Capitolo quattordici

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Pov. Liam.

Oddio, cos'era? Un'allucinazione o cos'altro? Lei era davvero lì fuori, davanti alla porta di casa mia? Mio dio.

Sono passati due anni. Non puó presentarsi così e pensare che io la stia ad aspettare, piangendo, disperandomi e deprimendomi perchè pensavo non le fregasse veramente nulla di me.

Bhe in parte è quello che succede, ma questo è un discorso a parte.

Ritornando al discorso più importante, perchè ora sto baciando Danielle, mentre la sento allontanarsi dalla strada?

Le frega ancora sapere come sto? Le frega ancora di me? Allora, perchè è venuta fino ad Aberdeen? Magari non solo per me, peró è tornata. Ed erano due anni che non metteva piede in questa minuscola, umida, nebbiosa e schifosa città. Meglio dire "città".

Vederla è stato come riattivare in me ogni singola cellula del mio corpo, ogni singolo organo, ogni singolo tessuto. Ogni singolo globulo rosso, insieme a tutti gli altri, ha iniziato a pompare più forte il sangue nei ventricoli del mio cuore e ne ha fatto accelerare il battito.

Dio, ma perchè non sono nato gay? Magari tutto 'sto casino non esisteva. Magari adesso mi stavo, sì baciando, ma con il mio meraviglioso ragazzo dai capelli biondi, mossi, gli occhi azzurri e la pelle chiara. Il mio ragazzo che fuma camel light, che adora il gelato alla nocciola, quello che detesta il ghiacciolo alla menta e prende sempre quello al limone. Quel ragazzo che quando non ha niente da fare suona il piano fino ad avere i crampi alle dita oppure legge fino a quando non si addormenta sul suo letto. Quello a cui piace indossare i miei vestiti ed a volte fregarmeli pure, quel ragazzo che adoro stringere tra le mie braccia, quello con quelle labbra rosee che ti fanno venire voglia solo di unirle alle tue e baciarle.

E invece sto baciando quelle che in confronto alle sue labbra sono veramente niente.

Nulla togliere a Danielle, è una bellissima ragazza, e forse in un'altra vita, su un altro pianeta ed in un altro tempo, noi due potremmo anche stare insieme ed amarci.

Non penso che questa relazione possa ancora continuare per molto, non mi va di prenderla in giro ancora. Io sono ancora follemente innamorato di Oleksandra. Pensavo di riuscire a dimenticarla quel minimo per fare in modo di avere il coraggio di innamorarmi di un'altra. E invece no. Non posso certo ritenermi innamorato di Danielle, puó essere attrazione fisica? Si, forse. Un minimo di affetto? Si, naturalmente c'è anche quello. Ma non è un affetto così forte da poterlo chiamare amore.

Che poi, cosa intendiamo veramente  per amore? L'amore è quel sentimento che non ti fa dormire alla notte e che ti entra dentro fino a farti andare fuori di testa.

Io ho già perso la testa, ed ho solo vent'un anni, quando finirà questo inferno? Perchè non la puó smettere di perseguitarmi?

Avevo capito che c'era qualcosa di strano, che stava succedendo qualcosa, quando lei mi ha mandato un messaggio per augurarmi un buon compleanno, poi ha messo la nostra foto come immagine del suo profilo, ed ora viene qui, ad Aberdeen.

Mi viene una voglia di urlare, cazzo ne ho bisogno. Ho bisogno di stare da solo.

Danielle ha appena appoggiato una mano sopra al mio petto, nel punto dove sta il cuore. L'ho sentita sorridere nel bacio a quel contatto. Vorrei tanto dirle che il mio cuore batte così forte per una certa biondina e non per il bacio che ci stiamo ormai scambiando da almeno un minuto.

Ma perchè non mi sono ancora staccato? Io non voglio baciarla, voglio dirle (cercando di non effenderla o ferirla) che non voglio più frequentarla. E voglio farlo subito, il prima possibile, prima che questa situazione diventi terribilmente insopportabile. Prima che questa cosa, qualunque cosa sia, vada fuori controllo.

Lentamente mi stacco dalle labbra di Danielle e lei subito mi abbraccia, senza perdere tempo. La stringo un po' dandomi del coglione per quello che le sto facendo. Illudendo, ecco cosa sto facendo, la sto illudendo. Appoggio il mento sulla sua spalla e lei nasconde la faccia nel mio collo. Come faceva sempre lei.

L'ho visto il dolore che ha attraversato gli occhi della bionda, della mia piccola principessa, quando l'ho trattata in quel modo, pochi minuti fa, e non è stato davvero un bello spettacolo. Ho cercato di non far trasparire nulla, ma penso che un po' di dispiacere da parte mia l'abbia notato anche lei. Lo spero almeno. Non voglio certo farle intendere che in questi due anni sono diventato uno stronzo insensibile. Perchè non è così. Bhe, forse stronzo lo sono stato, e il modo in cui l'ho trattata ed il modo in cui continuo a prendere in giro Danielle, ne è la conferma.

Si okay, sono cambiato in questi anni, si potrebbe cominciare con il fatto che ho iniziato a bere, anche se adesso mi sono davvero dato una regolata, adesso non bevo più come prima, una volta ogni tanto. Oltretutto, con Danielle è impossibile bere qualcosa in più la sera. Ha paura che mi potrebbe succedere qualcosa con il mio rene di merda e bla bla bla. Sempre i soliti discorsi.

Diciamoci la verità, ora non sento più neanche il bisogno di bere. Ora ho qualcuno, seppur a volte questo "qualcuno" non sia esattamente ció di cui necessito. Peró non sono da solo. È vero, prima avevo i ragazzi, stavo sempre con loro, ma non era quello il tipo di affetto che mi mancava.

Nonostante non sia esattamente ricambiato, l'amore che Danielle mi offre e mi dimostra mi fa sentire almeno apprezzato da qualcuno. Anche se, ancora una volta, è il "qualcuno" sbagliato.

Danielle alza la testa e punta gli occhi sui miei per qualche secondo, lasciando che sul suo viso si formi un piccolo sorriso. Restiamo a guardarci e vedo che sposta lo sguardo sulle mie labbra, lo fa sempre prima di baciarmi.

Anche Oleksandra mi guardava le labbra a volte, peró non mi ha mai baciato.

Danielle si avvicina a me, lentamente, mettendo le sue mani sulle mie guance, mentre io rimango fermo. Prende a baciarmi di nuovo, facendo scivolare le sue mani dalle mie guance, al retro del mio collo, sulla schiena ed infine le appoggia sui miei fianchi.

Rimango fermo, le mie braccia ferme e stese lungo il mio corpo, ricomincio a pensare a due occhi azzurri vispi ed allegri, comincio a pensare che le mani che sono sui miei fianchi siano quelle piccole e morbide di Oleksandra, la bocca carnosa che mi sta baciando si trasforma in labbra fini e rosee. Senza rossetto, lucidalabbra o altre cose appiccicose. Istintivamente metto una mano fra i suoi capelli biondi. Passo una mano fra essi e sento dei morbidi capelli leggermente mossi in onde delicate, non una matassa di capelli ricci.

Lei si stacca leggermente dalle mie labbra e con una voce armoniosa pronuncia quelle due parole minuscole che ho sempre sperato di poter sentire uscire dalla sua bocca. E la cosa che più mi piace di queste due parole è il fatto che queste sono rivolte a me. Lei le sta finalmente dicendo a me.

"Ti amo." Dice solo, un po' titubante. È la prima volta che me lo dice.

Sorrido e con la fronte appoggiata alla sua ed ancora gli occhi chiusi, le rispondo.

"Anche io ti amo, Olek."

Need you now (Half A Heart Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora