✖️Capitolo 56✖️

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"Zayn! Il ciuccio!" – urlai nervosa frugano dappertutto nella stanza.

Erano passati quattro mesi dalla nascita si Savannah e le cose andavano straordinariamente bene.
Avevamo entrambi ripreso a lavorare, anche se Zayn non aveva mai smesso veramente, e avevamo optato per la "politica" no babysitter.
Savannah veniva a lavoro con noi, a turno o rispetto all'importanza degli impegni e, quando entrambi non potevamo, la lasciavamo a mia madre che faceva avanti e indietro da Doncaster.
Ci stavamo preparano per andare ad una delle tante premiazioni dei ragazzi.. miglior gruppo dell'anno e album più venduto dell'anno, che soddisfazione!
Avevo ripreso le sembianze di un essere umano, quindi optai per un elegantissimo vestito nero,del quale mi ero innamorata durante un servizio fotografico, era nero, lungo fino ai piedi, come le maniche in velo, la coda e la schiena scoperta in uno scollo ovale.
Avevo fatto un trucco leggero, più che altro per coprire le occhiaie, sempre presenti sul mio viso, dopo la nascita della piccola.
Girovagavo in biancheria alla ricerca disperata di quel ciuccio, senza il quale Savannah non avrebbe smesso di piangere.

"ZAYN!" – urlai seriamente arrabbiata.

"Eccomi, eccomi!" – disse entrando con il ciuccio in mano, sospirai e glielo strappai di mano.

Andai in bagno a sciacquarlo e lo diedi a Savannah , che subito smise di piangere.

"Brava bambina!" – dissi soddisfatta della quiete che scaturì quel gesto.

Era bellissima, aveva due enormi occhi azzurro cielo, proprio come quelli miei e di Lou, e dei già folti capelli neri.
Il viso era paffutello, di un'innocenza disarmante; era la bambina più bella che avessi mai visto. E non lo dicevo perché parlavo di mia figlia.

"Vestiti Ell, è tardi." – mi avvertì Zayn baciandomi il collo.

Chiusi gli occhi, assaporando ogni istante di quel contatto.
Da dopo il parto non avevamo avuto molto tempo per stare insieme, cioè, non da soli.
E questo contribuiva a rendermi parecchio nervosa.

"La porto di giù con me.." – mi sussurrò per poi allontanarsi e prendere Savannah.

Appena Zayn la prese tra le sue braccia si aprì in un sorriso enorme, si può dire che amasse Zayn più del ciuccio.
Corsi in bagno a finirmi di preparare, indossai il vestito e i tacchi, presi la borsa e scesi in salotto.
Trovai tutti lì, Harry e Niall giocavano con Savannah sotto lo sguardo attento di Zayn, mentre Louis e Liam erano a far compagnia alle loro fidanzate.
Lou aveva finalmente trovato il coraggio di presentarmi questa famosa ragazza, il suo nome era Eleonore, niente di particolare.. o almeno niente di cui mi potessi lamentare, dato che si era sempre comportata gentilmente.
Salutai le ragazze, e mi diressi all'ingresso per mettere le ultime cose di Savannah nella sua borsa.

"Ok, possiamo andare!" – annunciai.

Lou mi sorrise, un sorriso denso di significato, voleva dire che capiva quanto fossi stanca e stressata, ma che lui mi stava vicino.
Amavo il fatto di capire qualsiasi cosa di Louis, era un meraviglioso libro aperto.

"Begl'occhi andiamo?" – chiese a Savannah, che rise di gusto, anche non capendo le parole dello zio.

Scossi la testa, sorridente.
Quella creatura aveva un'intesa particolare con ognuno di loro, era fantastico.
Le andai vicino e mi abbassai per sollevarla dal suolo, e prenderla tra le mie braccia.
Ciò scaturì un verso di protesta da parte della piccola.

"Sav dobbiamo andare a vedere papà e gli zii cantare, vuoi rimanere qui tu?" – ci facevo discorsi interi, come se potesse capire e rispondermi.

Infondo ero convinta mi capisse, per questo non trovavo ragioni per escluderla da ciò che accadeva in giro.
Sembrò calmarsi al suono della mia voce, così dopo che Zayn ebbe preso la borsa con le cose di Sav , uscimmo di casa.
Il tragitto durò una decina di minuti, e appena lo sportello della macchina si aprì, le grida delle fan e i flash delle macchine fotografiche, ci esplosero in faccia, facendo piangere nuovamente Savannah.
L'impresa fu scendere dalla macchina, con i tacchi, senza fare figuracce, con Savannah in braccio, mentre la cullavo.
Le intervistatrici mi rivolgevano sorrisi comprensivi, così come le fan, alle quali volevo solo dire si abbassare nettamente il volume delle loro grida.
Savannah non aveva intenzione di fermare il suo pianto, ma d'altronde come biasimarla?!

Everything About You! {One Direction}{Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora