Il Natale, compresa la vigilia nonostante fosse il compleanno di Louis, lo passammo con mia madre e Charlie che non sentivo e vedevo da un po di tempo. Era strano guardarli, notare che entrambi stavano invecchiando e noi stavamo crescendo. Mi metteva ansia.
Non avevo ricevuto molti regali, mi andava bene l'affetto della famiglia che negli scorsi mesi ne avevo sentito la mancanza, parecchio. Non persi tempo a mettere al collo la sciarpa che Louis mi comprò, con guanti abbinati. Mi piaceva tantissimo, era bianca con delle strisce nere e ti teneva al caldo. Emetteva quel calore che ti salvava la vita, come quando il freddo ti arrivava in faccia simile a degli schiaffi.Alzai le maniche del mio maglione sui gomiti cercando l'oggetto di mio interesse dentro la mia borsa di pelle. Non capivo come fosse possibile che le cose scomparissero in un battito d'occhio. Oppure lo hai davanti, forse ti è passato di mano anche dieci volte ma tu comunque continui a non farci caso.
«Grazie al cielo!» Esclamai uscendo fuori il mio burro cacao che odorava di vaniglia. Ovviamente il mio preferito in assoluto. Lo passai nelle labbra e mi sentii più rilassata, in inverno avevo le labbra secche e screpolate. Lo odiavo. Soddisfatta portai le cinghie della borsa e camminai nella mia stanza per posarla, in modo che non stesse in giro per casa. A Louis non avrebbe portato fastidio ma a me si, non sopportavo le cose che stavano dove non dovevano stare. La casa era vuota, gli unici rumori che sentivo provenivano dal frigo e dalle macchine che passavano in strada fuori. Decisi di prendere posto sul divano, mi portai la coperta sulle gambe e accesi la TV iniziando a fare zapping sui miei stessi canali preferiti.
Il ventisette dicembre la programmazione televisiva si basava sempre sulle stesse cose. Mi chiesi come fosse possibile che continuavano a pubblicizzare alberi di natale, nonostante si dovesse montare già da un pezzo. Avevo l'albero mio e di Louis proprio all'angolo del salone, non era grandissimo ma comunque ricoperto di luci faceva il suo figurone. Feci fatica a tenere gli occhi aperti, le voci della TV diventavano sempre più lontane e la mia guancia sul cuscino non si spostava. Mi uscii un lamento dalle labbra nel momento in cui il citofono mi fece sobbalzare in aria. Mi scrollai il sonno da dosso passandomi le mani sul viso. Trascinai i piedi e arrivando davanti l'apparecchiatura lo presi e lo portai all'orecchio. Quando alla solita domanda mi rispose la voce di Monica rimasi un po' delusa. Con Harry non passavo molto tempo, anzi dall'ultima volta c'eravamo solo scambiati qualche messaggio e nulla di che. La mia amica si pulì i piedi nel tappetino e quando entrò sparse il suo profumo per tutta la casa. «Ma buongiorno raggio di sole!» Mi baciò la guancia, a me scappò uno sbadiglio che la fece ridere. Si tolse il giubbotto e poi ci accomodammo nel divano, abbassa il volume del televisore per evitare di creare fastidio. «Dio Lily, stai dormendo.» Rise e io cercai di fare lo stesso, mi veniva anche difficile dalla stanchezza. «Non sto bene, sono stanca e mi sento..strana.» Ammisi stiracchiandomi e mi distesi poggiando la testa sulle sue gambe. «Strana? Del tipo?» Chiese, non trovai una risposta precisa. Avevo ansia, dei dolori al basso schiena e lo stomaco era per i fatti suoi. Alzai quindi le spalle, lei capii che non lo sapevo neanch'io. «Ciclo?» oh merda. Una lampadina si fece spazio nella mia testa. Scossi la testa, lentamente, in ritardo. «Che c'è?» Insistette. «Io..Io..» Mi alzai e mi portai le mani fra i capelli scuotendo la testa fra me e me. «Non ho il ciclo, non ho il ciclo.» Lo dissi più volte, mi scappò una risata. Non divertente, neanche amara. Quasi incredula. «Che cazzo vuol dire?» Monica afferrò le mie mani, mi obbligai a guardarla in viso e mi affondai le labbra con i denti. «Ho..ho un ritardo.» Mormorai da sola, mi alzai e inizia a camminare avanti e indietro. Monica teneva gli occhi spalancati, la sua carnagione divenne color mozzarella. «Aspetta Lily, torniamo indietro nel tempo okay?» Prese il momento fra le sue mani, annuii con la testa e mi poggiai al mobile cercando di calmarmi. Se fossi stata incinta? Come avrei fatto? Come lo dicevo ad Harry e come avrebbe reagito? Come avremo fatto?!
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Back • Harry Styles
FanfictionDove c'è attrazione ci sarà passione, dove c'è passione ci sarà una scintilla e qualcuno si brucerà. Prendersi di coraggio e tornare indietro, provare ad affrontare nuovamente la situazione evitando gli errori. Ritrovarsi per poi perdersi di nuovo o...