Capitolo tre

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Pov Oleksandra.

"Ma dimmi un po' di questo Liam. Né parli spesso." Mi dice Beatrice.

Beatrice é una ragazza che ho conosciuto a Londra, circa un anno fa. L'ho conosciuta perché abbiamo fatto entrambe il colloquio per essere ammesse a lavorare in un ristorante, anche se lei non é stata presa. Io sono stata presa come cameriera, e mi va benissimo, é giusto per aiutare mia mamma con i soldi.

É una tipa simpatica, scontrosa a primo impatto, ma se impari a conoscerla e te la fai amica senz'altro le risate non mancano.

É piuttosto bassa, molto robusta, capelli neri, lisci e non molto lunghi. Ha innumerevoli tatuaggi sulle braccia e sul collo.

"Non ne parlo spesso, in realtà." Dico con una risatina nervosa.

"A dire il vero, ne parli in continuazione, cazzo. Ormai so anche quante volte si lava i suoi denti del cazzo."

"Appunto e allora che vuoi sapere ancora di lui?"

"Dimmi cosa provi per lui."

"Io.. non provo nulla. Che dovrei provare?"

"Oh ma smettila. Vorrei registrarti e farti sentire come cazzo parli, quando parli di lui." Dice roteando gli occhi. "Quindi, parla."

"Non lo vedo da due anni. Non ti so dire cosa provo."

"Perché non prendi un treno di merda e vai da lui. Cazzo ti costa?"

"Non mi costerebbe nulla. Solo non so se vorrebbe rivedermi." Dico.

Mentre pronuncio quelle parole sento quasi come una lama impiantata al centro del torace che va sempre più affondo e fa sempre più male.

"Mi hai detto che ti ama, quel coglione."

"Mi amava due anni fa, Bea."

"Cazzo c'entra. Sentimi bene, la prossima settimana porti il tuo culo via da qui sul quel treno di merda e vai da lui. E gli devi spiegare tutto guardandolo nei suoi cazzo di occhi."

"Non lo faró."

"Vuoi farmi incazzare eh, per una buona cazzo di volta dammi retta. E dilla una parolaccia ogni tanto, porca puttana."

Io rido. Mi tira sempre su il morale questa scaricatrice di porto.

"Allora?" Continua.

"Allora cosa, cazzo." Dico per farla felice.

"Ecco allora vedi minchia, questa é la mia Olek cogliona." Dice fiera.

Rido ancora e lei mi segue.

"Gale di merda ti stalkera ancora?"

"Ma no. Non mi ha mai stalkerato." Dico ridendo.

"Mamma mia sembrava un coglione di agente dell'FBI in missione segreta." Dice prendendo una sigaretta dalla tasca.

"Ne hai una anche per me vero?" Dico ridendo.

"Eh certo. Per la mia cogliona preferita." Dice per poi infilare di nuovo la mano nella tasca e tirare fuori una sigaretta ed un accendino nero.

Need you now (Half A Heart Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora