50 Shades of Pink > Larry [traduzione italiana]

《Afternoon Dessert》

Attenzione: smut
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Pink

"Benvenuto nella mia dimora," canticchiò Harry mentre apriva la porta del suo appartamento. "Sei proprio disordinato, babe," risi piano e lui sbuffò. "Oh stai zitto tesoro. Tu sei più che un casino a letto*" ammiccò verso di me mentre chiudeva la porta alle nostre spalle. "Fottiti," gli lanciai un'occhiataccia giocosa. "Fotterei volentieri te, dolcezza," fece le fusa, tenendomi stretto contro il suo petto. "Sei un bastardo insolente," ridacchiai e gli circondai lentamente il collo con le braccia.

"Ma almeno sono il tuo bastardo insolente," trattenne una risatina e mi sollevò dal pavimento, facendomi squittire e gli avvolsi le gambe intorno alla vita. "Non mi sono nemmeno tolto le scarpe, scemo!" Miagolai e lui rise fragorosamente. "Allora toglitele, principessa," tubò e roteai scherzosamente gli occhi prima di togliermi con i talloni le mie converse basse rosa. "Le ho tolte." Sorrisi e nascosi il viso nell"incavo del suo collo. "Allora saliamo nella mia stanza," ridacchiò e gli sorrisi dolcemente quando sentii i suoi passi allontanarsi verso la sua stanza.

Mi scollai dal suo corpo una volta che ebbe aperto la porta, guardandomi intorno per trovare qualcosa fuori posto. "Oh, la tua stanza è sorprendentemente decente," ridacchiai, lasciandomi cadere sul suo letto e lisciando la mia gonna svasata rosa. "Mhm," canticchiò e si chiuse la porta alle spalle prima di spingermi delicatamente sul letto, mettendosi a cavalcioni sulla mia vita. Gli sorrisi dolcemente, il mio crop top rosa a maniche corte con dei gattini sollevato più del dovuto, mostrando la mia piccola pancia.

"Sei così carino," tubò, sfregando delicatamente le dita sulla mia pelle, causandomi la pelle d'oca sulle braccia. Arrossii e avvolsi le braccia intorno al suo collo, mordicchiandomi timidamente il labbro mentre lo guardavo. Lui sorrise soltanto e si chinò lentamente, strofinando le labbra sulle mie. "Non stuzzicarmi," sussurrai contro le sue labbra, tirandomelo più vicino in modo da far unire le nostre bocche. Emise un gemito dal profondo della sua gola mentre le nostre labbra si muovevano in una danza lenta, strisciando lentamente i denti sul suo labbro inferiore prendendolo alla sprovvista.

"Senti chi parla," ridacchiò lui e risi piano. "Sono un ragazzo bisognoso, va bene? In più non mi sembra che ti dispiaccia, giusto?" Feci un sorrisetto e lui scosse le spalle prima di lasciarmi un bacio leggero sul naso, facendomi miagolare e ridacchiare. "Tesoro?" Canticchiò, accarezzandomi la guancia con il pollice. "Hm," risposi, spingendomi contro la sua mano e socchiudendo gli occhi. "Ti dà fastidio se fumo un po'?" Mi chiese, appoggiando brevemente le labbra sulla mia guancia. "Mm non mi dà fastidio, babe. Non è la prima volta che vedo una sigaretta," ridacchiai e gli lasciai un bacetto sulle labbra.

Lui sorrise e rotolò via dal mio corpo. Roteai scherzosamente gli occhi e mi sedetti al mio posto, inclinando la testa affascinato mentre accendeva la sigaretta che teneva tra le labbra. Spense l'accendino e si appoggiò alla testiera del letto, espirando lentamente il fumo tossico, in modo da creare una nuvoletta sopra il suo naso che si disperse a poco a poco nell'aria. Mi morsi il labbro e gattonai verso di lui, sedendomi sul suo grembo e guardandolo con uma scintilla di curiosità. Lui sollevò lo sguardo e accennò un sorrisetto, facendo luccicare gli snake bites sotto la luce. Ridacchiai e gli rubai la sigaretta dalle labbra, regalandogli un sorriso malizioso quando sollevò lo sguardo su di me. "Voglio che ti togli la maglietta," mormorai, tirandogli l'orlo della maglia.

Non se lo fece ripetere due volte e questa volta mi misi la sigaretta tra le mie labbra, prendendo un tiro lento e rilasciando il fumo sul suo viso. "Vedo che hai già fumato prima d'ora, principessa?" Ridacchiò, afferrando la sigaretta dalle mie dita. "Ovviamente. Non sono così innocente," sorrisi sfacciato e gli circondai il collo con le braccia mentre la sua mano libera era appoggiata sulla mia coscia, sfregando la mia pelle con il pollice in modo rassicurante. Improvvisamente apparve sul suo viso un sorrisetto provocante e seppi subito che stava escogitando qualcosa. Ad essere onesto, ciò mi piacque più del dovuto.