Capitolo 9

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La giornata passata con Vanessa era stata una di quelle giornate che Avril non viveva da molto tempo; una di quelle giornate che la sua vita ne sentiva la mancanza. Perché per quanto potesse sembrare banale, chiacchierare con qualcuno l'aveva aiutata. Si erano salutate, per poi darsi appuntamento davanti la scuola per il primo giorno di scuola, ovvero solo due giorni dopo.

Ed eccola lì, due giorni dopo a decidere davanti all'armadio quale vestiti avrebbe indossato. Non era una persona a cui importava molto la moda, ma se avesse voluto cambiare, lo avrebbe fatto anche esteticamente. Più che altro, l'avrebbe fatto soprattutto per sentirsi bene con se stessa. Così quando si sarebbe guardata allo specchio, non avrebbe visto quella persona drogata di tranquillanti, che sicuramente avrebbe influenzato anche il suo aspetto interiore rendendolo pessimo, più di prima, ma avrebbe visto una persona migliore, in grado di saper controllare se stessa e stare, anche solo un po'meglio internamente. Aveva già pianificato cosa avrebbe cambiato, e in gran parte, l'aveva fatto già il giorno prima. Infatti, i suoi capelli rossicci non c'erano più, li aveva tinti di biondo. Non un biondo platino, ma un biondo naturale. Era andata, senza dire niente ed era tornata con i capelli biondi. Nessuno l'aveva ancora vista, la sera prima era stata tutto il tempo chiusa in camera, non aveva neanche cenato.

Una volta che scelse quale abiti indossare, ovvero dei leggins neri e una maglia di qualche taglia in più alla sua per stare più comoda, prese un mascara e un eyeliner, che non usava quasi mai, con la quale contornò i suoi occhi chiari. Prese lo zaino, il quale aveva messo dentro alcuni quaderni vuoti non sapendo ancora quale materie avrebbe avuto. Jake le aveva detto a quale corsi l'aveva segnata, e fortunatamente erano tutti quelli che voleva. Si vedeva che la conosceva bene.

Uscì dalla sua stanza, ed era puntuale. Stava aspettando Jake, quando lo vide appena uscire dalla sua camera.

"Wow, cosa ne hai fatto dei capelli rossi?" disse notando subito i suoi capelli.

"Se ne sono andati via. Sto invecchiando e da rossi sono diventati così. Prima o poi diventeranno bianchi" scherzò.

Lo vide ridere, e poi continuò "Come ci sto?" fece una piroetta, facendo svolazzare i capelli.

"Bene, molto bene" continuò a ridere per il suo comportamento di poco prima "Però andiamo, che di tanto presto che era, adesso arriviamo anche in ritardo" prese le chiavi e si avviò verso la porta.

"Rose, noi andiamo" avvisò zia Rose.

Con il tutto che viveva da tanto tempo con lei, Jake non era mai stato abituato a chiamarla 'mamma'. Perché in fondo non lo era.

"Oh eccovi," disse la donna salendo le scale.

"Avril, cosa hai fatto hai capelli? E soprattutto, quando?" fece una faccia strana.

"Ieri, dai andiamo" disse Avril, quasi volendo evitare la zia Rose, e poi riferendosi a Jake.

"Io vado in autobus" Linda uscì dalla sua camera.

Lei andava nella scuola in cui Avril aveva frequentato gli anni precedenti, perciò doveva fare totalmente un'altra strada. Superò Avril e Jake, iniziando a correre per strada, per non perdere il pullman.

Non si erano più parlate da quella volta, e ancora si chiese perché aveva reagito in quel modo. Jake iniziò ad avviarsi verso la macchina, e lei iniziò a seguirlo, prima che qualcuno le prese il polso.

"Non credere di averla passata liscia per quella sera. Ci tengo a voi, lo sai, ecco perché mi preoccupo. Quando è morta Azzurra, ero a pezzi, perché è come se fosse morta mia figlia"

La guardò, vedendo gli occhi di una donna fare da seconda mamma. Perché per quanto Avril potesse non andargli d'accordo, si vedeva che gli voleva bene. Le aveva visto crescere, ridere, piangere, e anche supportato.

Forget To Remember || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora