Mi sveglio a causa del rumore della forte pioggia, mezza assonnata mi alzo dal letto e mi dirigo a vedere se Mattia é sveglio.
Lo trovo ancora a dormire, sul divano.
Mi avvicino a lui piegandomi sulle ginocchia e lo guardo mentre dorme, é carino, sembra un bambino.In realtà tutti gli uomini, sembrano ancora un pò bambini. Quando magari, anche a vent'anni ricevono un regalo, e iniziano a saltellare dalla felicità, oppure proprio quando dormono.
Mi viene da ridere se penso a Mattia che dorme col pollice in bocca, sarebbe uno spettacolo meraviglioso.Prendo i miei vestiti, finalmente asciutti e mi dirigo in bagno a lavarmi e vestirmi. Per essere un uomo, che vive solo, Mattia ha una casa molto sistemata, ben curata, anche se mon credo sia lui a fare le faccende domestiche.
Sbircio tra i vari mobili della cucina e provo a preparargli una colazione, non dico buona, data la mia scarsa abilità nel cucinare, ma almeno decente.
"Mi sorprendono i tuoi occhi, quasi chiusi, poi accesi spalancati in me, dici sorridendo: sognavo di te"
Quando mi volto vedo Mattia con un mezzo sorriso sul volto e uno sguardo ancora assonnato
"Buongiorno" sussurro in preda all'imbarazzo
"Buongiorno a te, dormito bene?"
"Benissimo, e tu?"
"Ho sognato di te" socchiude gli occhi aspettando la mia risposta, che però non arriva, rimango totalmente imbarazzata, senza sapere che dire "ma non te lo racconto, hai preparato la colazione vedo"
"Emh, si" provo a pronunciare qualche parola, nonostante abbia la gola in fiamme, dopo la sua affermazione
"Spero solo che non m'avveleno a mangià sta roba"
"Sei il solito idiota Mattia, volevo farti 'n piacere"
"Se me fai morì poi il piacere o faccio io a te"
"Ah, questo sicuramente" borbotto acida.
Certe volte, il suo modo di essere é così strano, insopportabile, irritante, eppure certe volte non ne puoi far a meno, deve essere una delle sue doti migliori.
"Mangià va"
"No Mattia, non ho fame"
"Non hai mangiato neanche ieri"
"E allora?"
"Allora se non voi sbatte a terra vedi de mangiatte quarcosa"
"Non ho fame, mangeró a pranzo"
"No, mangia adesso"
"Scusa ma che te cambia se mangio mo o fra cinque ore?"
"E me lo chiedi? Non voglio che te senti male a casa mia"
"Beh, se é per questo tranquillo, che mo me ne vado da casa tua" pronuncio le ultime parole facendogli il verso
"No, t'accompagno io dopo, non vedi che piove?"
"Me ne frego della pioggia, non voglio sta quà co te, certe volte non ti sopporto proprio"
"E perché mai? Io che tento d'esse gentile" ridacchia
"Gentile tu? Non ci riesci manco per un momento, sei irritante, prepotente, arrogante, insopportabile, stupido, acido, insensibile, potrei continuà in eterno"
"È vero" si avvicina a me "sono irritante, prepotente, arrogante, insopportabile, stupido, acido insensibile" imprigiona il mio corpo con il suo "ma tu te stai a prende proprio na cotta pe me eh" il suo volto è vicinissimo al mio, sento il suo respiro sulle labbra, sento il cuore battere all'impazzata, le gambe quasi cedere, ma non posso dargliela vinta cosi.
"Ti stai sbagliando di grosso, forse quello che c'ha na cotta qua sei te Mattia, o mi sbaglio?" Mi guarda sgranando gli occhi, poi un mezzo sorriso, che sia riuscita a metterlo in difficoltà?
"No, non ti sbagli, io non l'ho mai negato, tu invece, da ragazzina, si"
"Ma smettila e spostati"
"No, non mi sposto, infondo pure te ce stai bene così vicino a me"
"Veramente no, mi da fastidio respirare la tua stessa aria"
"Ah ti da fastidio?"
"Parecchio" replico a denti stretti
"Allora a questo punto" sorride non finisce la frase e mi stampa un bacio sulle labbra "ora come la mettiamo?"
******
Due capitoli in un giorno! Ditemi chi é che vi pensa così eh? Eh?
DEDICA SPECIALEEE *rullo di tamburi*
Alla mia amica Arianna, fan numero uno del racconto, infatti il capitolo l'ho scritto oggi per lei.
Amami.
Tornando a noi, a voi che ve ne pare?
votate e commentateeee
Elena❤❤