Capitolo 7: L'ORA DELLA VERITÀ

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Lux e Jasper restano seduti a fissarsi, sulla panchina per un bel po'.
Restano in silenzio per un lasso di tempo che sembra interminabile.
<Non è possibile!>.
Lux si rifiuta di accettare la verità.
Ne ha paura.
<La mia famiglia non mi mentirebbe mai così spudoratamente> ribadisce.
<Se l'avessero fatto per il tuo bene? Io ho soltanto mia madre, e mi sono sempre domandato che fine avesse fatto mio padre>
<Quindi i miei genitori sarebbero anche i tuoi? Oppure vuoi dire che ti hanno abbandonato? Assurdo!>
insiste Lux.
<Non sto dicendo questo. Ascoltami, non so se sei mia sorella oppure no, se siamo i prescelti di non so quale profezia. So soltanto che ho queste capacità. Sono riuscito a sollevare un tizio e a spostare gli oggetti con la forza della mia mente, capisci?! E adesso scopro che anche tu hai dei poteri. È ovvio che mi sorga qualche domanda> <Senti, io devo andare>
<Come vuoi. D'altronde io devo cercare mio padre, che mi ha mandato una lettera e vuole conoscermi. Però vorrei che ci tenessimo in contatto>.
Lux pensa si tratti di Mike. Ma non riesce a comprendere per quale motivo i suoi genitori l'abbiano separata da suo fratello e, per giunta, dato lui in adozione senza dirle mai nulla.
Così fugge via, lasciando Jasper nell'incertezza.
<Aspetta...> tenta di intrattenerla.
Sebbene sia un ragazzo forte, è comunque scosso dalla situazione.
Nel giro di due settimane ha scoperto di avere dei poteri e una probabile sorella. Senza contare che suo padre si è fatto vivo.
Si tratterà di Mike, il padre di Lux?
In cuor suo sa che non è finita qui, e che ci sono tante altre cose da scoprire. Si reca nuovamente al 280 Westbourne, ma non c'è nessuno. Si siede sugli scalini, aspettando. Non sa neppure cosa, ma sente di dover restare là. Ad un tratto gli si avvicina un uomo sulla quarantina. Con gli occhiali e i baffi. E sostiene di essere suo padre. Ma quell'uomo non è Mike.
Jasper non sa se fidarsi. È titubante, ma ha una marea di domande che richiedono risposte, e quindi lo segue. Lux nel frattempo torna a casa.
<Tesoro che hai?> le chiede sua madre, vedendola rientrare affannata. <Niente, è che ho fatto una corsetta dal parco> mente.
<Finalmente sei tornata> esclama suo padre <Adesso possiamo cenare. Aspettavamo te>
<Metto subito in tavola> annuncia Beth.
<Ti aiuto ad apparecchiare>.
La sua famiglia è tutto il suo cuore. Quello che sta accadendo, la sta distruggendo.
Ma il dolore più grande sarebbe quello di scoprire di aver vissuto in una menzogna per diciotto anni.
Chi sono veramente i suoi genitori?
Chi è, in realtà, questo ragazzo che ha dei poteri proprio come lei?
E se fosse davvero suo fratello gemello?
L'indomani ritorna a percorrere la strada per la scuola in compagnia di Maya e Cody. Sempre presenti al suo fianco, ignari tuttavia di ciò che l'affligge. Mentre sono in cammino le sembra di essere inseguita, e si volta a guardarsi indietro ogni due minuti. La stessa cosa accade, quando torna a casa. Si intrattiene nel cortile con Maya, che si sfoga un po' con lei sul dramma che la assilla riguardo ai ragazzi.
<Mi ha chiesto di uscire> le confida.
<Ma chi?>
<Ben. Ha detto che gli piaccio e vuole uscire con me>
<Grandioso, e tu?>
<Sinceramente non so come reagire. Io sto in contatto con Hans, ha detto che vuole venire a Natale a trovarmi e che è stato bene con me in montagna>
<Io penso dovresti dare un'opportunità a Ben. Secondo me sareste una bella coppia. Lui è un ragazzo molto dolce, è un nostro amico> le consiglia Lux da buon amica.
<Vero, però c'è da ammettere che Hans è così affascinante. Ha un fisico statuario. Eh...> sospira Maya <A proposito, in gita vi ho visti sempre attaccati te e Cody. Qualcosa all'orizzonte?> cambia discorso, intrigandosi per verificare se i suoi sospetti hanno delle fondamenta.
Ed ha un'espressione maliziosa, mentre le pone questa domanda.
<Siamo solo...>
<Amici!> la interrompe Maya <Lo so, lo ripeti in continuazione>
<È il mio migliore amico, non riesco a pensare a lui in altro modo>
<Ti piace ancora David?>
<Forse. Cioè si, però non lo so>.
Lux non è confusa solamente riguardo agli ultimi avvenimenti, ma pure sui suoi sentimenti. Ed è giunta l'ora di fare chiarezza dentro di se e capire se potrebbe o no essere innamorata di uno dei due: David o Cody?
Il ragazzo dei suoi sogni oppure il suo più caro amico?
Ai posteri l'ardua sentenza.
All'incrocio Maya volta a destra ed è giunta a casa, mentre Lux deve proseguire. Si ritrova da sola, perché Cody ha avuto un impegno con Charles e Ben. Ed ha di nuovo la sensazione di essere seguita. "Magari è quel ragazzo di ieri" pensa. Nell'incertezza attraversa la strada per allungare il tragitto e tentare di seminare chiunque la stia seguendo. Tra i bus a due piani e i passanti avvista un individuo in abito nero e con gli occhiali scuri, che appare dirigersi verso di lei. Assicuratasi che non si tratta di Jasper, si spaventa ancora di più ed inizia a correre, nascondendosi in un vicolo. Quell'uomo lo oltrepassa, senza fare nulla di compromettente. E si allontana.
Tira un sospiro di sollievo, quando si volta e sobbalza, trovandosi alla sua sinistra un uomo, che non somiglia minimamente a quell'altro. Non indossa l'abito scuro o gli occhiali. È un uomo alto all'incirca due metri, calvo e di colore. Muscoloso e con una barba accentuata.
<Ciao Lux>.
Lei tenta di scappare, ma l'afferra fermamente per un braccio.
<Chi sei?>
<Non c'è tempo per le domande. Devo portarti via di qui. Arrivano>
<Chi?>.
Non fa in tempo a risponderle, la prende per mano e si teletrasporta altrove.
Accade tutto in una manciata di istanti.
Istanti in cui sembra che restano fermi, immobili mentre tutto intorno a loro si muove a velocità supersonica, invece è al contrario. Sono loro che si muovono, mentre il mondo resta fermo. Giungono così in un nascondiglio, nei sotterranei della città. C'è una brandina, sulla quale evidentemente si è riparato questo tizio dal freddo, e una mappatura di New York e Londra con dei puntini rossi che starebbero ad indicare lei e Jasper e i loro spostamenti.
<Questa cosa che hai appena fatto, la fai sempre?> gli chiede.
<Il teletrasporto? Solo quando c'è aria di pericolo>
Lux si ammutolisce.
<Riesci a farlo anche tu, vero?> le domanda quell'uomo, sedendosi.
<Qualche giorno fa un mio amico stava precipitando da un'altura, trascinandomi con se e non so come, ma gli ho afferrato la mano, ho chiuso gli occhi e ci siamo ritrovati sul prato>
<Fammi indovinare, tutto ciò dopo il compimento dei tuoi diciotto anni?>.
Lux china il capo.
<Da quanto tempo ci osservi?> gli chiede, una volta tenuto sotto controllo il panico, che è stata la sua prima reazione.
<Dal giorno del vostro diciottesimo compleanno. I vostri genitori si auguravano che, tenendovi separati, i vostri poteri non si sarebbero manifestati o che, perlomeno, nessuno vi avrebbe trovato> comincia a raccontarle.
<I nostri genitori? Quindi è vero? Jasper è mio fratello?>
<Di più. Siete gemelli, Lux>
<Allora i miei genitori mi hanno mentito per tutti questi anni>
<Ti hanno protetto!>
<Loro sanno?>
<Certo che no. A meno che tu non abbia usato i tuoi poteri in loro presenza>.
China di nuovo la testa con un'espressione sconcertante.
<L'hai fatto?>
<Ho dovuto farlo! La vita di mia sorella era in pericolo> alza la voce lei <Ho avuto un sogno premonitore in cui lei moriva e sono riuscita a salvarla>
<Le premonizioni che hai avuto di recente servivano per metterti di fronte alla realtà. Ti sono state indotte da altre persone speciali come me e te, persone che si battono per il bene comune, ma alle quali evidentemente il tuo dono faceva gola> ipotizza, cominciando a capire solo adesso tante cose.
<Vuoi dire che queste persone hanno rischiato di uccidere mia sorella e il mio amico solo per avere una prova dei miei poteri?>
<Da quanto hai affermato, deduco sia così. Mi dispiace. So che è difficile...>
<Tu non sai niente! Non sai cosa ho passato in queste ultime due settimane. Sono state tremende, orribili. E adesso scopro che stavo per perdere due persone che amo solo ed esclusivamente a causa mia? Non ci voglio credere>
<Lux ascoltami...>
<E come sai il mio nome?>
<Il tuo nome è stato deciso prima che nascessi. Ascoltami, esistono altre persone, una in particolare, che hanno i nostri stessi poteri ma che li usano a loro vantaggio. E che vogliono assolutamente catturare te e Jasper, per appropriarsi del vostro dono>
<Ma perché?>
<Voi siete speciali. Siete la prima coppia di gemelli nati da due persone nate con poteri del genere. Potreste essere in grado di salvare il mondo. Dalla fame, dalla guerra e dalla povertà. Perciò tutti vi danno la caccia. Perché a loro fa comodo il mondo così com'è>
<Chi sono loro? Chi sono i nostri genitori? Chi sei tu?>
<Una domanda alla volta, signorina>. Le offre da bere, ma rifiuta.
<Noi li chiamiamo 'L'ordine Supremo', perché stanno al di sopra di tutto. Io sono Cyrus. Devi sapere che da sempre su questa terra esistono persone con capacità al di fuori dell'ordinario. Persone con poteri paranormali. Persone che usano la telecinesi, il teletrasporto. Persone che leggono nel pensiero, prevedono il futuro. Persone con una forza sovrumana. Io faccio parte dei Pacifisti, così come anche i vostri genitori. Noi vogliamo stare in pace con gli altri, mescolarci in mezzo alla gente e vivere una vita normale, ma ciò non ci è concesso. Poi ci sono gli Utopisti che prosperano un mondo senza guerre, fame e povertà. Loro sostengono che è necessario usare i nostri poteri per aiutare e servire il mondo, combattendo contro il governo. Per quanto riguarda 'L'ordine Supremo', tU e Jasper siete le loro prede più ambite fin da prima che nasceste. Ed ora l'hanno preso...>
<Che cosa?! Ma che gli faranno?>
<Nel migliore dei casi, lo studiano. Gli fanno vari esami per comprendere cosa sia capace di fare. Nella peggiore delle ipotesi, potrebbero ucciderlo per impossessarsi dei suoi poteri>
<Non posso lasciare che accada, l'ho appena trovato, anzi. A dire il vero è stato lui a trovarmi. Dobbiamo assolutamente aiutarlo>
<Sono qui per questo> la rassicura.
Lux socchiude gli occhi per evitare alle lacrime di uscire. Immagina di essere in uno dei suoi incubi, talmente che la realtà che sta vivendo è spaventosa.
Cyrus le poggia la mano sulla spalla.
<Puoi fidarti di me. Ti aiuterò a salvarlo>. Lei scoppia a piangere.

Contemporaneamente nello Utah.

Jasper giace legato con dei nastri d'acciaio, che gli bloccano gli arti inferiori e quelli superiori, su un lettino in una stanza che ha le sembianze di un laboratorio. È spogliato. Indossa solo un camice. È frastornato, l'hanno sedato. Gli hanno fatto dei prelievi. Fuori dall'edificio un fuoristrada parcheggia. Gli aprono la portiera. È quell'uomo in abito scuro con la cicatrice sul viso. Gli fanno strada verso la stanza adiacente a quella dove è tenuto prigioniero il ragazzo. Può guardarlo attraverso un vetro che dalla parte opposta riflette come un semplice specchio. <È lui, signore> confermano <Avevamo sottocchio pure la ragazza ma quel Cyrus l'ha tele-trasportata via in tempo, prima che potessimo intervenire a catturarla>
<Non importa. Verrà lei da noi>.
Gli altri lo guardano impassibili.
<Adesso che sa, verrà a salvare il fratello. Gli esiti?>
<Non ha mostrato i poteri dei genitori, almeno finora> risponde una donna. Bionda lei, con gli occhiali e il camice da dottoressa. Un dottore che fa esperimenti sugli esseri umani, addirittura su un adolescente.
<Continuate con l'elettroshock. Scatenerà le sue potenzialità> ordina il capo.
<Sissignore> obbediscono, tutti in coro.
Quell'uomo se ne resta dall'altro capo del vetro, mentre sotto i suoi occhi i suoi uomini torturano il ragazzo con i loro macchinari. Le urla disperate di Jasper percorrono l'intero edificio, giungendo fino al deserto che lo circonda. Enormi distese di sabbia in cui non si sente volare una mosca. Eccetto le urla di un povero ed ignaro ragazzo, che si era allontanato da casa per conoscere suo padre.

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