《Details》

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Punk

Accarezzai lentamente la sua schiena mentre dormiva, adorabile come un gattino, di tanto in tanto dei piccoli sbuffi abbanfonavano le sue labbra semiaperte. Mi voltai verso il cellulare che squillava e lo afferrai. "Louise" ridacchiai e accettai la chiamata. "Ciao, è il telefono di Louis," salutai, cercando di mantenere il tono di voce basso e meno rumoroso possibile. "Harry? Perchè hai risposto tu?" Ridacchiò e roteai gli occhi. "Louis sta dormendo in questo momento. Che succede?" Chiesi, accarezzando lentamente la curva della schiena di Louis. "Dovevo raccontare una cosa a Louis ma sta dormendo. Digli di tornare a casa quando si sveglia!" Squittì lei e ridacchiai.

"Va bene. Ciao," dissi e chiusi la chiamata nello stesso momento in cui si svegliò Louis. "Hey dolcezza, ti ho svegliato?" Dissi dolcemente, accarezzandogli la guancia mentre riapriva gli occhi, lasciandosi sfuggire un piccolo sbadiglio. "No," sorrise assonnato e gli sorrisi di rimando, baciandogli il naso. "Louise vuole che torni a casa," mormorai, pettinandogli la frangia morbida come una piuma. "Proprio adesso?" Disse leggermente intontito, con la voce debole a causa del sonno. "Mhm. Vuole raccontarti una cosa," feci spallucce, strofinando il pollice sulla punta del suo naso.

Lui canticchiò in risposta e spinse il naso contro il mio pollice ridacchiando. "Sei così tenero," borbottai e lui rise. "Lo dici tutte le volte," squittì con un sorriso così ampio che gli erano apparse delle rughettine ai lati degli occhi. "Perchè è vero. Anche se non è tua intenzione sei sempre fottutamente tenero," fece un sorrisetto, accarezzandogli le guance calde e rosa. Baciò velocemente le mie labbra e si spostò dal mio corpo, la sensazione del suo calore che mi abbandonava lasciandomi infreddolito mi fece sbuffare infastidito.

"Torna a letto," piagnucolai, stringendogli forte i fianchi mentre lui cercava di dimenarsi ma, con uno squittio acuto, cadde nuovamente sopra il mio corpo. "Haz devo tornare a casa," ridacchiò, guardandomi negli occhi con un piccolo broncio. "Non succederà niente se resti qui con me ancora un po'," dissi sulla sua pelle, lasciando un bacio leggero sul succhiotto che avevo fatto sul suo fianco non molto tempo prima. "Certo che sì, Louise è una donna molto esigente e se non sarò da lei entro pochi minuti urlerà sicuramente. A meno che non succeda qualcosa che le faccia dimenticare il motivo della sua rabbia," sbuffò e gemetti.

"Mentirò per te allora. Il mio fascino funziona con tutti," sorrisi contro la sua pelle e iniziai a stampare baci sul suo fianco, sollevandogli la gonna per avere accesso a più pelle. "No, tu sei mio. Il tuo fascino è per me e nessun altro. Non userai il tuo fascino su nessuno eccetto me," ordinò, con la voce che diventava sempre più debole ad ogni bacio che gli imprimevo sul gianvo. "Va bene principessa. Fai ciò che ti rende felice." Sussurrai, baciandogli un punto dietro l'orecchio mentre gli accarezzavo i fianchi nudi.
"Allora posso farti un succhiotto? Per rendermi ancora più felice?" Miagolò con falsa innocenza, usando la sua voce dolce come il miele.

"Sono tutto tuo, piccolo," ridacchiai e mi sdraiai contro la spalliera del letto.

Pink

Sorrisi e gattonai verso di lui, mettendo una gaba tra le sue mentre mi avvicinavo maggiormente. Avvolsi le btaccia intorno al suo collo e mi sporsi per un bacio casto, gicherellando con i capelli sulla sua nuca mentre le sue mani vagavano sul mio corpo seminudo. Ridacchiai leggermente sulle sue labbra mentre lui faceva scorrere le dita sui miei fianchi. "Fa il solletico," miagolai e iniziai a baciargli il collo e la mascella, mordicchiandogli a tratti la pelle per sperimentare nuove cose perchè... spero vivamente di stare facendo la cosa giusta.

Se YouTube non fosse esistito probabilmente non gli avrei mai chiesto di fargli un succhiotto, è già abbastanza imbarazzante. "Sto andando bene?" Gli chiesi insicuro, percorrendogli il collo con le labbra fino ad arrivare al suo pomo d'Adamo. "Stai andando benissimo, angelo," mormorò. Sentii la sua voce vibrare sotto le mie labbra. Sorrisi felice e contrassi le labbra sul punto appena sotto il suo pomo d'Adamo, riempiendomi le orecchie con i suoi gemiti gutturali affondò le unghie nei punti più carnosi dei miei fianchi.

Succhiai lentamente in quel punto che avevo capito essere il suo punto debole, aggrappandomi forte alle sue spalle. "Ok cazzo," ansimò con la voce graffiata e profonda. Spinsi i denti nella sua carne e mi staccai lentamente con un pop, lenendo la pelle arrossata con la lingua. Harry emise un piccolo sbuffo quando mi allontanai dal suo collo. "Il viola ti sta bene. Dovresti indossarlo più spesso," gli feci l'occhiolino e gli lasciai un veloce bacio sulle labbra. "Mm davvero? Allora dovremmo rifarlo più spesso," mi fece l'occhiolino di rimando e risi, appoggiando le mani sul suo petto. "Ora rimettiti la maglietta perchè stiamo per andare a casa mia," sorrisi e lo baciai all'angolo delle labbra prima di alzarmi dal letto per la seconda volta. "Bene," borbottò e raccolse la maglietta dal pavimento mentre mi risistemavo la gonna.

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"Sono a casa dolcezza!" Urlai appena entrai nell'appartamento. "Amore mio!" Niall scoppiò a ridere e ridacchiai anche io, togliendomi le scarpe prima di entrare in soggiorno dove tutti gli altri si erano già seduti. "Hey Haz," lo salutò Louise e lui le fece un cenno con la mano un risposta dalle mie spalle. Sorrisi e mi girai verso di lui per poi lasciargli un bacetto sul mento. "Ora dovrei andare, devo lavorare su un tatuaggio enorme di un cliente, ci vediamo stasera okay?" Sorrise, grattandomi la testa come se fossi un gattino. È fortunato che non mi dispiaccia, in fondo.

"Devi per forza?" Misi il broncio, circondandogli il collo con le braccia. "Mhm. Se non finisco in tempo verrò rimproverato, principessa," sussurrò facendo scivolare le braccia fino alla mia vita e baciandomi dolcemente la fronte. "Okay," dissi imbronciato e salii sui suoi stivali per baciarlo velocemente. "Prendetevi una stanza piccioncini!" Ci canzonò Niall. "Niall!" Lo riprese Liam e ridacchiai, ancora con le labbra su quelle di Harry. "Ci vediamo dopo," sussurrai e gli diedi un ultimo bacio prima di scendere dai suoi stivali. Lui salutò tutti gli altri e premette un bacio casto sulla mia guancia. "Ciao tesoro, ti amo," sussurrò e riteai gli occhi scherzosamente.

"Ti amo anche io. Ora vai, prima che ti licenzino," ridacchiai e lo spinsi via. "Va bene, va bene," rise e uscì dall'appartamento. Sospirai e mi girai verso i miei amici che ora sorridevano in modo inquietante. "Che c'è?" Sollevai un sopracciglio mentre prendevo posto sul pavimento, di fianco a Louise e di fronte a Niall e Liam, come se stessero per raccontarci qualche vecchia storia sulla guerra. "Che succede, mamma e papà?" Li presi in giro, appoggiando la guancia sul ginocchio di Niall. "Stai zitto Louis," sbuffò Niall e risi prima di sistemarmi più comodamente.

"Allora, cosa dovevi dirmi?" Inclinai la testa verso Louise che arrossì all'istante a causa dello sguardo che le stavo rivolgendo. "Beh uh... le ho parlato oggi," iniziò lei e spalancai gli occhi mentre un enorme sorriso spuntò sul mio volto. "Allora, cos'è successo?" Squittii avvicinandomi a lei mentre mi mordevo il labbro con impazienza. "Stai calmo!" Rise Louise e si strofinò i palmi delle mani sui jeans. "Mi ha detto il suo nome. Alise Keenan. Sospirò con gli occhi che le brillavano e seppi subito come sarebbe andata a finire. "E poi?" Ammiccai incrociando le braccia e aspettando che lei continuasse il suo racconto. "Ho iniziato a flirtare con lei e ha capito subito le mie intenzioni, così dopo pochi minuti anche lei ha iniziato a flirtare con me. Aspetta, ti racconto anche la sua battuta di abbordaggio perchè è stata davvero troppo adorabile," disse esaltata, con un sorriso talmente ampio che le era addirittura spuntata una fossetta all'angolo della bocca. "Mi ha detto che aveva perso qualcosa, perciò mi sono preoccupata e ho subito cercato di capire cosa avesse perso. Lei mi ha risposto, con un espressione così tenera che stavo per svenire, che aveva perso il mio numero. Riesci a crederci? Era così piccola e tenera e ugh non potevo non darle il mio numero. Allora le ho scritto le cifre sul braccio e ora sto aspettando che mi mandi un messaggio," parlò a raffica, con le guance scarlatte e il labbro inferiore tra i denti.

"Sì!" Esultai e la stritolai in un abbraccio facendola prima sobbalzare e poi ridere. "Finalmente! Oh mio Dio sono così contento per te!" Simulai dei singhiozzi, facendo finta di asciugarmi le lacrime e tirando sù col naso. "Okay ho capito! Ora lasciami andareee," Esclamò ed abbandonai la presa, facendola cadere all'indietro. "Penso di riuscire a comprendere il dolore che ti abbiamo causato quando ti è successa la stessa cosa con Harry," borbottò e le sorrisi dolcemente. "Non so di che cosa stai parlando," canticchiai con voce innocente e lei roteò gli occhi.

"Sono solo dettagli."

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N/T
Sono di nuovo sparita per un po' ma eccomi qui con un nuovo capitolo! Più vado avanti con la traduzione più mi rendo conto che questa storia non è scritta proprio benissimo, ci sono molte ripetizioni e le frasi sono quasi tutte coordinate con poche subordinate. Non so se lo noto solo io proprio perchè traduco oppure no, quindi mi farebbe piacere se lasciaste un commento con la vostra opinione, grazie mille ^^

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 28, 2016 ⏰

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50 Shades of Pink > Larry [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora