Capitolo diciotto

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Pov. Liam.

Mi fa male dirle queste cose. Diamine, mi costa tantissimo. Non vorrei mai dirle tutto questo, ed è terribilmente complicato farlo quando il tuo subconscio ti sta urlando contro di abbracciarla e non lasciarla andare per tutto il tempo che non hai potuto farlo, ma avresti voluto.

So benissimo di averle causato un dolore non indifferente, e questo mi distrugge.

"O-okay." Dice con la voce leggermente rotta.

Dio no, ti prego. Non piangere davanti a me. Non adesso per favore, non reggerei.

"Mi dispiace." Dico.

"Dovevo aspettarmelo, ti ho ferito, non so neanche come mi è saltato in mente di tornare e chiederti di ritornare amici. Sono una stupida." Dice alzandosi dal muretto e dandomi le spalle.

Posso scommetterci il mio intero stipendio che le lacrime le stanno già scendendo lungo le guance, e si è girata per evitare che io le vedessi. Come se non la conoscessi a sufficienza da dire se dalla tonalità della voce sta bene oppure no.

"Tu non... Sei stupida." Dico cercando di farla stare un po' meglio. "Solo che non mi va di ricominciare, tutto qui."

Che poi non è "tutto qui" perchè ricominciare sarebbe una delle cose che più vorrei in questo momento.

"Si. Ed è colpa mia se non ti va di ricominciare perciò sono una stupida."

Mi alzo anche io e faccio un passo verso di lei.

"Smettila, ti ho già detto che non sei-" Così dicendo metto una mano sulla sua spalla, ma lei si gira di scatto spostando la mia mano. I suoi occhi sono bagnati e leggermente sporchi di nero, probabilmente quel filo di mascara che aveva è scivolato via con le lacrime.

"Liam, tu mi hai detto di amarmi mentre me ne stavo andando via, okay? E io sono riuscita solo a dirti 'io non ti amo', ti rendi conto? Mi sono comportata da amica secondo te?" Dice continuando a piangere.

"Ti prego, non piangere." Dico prendendole il viso tra le mani ed asciugando con il pollice le lacrime che continuano a scendere. "T-ti prego. Lo sai che effetto mi fa vederti piangere." Continuo guardandola negli occhi.

Lei mi guarda per qualche secondo e a me viene voglia di baciarla. Come sempre, del resto. Invece lei lega le braccia attorno alla mia schiena e le stringe, racchiudendomi in un piccolo abbraccio caldo.

Sposto le mani dal suo viso alla sua schiena e la stringo a mia volta. Dio, quanto mi è mancata. Quanto mi è mancato stringerla, sentirla accoccolarsi contro il mio petto, sentire le sue mani appoggiate sulla mia schiena. Quanto ancora credevo di resistere?

È molto più bello di uno degli abbracci che io abbia mai ricevuto da Danielle. Non posso neanche immaginare a come facevo appena ieri a pensare di provare un sentimento più profondo di un'amicizia per lei.

"Non lasciarmi andare Liam. Ti prego." Dice piano.

Quel 'ti prego' è talmente carico di tristezza, bisogno e dolore che mi porta soltanto a stringerla più forte. Non ho mai avuto intenzione di lasciarla andare, mai.

Non la lascerò andare, non di nuovo.

"Non ti lascio andare." Affermo, accarezzandole la schiena percossa dai fremiti.

La sento sussurrare qualcosa, ma non capisco che mi sta dicendo.

"Come?" Le chiedo.

Need you now (Half A Heart Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora