Capitolo 21: VERITÀ NASCOSTE

16 3 0
                                    

Rose è intenta a prepararsi un caffè, godendosi la pausa dal lavoro, quando improvvisamente riceve una telefonata. Accende la macchinetta, quella elettronica, e si affretta a rispondere.
Sul display, però, appare un numero sconosciuto.
<Pronto? Chi parla?>. Dall'altra parte non si sente niente, fuorché un respiro affannoso che le giunge come un sibilo. Un brivido le percorre la schiena. Riaggancia frettolosamente. Un nube ha offuscato la sua mente, trascinandola nell'abisso dell'incertezza e dell'inquietudine.
Questa non è la prima telefonata che riceve con queste modalità. Diventano sempre più frequenti.
"Chi potrà mai essere?".
Un rumore improvviso proveniente dal pianerottolo le scrolla i cattivi pensieri da dosso.

Intanto Cyrus e Lux tele-trasportano Jasper a casa dalla Finlandia. Si materializzano proprio davanti la porta dell'appartamento. Prima che Lux e Cyrus possano andarsene, Rose apre la porta, trovandoseli davanti.
<Mamma! Non dovresti essere a lavoro?> chiede Jasper palesemente a disagio.
<Sono in pausa>.
Rose dà un'occhiata ai due sconosciuti alle spalle di suo figlio.
<Ah! Loro sono... i miei amici, Lux e Cyrus>
<Sù, prego accomodatevi>.
Vista l'accoglienza calorosa, i due si vedono costretti ad entrare.
<Se avessi saputo, mi sarei organizzata e avrei preparato qualcosa>.
<È molto gentile, però noi dobbiamo andare. Abbiamo solo accompagnato Jasper> riferisce Lux.
<Oh, suvvia, che fretta c'è?> insiste, versandogli del caffè nelle tazze <Tu studi con mio figlio?>
<Beh...> farfuglia Lux, non sapendo cosa dire.
Per fortuna interviene Jasper in suo aiuto.
<Si! È nuova, viene dall'Inghilterra>
<Davvero? E come mai hai cambiato scuola e paese nel bel mezzo dell'ultimo anno?> continua imperterrita Rose.
<Per improvviso trasferimento di suo padre> rimedia ancora Jasper.
Nel frattempo si sono seduti sui due divanetti, posti l'uno di fronte all'altro. Lux e Cyrus da una parte, e Rose e Jasper dall'altra.
<Tesoro, lasciala parlare> lo rimprovera Rose <Non mettere a disagio... ehm... Com'è che ti chiami?> riprende, voltandosi verso la ragazza adesso.
<Lux!>
<Che bel nome>.
Lux è nettamente in imbarazzo, è comincia ad arricciarsi i capelli con le dita, una cosa che fa quand'è nervosa.
<E lei?> chiede stavolta a Cyrus.
<Lui è suo padre!> risponde prontamente Jasper.
Cyrus lo guarda con un'espressione incredula. Difatti persino Rose rimane stupita, dato il diverso colore della pelle tra i presunti padre e figlia.
Restano tutti in silenzio, rotto dal ragazzo che continua a cercare scuse.
<La madre di Lux è bianca>. Il telefono di Rose squilla nuovamente, facendola trasalire.
<Stai bene?> le chiede suo figlio, percependo qualcosa di lugubre nei suoi occhi.
<Ma certo> gli mente, poi si alza per rispondere. Stavolta sono i suoi colleghi che chiedono di lei al ristorante. Quando torna in salotto, in quel momento si voltano in simbiosi Jasper e Lux, e rimane esterrefatta constatando la somiglianza fra i due.
"Sono due gocce d'acqua" le viene da pensare.
<Era Margot. Ci sono i fornitori e devo firmare un modulo> spiega a suo figlio, poi si rivolge ai suoi ospiti inattesi <Avrei voluto invitarvi a restare, ma purtroppo devo correre a lavoro>
<Non si preoccupi signora, tanto stavamo per andarcene> la rassicura Lux. Madre e figlio li accompagnano alla porta.
<Chiamami Rose>
<D'accordo. È molto gentile, arrivederci>. Mentre aspettano l'ascensore, Jasper fa un saluto a Lux, lasciando intendere che si rivedranno a scuola.

Al ristorante Rose è presa talmente dal lavoro, i clienti, lo chef che le fa assaggiare i nuovi piatti, il corriere che le ha recapitato le nuove sedie che ha ordinato su internet, tanto da non accorgersi minimamente di essere osservata. Perché c'è qualcuno che la controlla, qualcuno che la guarda ossessivamente.
Qualcuno che lei conosce.

Nel frattempo Jasper e Max si incontrano al campetto dietro la scuola. Mentre fanno due palleggi, chiacchierano del più e del meno, finché Jasper non comincia a confidargli le sue insicurezze.
<E tua madre non ti ha fatto domande su come mai questa nuova ragazza sia identica a te?> gli chiede il suo amico.
<No, perché doveva andare al lavoro, ma sono sicuro che stasera mi aspetta l'interrogatorio>
<Le dirai la verità?>
<Non vorrei farlo. Soprattutto perché verrebbe a sapere che sono a conoscenza del fatto che lei mi ha adottato e temo che questa cosa la farebbe soffrire>
<Io sono sempre dell'idea di dirle la verità. Infondo è tua madre>
<Voglio lasciare Annie e mia madre fuori da questa storia. Cerco solo di proteggerle>
<A volte le bugie fanno più danni di una dolorosa verità, anche se dette a fin di bene. Lasciamo perdere Annie. Sono d'accordo sul non dirglielo. La potresti traumatizzare. Ma tua madre... Lei ti ha cresciuto, ti ama. Merita di saperlo, secondo me> afferma Max, quasi sul punto di convincerlo.
<Hai ragione, ma se le dico che ho dei poteri, potrebbe aver paura di me... Ti ho parlato di Tara, no? L'abbiamo conosciuta al nascondiglio. Beh, dopo aver scoperto di lei, la sua famiglia l'ha isolata. E se...>
<Allora è questo! Hai paura che tua madre non ti accetti. Sei uno stupido! Jas, amico, quella donna è, comunque, tua madre. Io credo che non esista al mondo legame più forte di quello tra una madre e il proprio figlio, eccetto quello tra fratelli>. Ovviamente si riferisce al loro rapporto, oltre a quello con Lux, la gemella appena conosciuta.
Gli tende il pugno, e Jasper sorride, battendoci il suo contro.
Max è senza dubbio il più pacato e saggio tra i due. È la sua spalla!

DESTINY •La rivelazione•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora