguito.

-Mi rendi pazzo-

Esplose lui schiacciandomi al muro, smorzandomi il respiro, riampiendomi del suo odore opprimente ma liberatorio allo stesso tempo.

-Lasciami-

Dissi anche se la mia mente urlava il contrario.

-No-

-Si-

-No-

-Si-

-No-

-Finiscila sembriamo due cuccioli- dissi innervosita

-Non credo che un cucciolo farebbe questo-

Come un fulmine si abbate sulla madre terra egli si fiondò sulle mie labbra come se fossero un nemico, ma la voracitá con cui mi baciava faceva intendere tutt'altro che collera o rancore ma solo una voglia d'appagare un desiderio che lo stava consumando.Presa dal momento ricambiaì il bacio con quasi la stessa intensitá, come se il mio corpo non mi appartenesse più; alla fine siamo tutti fatti d'istinto ed il mio mi stava portando all'autodistruzione.

Non Sono Tua! Ribelle.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora