Capitolo dodici

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Pov. Liam.

Passeggiamo nel buio per cinque, dieci minuti, finché incontriamo una panchina, di cui decidiamo di usufruire.

Voglio davvero dirle tutto, non voglio più nasconderle nulla.

Anche perché in una relazione non ci devono essere certi segreti.

Appena siamo seduti, le prendo la mano e la racchiudo nelle mie.

"Hai le mani ghiacciate." Dico prendendole anche l'altra mano e racchiundendole entrambe all'interno delle mie, messe a coppa una sopra all'altra.

"Forse mi sono vestita troppo leggera." Dice.

Automaticamente la racchiudo fra le mie braccia, facendola appoggiare al mio petto e sperando di trasmetterle un po' di calore.

"Ti vorrei parlare di una cosa." Dico tutto d'un fiato.

"Dimmi Liam." Dice.

Con il braccio appoggiato sul suo petto riesco a sentire il suo cuore cominciare a battere forte.

"Ehm, io..." Comincio.

Non ho la benché minima idea con cosa dovrei iniziare per introdurre il discorso.

"Mi volevi parlare di lei?" Chiede.

A volte prendo in considerazione l'idea che mi legga nel pensiero. Insomma, mi capisce al volo sempre.

"É che non ti ho mai detto niente di veramente concreto su di lei... volevo sapere se tu magari volessi sapere qualcosa che non ho mai avuto il coraggio di dirti. Si insomma... ci frequentiamo da soli due mesi peró non mi sembra giusto tenerti all'oscuro di tutto." Dico, stringendola leggermente a me.

"Mi sono sempre chiesta cosa c'é realmente stato tra voi due." Dice decisa.

"Niente. Non c'é mai stato niente." Dico con un sospiro.

"Ed é proprio questo 'niente' il problema... vero?" Chiede con un filo di voce stavolta.

"Per me lo era. Per lei no."

"Eri innamorato, Liam?" Chiede schietta.

Sto in silenzio per circa tre secondi e poi dico abbassando lo sguardo:

"Sì."

Lei si stacca da me e si alza dal mio petto per poi girarsi verso di me e guardarmi negli occhi.

"E adesso?" Chiede con un filo di voce.

"Adesso? Adesso cosa?"

"La ami ancora?"

"No." Dico senza pensare troppo.

"Ti prego dimmi la verità Liam, non voglio essere presa in giro."

"Danielle tu sei stata la sola ragazza in grado di farmela dimenticare in due anni." Dico prendendole il viso tra le mani. "Ti rendi conto che poco più di due mesi fa, pensavo solo costantemente a lei e al dolore che mi ha provocato?"

Senza darmi tempo di dire altro si avvicina alle mie labbra e mi bacia, lasciandomi assaporare la sua bocca.

Faccio scorrere una mano sulla sua guancia morbida e vellutata continuando a baciarla.

É lei a terminare il bacio, con tanto di sorriso rassicurante.

"Io... non posso neanche immaginare come ti sei sentito tu quando lei... insomma si, lei... é... morta."

Morta? MORTA?

Oddio ha completamente frainteso.

"Già, é stato peggio che ricevere una pugnalata."

Need you now (Half A Heart Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora