(Leggete le note autore, importante.)
Il mio unico intento era quello di rilassarmi sotto la doccia, ma evidentemente ero troppo stressata a pensare ad altro per potermi rilassare. Così, stavo seduta sul divano con il pigiama mentre alla TV trasmettevano Sam e Cat. Prendetemi per stupida, ma amavo quella serie televisiva..in qualche modo non mi faceva pensare che fra pochi minuti sarebbe entrata mia madre dalla porta d'ingresso, invitata da Louis.
Quest'ultimo era impegnato a modo suo a mettere in ordine la tana, ovvero la sua stanza. Per ordine intendo buttare le cose dentro l'armadio, fare il letto come prima capitava.Non era l'agitazione, ma avevo solo paura che avrebbe detto qualcosa che mi avrebbe ferito..perché tutte le cose che diceva erano vere. E si sa che la verità fa male.
Il cuore sobbalzò istintivamente non appena il rumore del suono del citofono riempì la casa, chiusi gli occhi prendendo aria che poi buttai successivamente in un lungo sospiro.
Mi alzai dal divano, non avevo nulla contro di lei ma non sentivo neanche nulla. I miei sentimenti erano impassibili, perché si. Con il tempo si perdona ma io non dimentico.
Aprì la porta d'ingresso subito dopo aver aperto il portone, non dissi neanche chi era. Non avrei avuto la voce."Louis!– esclamai ma subito dopo la voce si abbassò di qualche tono– la mamma è arrivata." Quasi mormorai. Lui non perse tempo ad apparire in salotto, il ciuffo adesso spettinato in fronte. Indossava una tuta con sopra delle calze di lana che mi avrebbero fatto ridere se non ci trovassimo in questa situazione per me abbastanza delicata.
Sentì dei piedi trascinarsi nel tappeto difronte la porta, un'abitudine che aveva sempre avuto. Mi rannicchiai nel divano portando le gambe al petto non appena lei fece la sua entrata con un sorriso, la guardai poco e poi mi costrinsi a concentrare il mio sguardo sulla TV a basso volume."Louis, ehi ciao." Lo abbracciò mentre lui ricambiava felice di vederla, nonostante non fosse sua madre di sangue lui la voleva davvero bene. Quando il silenzio cadde capì che il suo sguardo adesso era su di me, sentivo i suoi occhi addosso. Voltai lentamente la testa nella sua direzione e quando i nostri sguardi si incrociarono le accennai un sorriso a labbra chiuse, lei lo capì che non mi sentivo per niente al mio agio. Ricambiò a sua volta per poi fare qualche passo verso di me e allora mi irrigidì totalmente. "Lily.." Sussurrò quasi malinconica.
"Ciao." Dissi e Louis mi guardò in cagnesco di dietro probabilmente per la mia freddezza. "Mamma." Aggiunsi subito dopo e lei sospirò di sollievo, aspettava che dicessi solo questo dalle mie labbra. "Dammi il giubbotto, lo appendo." Il ragazzo castano interruppe il silenzio che si era creato, di nuovo, in quella casa. Lei annuì con un sorriso felice per quanto fosse gentile Louis, si sfilò il giubbotto e poi lo porse a lui che pensò ad appenderlo nell'appendi abiti all'ingresso.
La guancia adesso era poggiata nel mio ginocchio, il palato secco e la gola altrettanto. Le mie ciglia accarezzavano la mia pelle, il mio sguardo sulle mie dita e le unghia blu notte. "Come stai? È da tanto che non ci sentiamo.." Decise di continuare a parlare con me. Mugolai annuendo per quello che aveva detto e pigramente alzai la testa. "Sto bene." Non mi vedi? Mille fori nel cuore ma comunque in piedi. "Tu invece? Come stai?" Lei sembrò assumere un'espressione felice visto che continuai il discorso; alzò le spalle "Come al solito." Come si sta alla sua età.
Era inutile continuare. La tensione primo o poi si sarebbe spezzata. Sospirai e mi spostai vicino al bracciolo del divano. "Puoi sederti, non ti fare problemi." Forse quella a farsi problemi ero io..
Il divano affondò leggermente alla sua presenza, aveva sempre l'abitudine di guardarsi le mani quando era nervosa. Infatti era quello che fece in quel momento.
"Sei cambiata..sei.." Non trovò la parola ma la trovai io al posto suo. "Sono grande." Lei annuì accennando un sorriso. "Ormai sei una donna.." Disse per convincere anche se stessa di tutto ciò. Louis uscì dalla cucina con in mano una tazza di tè fumante. Non persi tempo a scacciare via i pensieri quando gli avvenimenti dell'altro giorno mi passarono per la mente.
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Back • Harry Styles
FanfictionDove c'è attrazione ci sarà passione, dove c'è passione ci sarà una scintilla e qualcuno si brucerà. Prendersi di coraggio e tornare indietro, provare ad affrontare nuovamente la situazione evitando gli errori. Ritrovarsi per poi perdersi di nuovo o...