A Daniele

2.3K 45 4
                                    

Caro Daniele,
se tu fossi ancora qui con me,mi diresti di non partire. Mi diresti di non lasciarmi andare alla tristezza perché la vita è breve e noi signori siamo quello che siamo ovunque andiamo, sempre. Ma io non sono come te. Ripenso ogni giorno l'ultima sera che ci siamo visti. Io ti ho urlato addosso per colpa di quella musica assurda che amavi così tanto e che invece a me faceva pensare a un concerto di pentole e rottami. Ti ho urlato, tu te ne sei andato e non ci siamo più rivisti. Così. Quello che ti resta di me, adesso, sono i miei insulti a cui forse ti eri abituato. Ecco perché ora ho bisogno di dirti quello che non ti ho detto. Che non ho saputo dirti perché avevo solo 16 anni e pensavo che avremmo avuto tutto il tempo del mondo. Pensavo che il nostro fosse un "per sempre". Ogni volta che ti penso mi ricordo di quella musica. Ho tradotto tutte le parole e mi chiedo cosa accada sul lato oscuro della luna. È vero. Dietro la facciata luminose romantica che noi possiamo vedere, non c'è il buio. Sono convinta che sia così. Ma il buio va bene. Non accetta, non illude che il mondo sia colori. E anche partire va bene. Ho fatto la valigia con pochissime cose, ma non voglio che i ricordi mi seguono. Mi piacerebbe solo portare il Vespone ma il viaggio è troppo lungo. Vorrei che tu venissi con me, ma anche questo non è più possibile. Perciò prenderò la vita come viene, sperando che smetta di fare così male.

Bianca

E sarà bello morire insieme (Manuela Salvi) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora